Scorie - Chi prende le misure?

Ogni volta che il governo pro tempore mette mano al codice della strada si può stare certi che lo fa peggiorandolo. Tra le novità che stanno arrivando su iniziativa del ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini non c'è che l'impbarazzo della scelta.

Vorrei qui prendere in considerazione un esempio in cui l'Italia ha deciso di scimmiottare altri Paesi, perdendo una buona occasione per non accodarsi a un provvedimento stupido. Si tratta del divieto di superare le biciclette se quando si passa accanto a loro non le si può tenere a una distanza di almeno un metro e mezzo.

L'attuale normativa prevede che il sorpasso avvenga con un distanziamento adeguato, ma evidentemente occorreva quantificare. Da quanto ho potuto leggere e sentire, i ciclisti hanno generalmente apprezzato questa idiozia.

Idiozia non tanto perché non sia condivisibile superare un ciclista senza passargli a un centimetro, quanto perché è una norma sostanzialmente inapplicabile, se non in caso di incidente, quando è abbastanza evidente che il passaggio sia avvenuto a meno di 1,5 metri, altrimenti non ci sarebbe stato l'incidente.

L'unico effetto prevedibile suppongo sia quello di zelanti vigili urbani che tenteranno di sanzionare qualche automobilista, creando lavoro in più per i giudici di pace e inutili perdite di tempo, dato che quelle sanzioni finiranno nel cestino.

Ma si sa, degli altri Paesi occorre sempre imitare le cose peggiori a sud delle Alpi.

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