Scorie - In nome della nuova emergenza vale tutto?

Dopo aver imposto restrizioni e obblighi per quasi due anni a mezzo DPCM e circolari ministeriali in nome del contrasto al Covid, è ora il turno del contrasto agli effetti dell'invasione russa ai danni dell'Ucraina. Effetti in parte ricondcibili direttamente alla guerra e in parte alle conseguenze (boomerang) delle sanzioni economiche imposte alla Russia.

E così il governo ha disposto obblighi di comunicazione alle imprese in merito ai contratti di fornitura verso Paesi extra Ue, riservandosi la facoltà di sancirne la nullità, oltre a comminare sanzioni. 

Ha inoltre rafforzato i poteri di quella grottesca figura introdotta nel 2007, ossia il Garante per la sorveglianza dei prezzi, meglio noto come Mr Prezzi. Il quale, ora, avrà il potere di sanzionare gli speculatori, rei di alimentare l'aumento dei prezzi. 

Per iniziativa del ministero dello Sviluppo economico, Mr Prezzi potrà imporre sanzioni da 500 a 5mila euro alle imprese "che non forniscono entro 10 giorni chiarimenti sui rialzi dei prezzi".

Per non parlare della nuova versione della tassazione dei cosiddetti "extra profitti" realizzati dalle società della filiera energetica. Extra profitti identificati in realtà con effetto retroattivo e confrontando gli imponibili Iva (quindi non gli utili veri e propri) del periodo ottobre 2021- marzo 2022 con quelli dello stesso periodo di un anno prima, che coincise con uno dei periodi di minimo dell'attività a causa delle restrizioni governative per l'emergenza Covid.

Sono cose che non solo un libertario, ma anche una persona che abbia un vago orientamento a considerare che il diritto di proprietà non debba essere calpestato in questo modo, dovrebbe trovare aberranti. 

Purtroppo pare che non sia così, a giudicare dalle (non) reazioni, se non da parte dei diretti interessati.


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