Scorie - I Volonterosi (di restare consumatori di tasse)

Nel suo discorso alla Camera dopo la crisi aperta dalla decisione di Matteo Renzi di fare dimettere i rappresentanti di Italia Viva dal governo, il presidente del Consiglio ha affermato:

"Servono forze parlamentari volenterose."

Nei giorni precedenti, decine di minuti di ogni telegiornale e decine di pagine di giornali erano state dedicate all'idea che questa volta non si cercassero "responsabili", bensì "costruttori". Tutte qualifiche da affibbiare a chi avesse votato la fiducia al governo pur non essendo parte della precedente maggioranza.

E invece ecco che, dopo un fine settimana passato a lavorare in solitario al discorso da tenere alla Camera, Giuseppi Conte, da vero principe del foro, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro: i "volonterosi".

Spiegando poi, indicativamente, chi potrebbe farne parte.

"La maggioranza ha già M5S, PD, Leu, sarebbe un arricchimento avere il contributo di europeisti, liberali, popolari, socialisti."

In pratica, di tutto e di più. Se potesse chiedere il voto di fiducia anche ai dipendenti di Camera e Senato nonché ai carabinieri in servizio, c'è da scommettere che lo farebbe.

E' vero che in Italia coloro che definiscono se stessi "liberali" non sono poi troppo diversi dai "socialisti", ma serve davvero una totale assenza di senso del pudore per supporre che, tra forze tanto eterogenee, potrebbe esserci un collante diverso dall'evitare la fine prematura della legislatura, con annesso rischio di mancata rielezione e perdita della possibilità di prendere parte alla suddivisione di una torta che potrebbe superare i 200 miliardi di spesa pubblica.

D'altra parte, ogni ostacolo può essere superato se si è davvero volonterosi.

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