Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2025

Scorie - Applaudite pure

Una delle scene tanto ricorrenti quanto stucchevoli a cui capita di assistere è l'intervento di un rappresentante di istituzioni politiche all'assemblea di un'associazione di categoria. Il copione è più o meno sempre lo stesso: il presidente dell'associazione critica l'apparato legislativo e burocratico asfissiante e chiede di renderlo più leggero, oltre all'immancabile richiesta di denaro pubblico, ossia dei pagatori di tasse. Dal canto suo, il rappresentante delle istituzioni, non di rado inserito nelle stesse da un numero di anni sufficiente a renderlo almeno corresponsabile delle scelte che hanno appesantito l'apparato legislativo e burocratico, dà ragione alle lagnanze del presidente dell'associazione di categoria, promettendo di spendersi per migliorare le cose. Seguono applausi, poi si può pensare a basticcini e bollicine. Ovviamente poi non cambierà nulla e alla prossima assemblea si ripeterà lo stesso copione. Da ultimo, all'assemblea di Con...

Scorie - L'eterna grande illusione

Che il cosiddetto ceto medio in Italia sia tartassato non è una novità. Che oltretutto sia costretto da tempo anche a pagare, quando ne fruisce, una parte più o meno consistente dei servizi di welfare che in teoria dovrebbe già aver pagato con imposte e tasse, è anche questa una consuetudine ormai. Così come il fatto che, per lo Stato, si inizia a essere sostanzialmente ricchi quando il reddito lordo supera i 35mila euro. E' quindi sacrosanto invocare una riduzione del peso del fisco, come fa, per esempio, Stefano Cuzzilla, presidente di Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità. Secondo Cuzzilla serve " una riforma fiscale che alleggerisca il lavoro dipendente, che premi chi produce valore e non chi lo elude. E basta considerare i pensionati un capitolo di spesa: sono una risorsa strategica, il primo ammortizzatore sociale del Paese. Serve una rivalutazione delle pensioni, un rafforzamento della previdenza integrativa, una più convinta lotta ...

Scorie - Non basta chiamare una spesa "investimento"

Ho già avuto modo di osservare diverse volte che la principale differenza, negli Stati Uniti e non solo, tra destra e sinistra consiste per lo più in come fare deficit e accumulare debito. Essendo appunto il deficit considerato una via alla prosperità, o quanto meno non alla decadenza. A parti alterne, a seconda di chi sta governando, c'è poi l'esercizio ad accusare l'avversario di dissennatezza proprio per via del deterioramento dei bilancio federale. Adesso è ovviamente il turno dei democratici, e dei commentatori che simpatizzano, per loro accusare Trump di sfasciare i conti pubblici, che in realtà hanno preso a peggiorare significativamente almeno dal 2008, se si guarda al rapporto tra debito federale e Pil. I commentatori di fede democratica accusano poi Trump di tagliare lo stato sociale per limitare almeno in parte l'effetto sul deficit dei prospettati (e prorogati) tagli di tasse. E la faccenda è che cercano di metterla su piano dell'evidenza economica, cita...

Scorie - Chiagnono e (ci) fottono

Si lamentano separatamente per bocca di singoli cantanti e attori (rigorosamente "impegnati", che equivale a dire sinistrorsi che vedono fascisti ovunque), ma poi si lamentano anche congiuntamente a livello di impresa, tramite l'ANICA, ossia Associazione Confindustriale che rappresenta diverse categorie di imprese italiane della Filiera Cinematografica, Audiovisiva e Digitale. Ovviamente si lamentano che le sovvenzioni pubbliche, ossia a carico dei pagatori di tasse, non sono mai abbastanza.  Alessandro Usai, presidente di ANICA e in questi giorni a Cannes per il noto festival cinematografico dove, altrettanto notoriamente, sfilano e talvolta sono premiati attori e registi tutt'altro che morti di fame eppure non di rado beneficiari delle suddette sovvenzioni, invita tutte le associazioni a fare fronte comune, " per non disperdere le forze. Ed evitare anche che si prendano decisioni sbagliate ". E quali potrebbero essere le decisioni sbagliate? Innanzitutto u...

