Scorie - Non è una Costituzione per vecchi (?)

La maggior parte degli articoli che danno conto di cosa fa e dice il presidente della Repubblica sono scritti come se l'oggetto del pezzo fosse una sorta di divinità. Qualsiasi cosa faccia o dica, per quanto banale, è esaltata come una manifestazione di illuminata saggezza.

Prendo, tra i tanti, l'articolo di Lina Palmerini sul Sole 24 Ore, che nel raccontare l'incontro di Sergio Mattarella con un manipoli di youtuber, esordisce così:

"La curiosità si accende subito. Già aprendo il canale Youtube del Quirinale e vedendo Mattarella seduto accanto a Fabio Rovazzi. Una coppia insolita, messi al centro di una stanza e affiancati, ai due lati, da sei creator per parte. Un incontro con una missione certamente inedita pensando alla storia dei presidenti della Repubblica. «Rendere virale la Costituzione»."

Qualcuno, in realtà, presumo che, per rimanere a una nota espressione che si usa nella capitale, potrebbe dire: esticazzi!

Lo scopo dell'incontro pare essere quello di spiegare ai giovani, con brevi video, l'attualità della Costituzione.

Una (entusiasta?) Palmerini scrive poi:

"Ma, a un certo punto, è Rovazzi che sollecita Mattarella sul suo articolo preferito, il primo. E gli chiede perché. E qui la risposta dà tanti spunti. Intanto dice che l'ha scelto perché è riassuntivo, contiene – cioè – 5 elementi. «Una, Repubblica, democrazia, lavoro e sovranità popolare». E così li spiega. «Una, quindi l'Italia non è una somma di repubbliche o una federazione». Ecco, se ci sono stati momenti in cui questa unicità è stata messa in discussione, Mattarella chiarisce che l'intenzione dei costituenti non era quella. Poi, dice che metterebbe insieme «Repubblica e democratica» perché la Costituzione ha creato «un luogo di libertà ed eguaglianza anche sotto il profilo sociale ed economico e non solo organizzativo». Il quarto elemento è «lavoro, dunque una Repubblica fondata su un impegno comune non sul privilegio o sul lavoro altrui». Infine, la sovranità popolare, concetto – e slogan – di questi tempi molto usato dalla politica ma il capo dello Stato vuole richiamare un aspetto: «Il popolo a cui è attribuita deve esercitarla per consolidare e sviluppare la democrazia. Anche per questo spero che torni a crescere la partecipazione al voto nelle elezioni. Quello, più di ogni altro, è il momento in cui il cittadino diventa protagonista, ed esercita la sovranità»."

Ora, non che ci si possa aspettare da un presidente della Repubblica che dica qualcosa di diverso, ma, pur sorvolando sulla sovranità al popolo, non pare proprio che l'Italia repubblicana abbia fin qui dato prova di non essere basata "sul privilegio o sul lavoro altrui", conasiderando la quantità di consumatori netti di tasse esistenti.

Mattarella, puntualizza Palmerini, aggiunge che la Costituzione "è «giovane e duttile», capace cioè di adattarsi «anche in modo imprevedibile» ai cambiamenti. Dunque, non è un ferro vecchio da rottamare ma piuttosto un testo da conoscere per capirne l'aderenza anche con il mondo di oggi. «È estremamente giovane perché è stata fatta con tanta saggezza, le norme hanno un'elasticità. Quindi è materia per giovani più che per vecchi». E Rovazzi, parlando dell'art. 139, dice che si sancisce l'immutabilità della forma, quindi l'impossibilità di tornare alla monarchia. «La dimostrazione che siamo Repubblica è essere qui con il presidente»."

Ecco, che la Costituzione sia giovane (è over 75) e sia materia più per giovani che per vecchi sono affermazioni palesemente in contrasto con la realtà fattuale, tanto che quegli stessi "creator" (qualunque cosa creino) non hanno accumulato follower e visualizzazioni (nonché euro) postando video sulla Costituzione. Il che è peraltro è così non solo in Italia. Ma tant'è. Alcune persone possono dire qualunque cosa, per quanto assurda, ed essere comunque considerati illuminanti. A prescindere. 

 

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