Scorie - BTP valore o dolore?
Diversi esponenti del governo e della maggioranza che lo sostiene vanno in questi giorni facendo vanto dell'atteggiamento del mercato nei confronti dei titoli di Stato. Da sinistra si paventava una esplosione dello spread rispetto ai Bund tedeschi che finora non c'è stata.
Tuttavia sarebbe bene non eccedere nell'entusiasmo, dato che, nell'area euro, i titoli decennali italiani sono quelli che hanno il maggior costo per i pagatori di tasse. Sarà pur vero che mercati come quelli dei titoli di Grecia, Cipro e Croazia sono relativamente illiquidi, ma sulla scadenza decennale chi compra i loro titoli chiede un rendimento inferiore a quello chiesto alla Repubblica Italiana.
Un altro indizio a sostegno della fiducia nelle finanze pubbliche italiane sarebbe il successo del collocamento del BTP Valore, riservato ai risparmiatori al dettaglio, che la settimana scorsa ha raccolto per il Tesoro 18,1 miliardi.
Prendendo uno dei tanti commenti entisiastici, secondo il sottosegretario per l'Attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, il successo del collocamento "testimonia la crescente propensione delle famiglie a scommettere sulla solidità dello Stato" ed è "il segno che la gestione delle finanze pubbliche del governo sta incidendo in maniera più che positiva sul clima di fiducia".
Sarà anche in parte così, ma non andrebbe dimenticato che negli anni scorsi i privati investivano meno in titoli di Stato (quanto meno direttamente) perché i tassi di interesse erano molto bassi, perfino negativi sulle scadenze brevi, anche per emittenti non eccellenti come la Repubblica italiana.
Per di più, il BTP Valore offre un rendimento lordo del 3,75% annuo lordo per chi lo detiene fino alla scadenza dei 4 anni. Durante i giorni del collocamento, un BTP di pari durata ha avuto mediamente un rendimento a scadenza del 3,5%.
Se si offre un rendimento superiore a quello di uno strumento analogo, è chiaro che l'appeal aumenta. Ma l'altra faccia della medaglia è l'aumento del costo a carico dei pagatori di tasse, quantificabile in oltre 45 milioni annui per i prossimi 4 anni, senza considerare le commissioni riconosciute ai collocatori.
Insomma: a chi pagherà il conto il BTP Valore causerà qualche dolore (in più).
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