Scorie - L'abilità oratoria non cambia la realtà
In occasione del sessantesimo anniversario, Patrizia Cravero dedica un articolo sul domenicale del Sole 24 Ore al discorso "We choose to go to the Moon" che il presidente Kennedy tenne allo stadio della Rice University a Houston, in Texas.
Cravero si dimostra entusiasta di quel discorso, che definisce "oggettivamente bellissimo" e "un capolavoro di oratoria".
Cita poi alcuni passaggi del discorso. Per esempio, quello in cui Kennedy dice:
"Ma, qualcuno si chiede, perché la Luna? Perché abbiamo scelto questo come il nostro obiettivo? Ci si potrebbe chiedere perché scalare le più alte montagne? Perché, 35 anni fa, attraversare l'Atlantico in aereo? Perché la squadra della Rice si batte contro quella del Texas?"
Più avanti, per fugare le diffuse perplessità circa i cospicui costi del programma spaziale, Kennedy sottolinea è meno di quanto gli americani spendano per fumare.
Vorrei notare che le imprese a cui fa riferimento Kennedy sono tutte molto meno costose e per lo più finanziate volontariamente da privati. Non poste obbligatoriamente a carico dei pagatori di tasse. A maggior ragione la spesa per fumare è del tutto volontaria, dato che nessuno è obbligato a fumare, men che meno a pagare le sigarette fumate da altri.
Per quanto un oratore possa essere abile, queste verità non cambiano.
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