Scorie - Se quello è un successo

In un recente intervento a un convegno all'Istituto di studi economici e monetari di Tokyo, il membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve Michelle Bowman ha discettato dellle lezioni da trarre sull'utilizzo del bilancio della Fed come strumento di politica monetaria.

In sostanza, sulle lezioni da trarre in merito al (tanto) quantitative easing e al (poco) quantitative tightening.

Bowman appare meno colomba di altri suoi colleghi, sostenendo che, soprattutto nel post pandemia, la Fed avrebbe dovuto interrompere prima la politica espansiva; parimenti, non avrebbe deciso di rallentare il QT a partire dal prossimo mese.

Ciò nonostante, difende complessivamente l'operato della Fed a partire dalla crisi post default di Lehman Brothers nel 2008.

Con frasi anche abbastanza esilaranti, allorquando afferma che, dopo il QE terminato nel 2014, "diversi studi indicano che gli acquisti di attività da parte della Fed furono efficaci nell'aumentare il prezzo e ridurre i rendimenti delle classi di titoli oggetto di acquisti."

Inoltre, "l'esperienza ha domostrato che gli acquisti di titoli di una specifica asset class può essere efficace per quelle asset class che hanno subito uno stress, come le cartolarizzazioni di mutui."

Direi che quegli studi hanno "scientificamente" scoperto l'acqua calda, ovvero che acquisti massici creano un eccesso di domanda e conseguente aumento dei prezzi rispetto alla sotuazione preesistente. 

Il primo QT terminò poi ad agosto 2019 e già a ottobre dello stesso anno fu ripreso il QE, perché la carenza da droga monetaria (questo lo dico io) aveva generato "stress nel mercato monetario in cui i tassi di interesse sui repo e altri strumenti di raccolta a breve termine erano schizzati." Stress che "fu interpretato come indicazione che il livello delle riserve era sceso sotto gli ampi livelli" desiderati.

Quindi a me pare che si potrebbe osservare che il QE aveva generato una sorta di dipendenza, non aveva risolto il problema. 

E invece, secondo Bowman, "si può considerare che l'uso del bilancio della Federal Reserve post crisi finanziaria sia stato uno strumento di politica monetaria di succcesso... nonostante la dimensione finale del portafoglio titoli detenuto dalla Fed in percentuale del Pil alla fine del QT fosse molto più grande rispetto a prima della crisi finanziaria".

Se a ogni nuovo giro di QE il successivo QT lascia il bilancio a dimensioni superiori rispetto allo stato iniziale, a me pare che in realtà il problema non sia stato risolto, ma solo rimandato e ingrandito. Non assocerei a questo stato di cose la parola "successo".

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