Scorie - L'illusione del fondo perduto

Comunque la si pensi in merito alle sanzioni che l'Italia, in accordo con i Paesi dell'Unione europea, applicherà alla Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina, non si può negare che esse abbiano pesanti impatti economici anche per chi le impone. A maggior ragione se si considera che, solo ocn riferimento al gas, il 40% del fabbisogno è stato finora importato dalla Russia.

Pasti gratis ovviamente non ne esistono, quindi a livello politico può essere al più stabilito chi paghi (maggiormente) il conto.

Da questo punto di vista, la richiesta di Enrico Letta di un ulteriore rinvio delle regole del Patto di stabilità "per consentire a chi pagherà un prezzo per le sanzioni di poter resistere" non elimina il problema.

Peggio, però, ha fatto Giorgia Meloni, auspicando che da Bruxelles arrivino risorse "a fondo perduto".

Il fatto è che le risorse devono essere prodotte da qualcuno, e se devono essere assegnato a qualcun altro a fondo perduto ciò equivale a una tassazione del produttore delle risorse medesime.

Poco cambia se la tassazione non è esplicita, nel caso in cui le risorse derivino da debito comunitario monetizzato indirettamente dalla banca centrale, perché in futuro qualcuno pagherà, o mediante tasse esplicite, o mediante perdita di potere d'acquisto.

Bisognerebbe evitare qualsiasi illusione di pasti gratis.

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