Scorie - Pecore anche oltre l'estate

Mentre prosegue l'emanazione a getto continuo di decreti e circolari ministeriali che cambiano obblighi e restrizioni per i cittadini rendendo particolarmente complicato, anche per i più ligi, essere conformi all'ultima versione delle norme (non invidio affatto chi ha figli in età scolare), pare che anche la quarta ondata stia per passare.

Quindi sarà rimosso l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto, una delle imposizioni più demenziali perché non distingue tra le situazioni di assembramento (nelle quali è probabile che sia almeno in parte efficace) da quelle in cui non si incontra nessuno. Vedere persone che passeggiano da sole, anche in aperta campagna, con la mascherina (magari FFP2), è uno spettacolo triste e ridicolo al tempo stesso.

Dicono pure che dopo il 31 marzo potrebbe essere finalmente posta fine allo stato di emergenza, che dura da ormai due anni, facendo dell'Italia una specie di Cina occidentale.

Ma per Walter Ricciardi, consigliere scinetifico del ministro della Salute, il green pass deve continuare a essere obbligatorio anche oltre l'estate.

"Dobbiamo ricordare che se siamo oggi in questa situazione di miglioramento dei dati, ciò è dovuto a due elementi: le vaccinazioni e il certificato verde. Se vogliamo proseguire sulla strada che ci permette di fare ormai quasi tutto, dobbiamo mantenere questi due importanti perni su cui si è fondata la nostra strategia."

Ricicardi ha anche aggiunto che per questa quarta ondata, la via italiana è stata "meno invasiva di quella adottata in altri Paesi, dove ci sono stati lockdown, obblighi vaccinali eccetera. Ora è opportuno non abbassare la guardia e mantenere i due 'perni' che ci hanno aiutato."

Se il paragone è con la confinante Austria, che ha introdotto l'obbligo vaccinale da inizio febbraio per gli over 14 e dove peraltro il severo lockdown in vigore da metà novembre non ha impedito ai casi di aumentare le scorse settimane, direi che è poco edificante. Credo anche che il paragone internazionale dovrebbe estendersi a quei Paesi, anche europei, che hanno vessato meno i loro cittadini, non per questo registrando una maggiore incidenza di decessi.

Per di più i confronti andrebbero fatti considerando tutto il biennio pandemico. L'Italia, con buona pace di Speranza e dei suoi consiglieri, non ne uscirebbe granché bene. Non voglio sottovalutare la circostanza che si trattasse di affrontare una situazione sconosciuta, ma proprio per questo sarebbe stato ancora più necessario usare prudenza nel procedere per tentativi ed errori, considerando che di mezzo c'era non solo la salute, ma anche la libertà delle persone.

Che sono state trattate come pecore. Ahimé, spesso belanti.

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