Scorie - L'inflazione ingrassa lo Stato
Che l'inflazione sia salutare per lo Stato non è una novità. I numeri delle entrate tributarie dei primi quattro mesi del 2022 sono però un efficace promemoria.
In quattro mesi l'erario ha incassato 148.3 miliardi, quasi 11 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Certamente una parte del maggior gettito è riconducibile al rimbalzo dovuto alle riaperture e alla ripresa dei pagamenti dopo i rinvii dovuti al lockdown, ma degli oltre 14 miliardi di aumento delle entrate una fetta consistente deriva da Iva e accise su beni (a cominciare da carburanti ed energia in genere) i cui prezzi sono schizzati.
L'effetto Cantillon dovuto alla politica monetaria ultraespansiva beneficia quindi i primi percettori della moneta creata dal nulla, tra cui spesso c'è lo Stato. Il quale, poi, trae ulteriore beneficio dall'aumento successivo delle entrate tributarie.
Purtroppo ci sono anche coloro (e non sono pochi) che non solo non traggono benefici dall'effetto Cantillon, ma ne risultano i perdenti. Per costoro la perdita di potere d'aqcuisto si manifesta sia nell'aumento dei prezzi, sia nelle maggiori imposte connesse all'aumento dei prezzi.
Il problema è che molti di questi perdenti restano inconsapevoli di quello che realmente accade e invocano l'aiuto dello Stato. Il che in realtà non può che peggiorare le cose.
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