Scorie - Non è fantascienza (purtroppo)

In vista del voto all'Europarlamento del pacchetto "Fit for 55", che mira a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, il più talebano tra i socialisti che hanno voluto questo insieme di provvedimenti, ossia il vicepresidente della Commissione nonché commissario per il clima Frans Timmermans, è tornato a liquidare le perplessità da più parti espresse con queste parole:

"Fissare al 2035 la fine della vendita di auto e furgoni nuovi a benzina non è fantascienza."

Purtroppo non lo è, perché se fosse fantascienza saremmo nel campo della fiction, ossia materiale da utilizzare solo per scrivere libri, fumetti, o ispirare film o serie TV.

I Timmermans di questo mondo pretendono di sapere cosa è bene per tutti e di imporre a tutti il loro punto di vista. 

Poco importa che neppure l'azzeramento delle emissioni delle automobili scalfirebbe minimamente il problema delle emissioni (peraltro le auto elettriche non sono a zero emissioni).

Poco importa che non vi sia a oggi nessun elemento che faccia supporre che entro tale data saranno risolti i problemi che rendono le auto elettriche meno funzionali e soprattutto molto più costose delle auto con motore a combustione interna.

Poco importa che si sarebbe potuto lavorare per obiettivi mantenendo la neutralità tecnologica. Quello sarebbe stato un approccio da socialismo moderato; si è preferito stabilire non solo l'obiettivo, ma anche il modo per raggiungerlo (ammesso che poi lo si raggiunga).

Il risultato sarà probabilmente rendere qualsiasi auto un bene di lusso, dopo oltre un secolo in cui il mercato l'aveva resa un prodotto accessibile a tutti.

Un vero successo per i socialisti europei.

Come se ciò non bastasse, tocca pure di leggere dichiarazioni di tale Monique Goyens, che risulta essere segretaria generale dell'associazione per la protezione dei consumatori, la quale sostiene che "la guida elettrica è vantaggiosa per il clima e per il portafoglio delle persone. In particolare, le molte persone che acquistano auto di seconda mano potranno risparmiare con l'elettrico, perché ad esempio beneficeranno di costi di manutenzione e di gestione più bassi. Gli obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 dovrebbero spingere l'industria a proporre più auto elettriche nei concessionari."

Per fare un'affermazione del genere è necessario essere in totale malafede, oppure totalmente ignoranti della materia di cui si parla.

A oggi, in base all'utilizzo e alle condizioni climatiche medie della zona in cui circola la vettura, la durata delle batterie varia da 4 a 8 anni, dopodiché vanno completamente sostituite. In pratica, quando un'auto con motore endotermico è ancora generalmente pienamente efficiente e non richiede manutenzione straordinaria, per un'auto elettrica è necessario un intervento che, di fatto, comporta una spesa fuori portata per molti di coloro che, secondo Goyens, sarebbero i presunti beneficiari del risparmio derivante dall'acquisto di un mezzo usato.

Magari fosse fantascienza...

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