Scorie - Restare verdi, anche restando al verde di voti

Quando uno legge su Bloomberg Opinion un articolo scritto da uno della pattuglia di ecotalebani (Liam Denning) e da una grande sostenitrice di Kamala Harris (Erika Smith) dedicato alla California, può stare sicuro di "divertirsi". La faccenda è che in California - il cui governatore, Gavin Newsom, è una sorta di Frans Timmermans americano, tant'è che ha imposto una tabella simil Green Deal europeo alla elettrificazione forzata del parco auto e tassa i conbustibili fossili ben più che gli altri Stati americani - le compagnie del settore oil&gas stanno progressivamente riducendo la capacità produttiva.  Come dar loro torto, verrebbe da dire. Il governo della California ha chiaramente reso nel corso del tempo sempre meno profittevole per tali compagnie avere siti produttivi in loco, e promette per di più di continuare a voler ridurre la domanda di combustibili fossili. Fatto sta che in California non vivono solo i sinistrorsi benestanti che votano in massa il partito Dem...

Scorie - Si parte da due euro, poi...

Ricordavo solo pochi giorni fa che quando si parla di "nuove risorse proprie" per la Unione europea, non si fa altro che parlare di nuove tasse. Ed ecco la proposta di introdurre una tassa di due euro per ogni pacchetto proveniente da Paesi terzi dal valore inferiore a 150 euro, oggi esenti da dazi. Dove poi la quasi totalità, ossia il 91%, di quei Paesi terzi è rappresentato dalla sola Cina. Maroš Šefčovič, commissario al Commercio, ha detto che, in preparazione al prossimo bilancio comunitario 2028-2034, stanno " parlando di due euro a pacchetto, pagati dalla piattaforma ". Il tutto per contribuire a finanziare le dogane europee. La stessa presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ricorda la necessità di " finanziare nuove priorità e iniziare a rimborsare i prestiti del NextGenerationEU ", quindi avanti con una serie di proposte per avere " nuove risorse proprie ". In realtà sono poi sempre risorse legittimamente altrui, che l'Ue ...

Scorie - Sulle pseudomonete

Sul ridimensionamento (?) del ruolo del dollaro come valuta di riserva globale interviene Donato Masciandaro sulle colonne del Sole 24 Ore, occupandosi anche di euro e di quelle che definisce "pseudo monete". Definizione nella quale pare ricomprendere strumenti in realtà molto diversi tra loro. Senza pretesa di esaustività e a costo di qualche inesattezza tecnica, credo bisognerebbe invece distinguere tra bitcoin, che è uno strumento il cui protocollo prevede una quantità massima a regime di 21 milioni di unità, e le altre monete pubbliche o private, che tale limite non hanno. Considerando che bitcoin a oggi è utilizzato prevalentemente per attività di trading o investimento, non credo possa essere definito moneta, non essendo generalmente utilizzato come mezzo di scambio. Ciò non preclude che possa esserlo in futuro. Quanto alle altre monete non emesse da banche centrali o banche commerciali, distinguerei quanto meno tra le stablecoin, che mirano a mantenere un rapporto cost...

Scorie - Il costo dei beni pubblici europei

Nel periodico sermone domenicale sul Sole 24 Ore, Marco Buti e Marcello Messori si occupano dell'asse franco tedesco, oggi guidato da un Macron da anni in crisi di consenso interno e ridotto a cercare occasioni di visibilità coma faceva Gabriele Paolini mettendosi alle spalle dei telegiornalisti, nonché da un Merz che è riuscito nell'impresa di dover aspettare il secondo voto per avere la fiducia del Parlamento tedesco. Secondo Buti e Messori, Macron e Merz " devono acquisire la consapevolezza – e convincere le rispettive opinioni pubbliche - che scelte coraggiose a livello europeo, realizzate con il necessario sostegno dei nuovi stati membri strategici, non servono solo a realizzare quell'ulteriore integrazione della Ue imposta dalle drammatiche sfide internazionali ma hanno anche ricadute positive a livello nazionale. Si tratta cioè di scelte che, anziché consumare un già risicato capitale politico interno, possono ripristinare e rendere più 'elastico' questo...

Scorie - Li voglio vedere i camion elettrici per le strade del Nepal

Nel dibattito sul cambiamento climatico, chi, anche nel mondo scientifico, si permette di mettere in discussione i dogmi dell'ecologismo radicale, viene messo alla gogna e trattato come un paria. Non sono un esperto della materia, ma lo stato delle cose mi ricorda il tradizionale approccio alle opinioni dissenzienti delle dittature, dove chi non è allineato è considerato pazzo o, peggio, nemico del popolo, e questo può avere conseguenze non belle per la sua stessa incolumità fisica. Per lo meno quest'ultimo aspetto non è ancora parte integrante del dibattito sul clima. Ma voglio prescindere da questo dibattito, limitandomi a commentare la distanza lunare dalla realtà di certe posizioni. Per esempio c'è chi nel (mio amato) Nepal vive con una certa apprensione l'aumento delle temperature e l'accentuarsi di eventi meteorologici estremi, soprattutto nella stagione monsonica. Su Himalayan Times ho letto un articolo in cui Avishek Malla, evidentemente a favore di politich...

Scorie - Debitori in defaul vs evasori: da che paete stare (?)

Quando ci fu la pandemia, il governo americano, che è molto attivo nel concedere prestiti agli studenti per pagare gli studi universitari, decise di introdurre una moratoria. Poi l'amministrazione Biden pensò di condonare il debito residuo a una non irrisoria fetta di debitori in default. Adesso l'ammministrazione Trump ha posto fine a questa pratica, riprendendo a recuperare i crediti. Il Dipartimento dell'Educazione trattiene eventuali crediti d'imposta su questi soggetti, e a partire dall'estate inizierà a operare delle trattenute sulle buste paga. Kathryn Anne Edwards se ne lamenta su Bloomberg Opinion, da un lato chiedendosi se " i diciottenni capiscono i rischi finanziari che stanno assumendo " indebitandosi; dall'altro lamentando l'approccio lassista verso gli evasori fiscali da parte dell'IRS (l'eqivalente americano dell'agenzia delle Entrate), vittima tra l'altro di un taglio di finanziamenti e dipendenti voluto da Trump. ...

Scorie - Lo spread rispetto alla realtà

Non so se perché presa dalla foga dei duelli con personaggi del calibro di Elena Schlein e Giuseppe Conte, ma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel giorno in cui lo spread tra BTP e Bund decennali è tornato in areal 100 punti base, si è spinta a dire che ciò " significa che i titoli di Stato italiani sono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi ". Il che è ovviamente una "cagata pazzesca" (per citare il grande Ugo Fantozzi), perchè se Meloni avesse ragione quello spread dovrebbe essere negativo. Avrebbe potuto dire che, in questa fase, gli investitori considerano il rischio Italia meno preoccupante rispetto ad altre fasi della storia più o meno recente, quindi l'extra rendimento richiesto è diminuito fino a 100 punti base. Che, peraltro, resta lo spread più alto tra i titoli di Stato dell'Area Euro. Spesso sarebbe meglio tacere, o pensare meglio a quel che si dice. Altrimenti si dà l'impressione di non sapere di cosa si sta parlando...

Scorie - Consumatori di tasse sul grande schermo

Ieri mi sono occupato dei soldi dei pagatori di tasse che il ministero della Cultura elargisce, mediante crediti di imposta, alla produzione di musica. Oggi è il turno del cinema, altro settore sempre pronto a battere cassa. Con beneficiari che sono con maggioranze bulgare sinistrorsi, sentendo quindi il dovere morale di opporsi al governo. E non tanto per una tendenziale malsopportazione del potere, da cui pure pretendono di battere cassa, quanto perché al momento non governa la loro parte politica. Per esempio Elio Germano, fresco vincitore del premio David di Donatello come miglior attore protagonista per Berlinguer – La grande ambizione, è in polemica con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, ammonendolo in merito alle condizioni dei lavoratori del cinema: " C'è gente disperata, che piange, che non sa cosa fare, che ha cambiato lavoro. Da un anno e mezzo il cinema è fermo. Sulle linee guida dei finanziamenti al cinema, questo governo ha messo che i soldi vanno dati s...

Scorie - Dischi rotti

Nel mezzo della primavera di ogni anno, da ormai un decennio, il ministero della Cultura rende nota la lista dei dischi che hanno beneficiato del credito di imposta, che ammonta al 30% degli investimenti sostenuti per un massimo di 75mila euro a disco (a valere su una spesa di 250mila euro) e di 2 milioni ad azienda nell'arco del triennio. In tutto nel 2024 i crediti fiscali riconosciuti alla musica ammontano a 17 milioni.  I "benaltristi" direbbero che si tratta di spiccioli, mentre i beneficiari, abbastanza prevedibilmente, vorrebbero che la misura fosse più generosa.  In linea di massima, ben venga ogni misura che riduce le tasse, ma continuo a non capire per quale motivo si debba incentivare questa attività invece che altre.  Se si producono dischi che altrimenti non si sarebbero prodotti, significa che non c'è domanda sufficiente a rendere redditizia la produzione alle stesse condizioni fiscali, per fare un esempio, di un'impresa che produce bicchieri di pla...

Scorie - L'antidoto per la malattia turca

In occasione della recente visita di Recep Tayyp Erdogan in Italia, Roberto Bongiorni ne ha scritto per il Sole 24 Ore.  Come noto, uno dei problemi economici cronici della Turchia è l'elevata inflazione, che Erdogan pensava di poter ridurre ordinando ai banchieri centrali di abbassare i tassi di interesse. La crescita dei prezzi al consumo si è dimezzata al 38% annuo rispetto ai picci di oltre il doppio dello scorso biennio, ma resta pur sempre molto elevata. Scrive Bongiorni: " L'antidoto più efficace per curare questa "malattia" che affligge un'economia dalle grandi potenzialità è sempre lo stesso: la fiducia dei mercati internazionali, e quindi, di conseguenza, un incremento degli investimenti stranieri a sua volta capace di aumentare il volume di valuta pregiata, indispensabile ." In realtà, quelle indicate da Bongiorni sono le conseguenze che possono verificarsi nel caso in cui un Paese decida di curare la "malattia". E la cura per l'...

Scorie - Non facciamo del burocrate un eroe

Su Bloomberg Opinion mi sono di recente imnattuto in una difesa della burocrazia da parte di Beth Kowitt che sfida il senso comune, ma che, silenziosamente, credo sia condivisa da una moltitudine di persone, tanto nel settore pubblico che in quello privato. Secondo Kowitt, " la burocrazia non è solo inerzia, disimpegno e scartoffie. È anche ordine e stabilità. Sebbene burocrazia sia divenuto un termine dispregiativo usato per descrivere procedure amministrative complicate e inutili, la burocrazia è, in sostanza, un sistema amministrativo e un modo di organizzare. È il quadro che fornisce la gerarchia e le regole formalizzate che aiutano un'istituzione a funzionare ." Da cui segue che senza burocrazia regnerebbe il caos. Nessuno dubita che un'organizzazione, a maggior ragione se articolata, necessiti di regole di funzionamento. Ma la mentalità burocratica tende poi a vedere queste regole come fini a se stesse, perdendo di vista il vero scopo dell'organizzazione. Vi...

Scorie - Le automobili non dovrebbero essere sale giochi a quattro ruote

Mario Cianflone, che scrive di automobili (oggi è diffuso il termine "mobilità") sul Sole 24 Ore, è andato al Salone di Shanghai. Non fosse altro per il fatto che, quantitativamente, il mercato cinese è molto più grande degli altri, non stupisce che sia considerato il " cuore nevralgico dell'automotive a livello globale. Perché dopo anni dove i riflettori erano puntati sulle kermesse europee, ora in lento declino, dal palcoscenico di Shanghai si ha una chiara anticipazione del futuro dell'auto ." Secondo Dario Duse di AlixPartners, al cliente cinese " interessa spostarsi dal punto A al punto B nel modo più confortevole possibile, sia grazie alla tecnologia che alle dotazioni di bordo viaggiandosi immersi nella connettività. Quello che sta emergendo da questo Salone è la combinazione tra performance e guida autonoma: per la prima volta si vedono modelli che ammiccano alla sportività, cosa che non succedeva in passato ." Addirittura alcuni modelli, c...

Scorie - Che liberalismo è questo?

Anni fa mi fu chiesto di fare un intervento a una serata di una scuola di liberalismo. Scorrendo l'elenco delle persone chiamate a intervenire nel corso delle diverse serate, mi accorsi che gli altri, a differenza di me, erano tutti nomi noti, ma classificabili come liberali non certamente nel significato classico, ossia quello che Mises lamentava essere stato stravolto già quasi un secolo fa e oggi prevalente. Un liberalismo che non sostiene certamente lo Stato minimo, ma che si avvicina molto alla socialdemocrazia. Il più noto tra i relatori a quella scuola di liberalismo era indubbiamente Pierluigi Ciocca, del quale ho appena letto la recensione a un libro di Paolo Baratta (che non è materia di queste Scorie). Scrive Ciocca: " Per parte loro i governi, oltre a dimenticare il Sud, non hanno risanato la finanza pubblica, potenziato le infrastrutture, corretto la diseguaglianza e una povertà prossima al 10% dei cittadini, promosso la concorrenza. Hanno subìto l'assurda reg...

Scorie - Vision Zero neuroni

In Italia ogni automobile è soggetta a obbligo di revisione dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, e successivamente ogni 2 anni. Il costo è di 45 euro se ci si rivolge alla Motorizzazione Civile, o un'ottantina presso centri privati autorizzati. A cui vanno aggiunti gli euro pagati al meccanico di fiducia per fare la manutenzione del caso ed eventualmente andare lui stesso alla revisione. In altri Paesi europei dopo 10 anni di vita la revisione diventa annuale e adesso la Commissione europea vorrebbe estendere l'obbligo ovunque. Il tutto nell'ambito della strategia "Vision Zero", che non sta per "non si vede nulla", ma zero come l'obiettivo di vittime di incidenti stradali. Secondo la Commissione, l'estensione della revisione annuale agli 11 Stati (tra cui l'Italia) dove non è ancora prevista potrebbe ridurre le vittime di incidenti stradali di circa l'1%, ossia circa 1850 persone in 25 anni. Posto che queste simulazioni sono solide c...

Scorie - Vade retro T&E

Dato che, nonostante gli incentivi fiscali, l'adozione dei dipsositivi elettrici a quattro ruote non sta prendendo piede quanto vorrebbero gli ecotalebani, un giorno sì e l'altro pure arrivano proposte per incentivare ulteriormente la domanda, al tempo stesso dando altre randellate fiscali a chi ocntinua a preferire le automobili vere, ossia quelle con motore endotermico. Tra quelli che spingono maggiormente c'è senza dubbio Transport & Environment (T&E), un'organizzazione composta, si legge sul loro sito internet da " cittadini europei che si battono per la decarbonizzazione dei trasporti e dei consumi energetici ". Più nello specifico, scrivono di se stessi: " Abbiamo fatto in modo che l'UE fissasse gli standard di CO2 più ambiziosi al mondo per auto e camion, ma abbiamo anche contribuito a far emergere lo scandalo del dieselgate; abbiamo condotto una campagna di successo per porre fine al diesel a base di olio di palma; abbiamo assicurato i...

Scorie - Egoisti su per i monti

Chi mi conosce sa che, da uomo di pianura, sono malato di montagna, prendendo a prestito le parole del grande alpinista Hans Kammerlander. Lo sono perché andare per monti, in tutte le stagioni e con qualsiasi condizione meteo, per me è fondamentale per il mio benessere fisico e mentale. Sono stato quindi incuriosito dalla recensione del libro di Matteo Righetto "Il richiamo della montagna", che ritiene che un turismo "slow" in montagna sia un modo per contrastare la crisi climatica e per salvaguardare la biodiversità. Mi sono però imbattuto in queste parole dell'autore, che mi lasciano perplesso: " Camminare in montagna diventa così uno slancio spirituale, filosofico, esistenziale. Restituisce una visione poetica di unità con la natura, rigetta il concetto stesso di egoismo poiché ogni cosa viene illuminata da una luce nuova e finalmente qualcosa cambia per sempre dentro di noi e quindi tra noi e gli altri. Qui, esattamente qui, risiede l'arcano della p...