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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

Scorie - Sulla (non) autonomia

Se una persona crede coerentemente nel principio di non aggressione, deve necessariamente sostenere il diritto di ogni individuo di fare ciò che vuole con ciò che legittimamente gli appartiene, sempre a condizione che ciò non comporti l'inizio di un'aggressione alla proprietà altrui. Ne consegue che ogni relazione e associazione tra individui dovrebbe avvenire solo su base volontaria. Partendo da questo presupposto, è chiaro che il dibattito sulla autonomia differenziata risulti abbastanza indigesto. Il tutto anche sposando il punto di vista di Ludwig von Mises che riteneva che il diritto alla secessione fosse in capo a ogni individuo, ma che per motivi pratici avrebbe potuto essere esercitato solo da gruppi di persone. Ho letto critiche alla Legge Calderoli sia da parte di chi ritiene che non faccia abbastanza per una reale autonomia, sia da parte di chi paventa la disintegrazione dell'unità nazionale. Devo dire che complessivamente trovo più convincenti le prime, non foss

Scorie - A proposito di cherry picking e prezzo della benzina

Nelle mie (consuete) letture di articoli scritti da ecotalebani (intendendo per tali coloro che sono favorevoli a una transizione energetica accelerata senza se e senza ma, costi quel che costi), lo schema classico segue uno di questi due sviluppi: 1) citare un nuovo report di una organizzazione ambientalista, senza mettere minimamente in dubbio l'obiettività dello studio, che invariabilmente prospetta catastrofi imminenti e sprona i governi a spendere migliaia di miliardi ogni anno e per decenni. L'autore dell'articolo generalmente suggerisce cosa obbligare, cosa proibire e chi tassare per finanziare almeno in parte tali spese; 2) accusare di negazionismo chiunque sollevi qualche dubbio sulla transizione energetica accelerata, additandolo come cavernicolo e, se utilizza dei dati a supporto delle proprie perplessità, sostenendo che si tratta di cherry picking. Ora, tanto per essere chiari: il cherry picking è una pratica ampiamente diffusa, e lo è a maggior ragione quando u

Scorie - Come (non) imitare i Paesi sviluppati

Tra le tante cose che il (mio amato) Nepal imita dai Paesi maggiormente sviluppati vi sono gli approcci di politica economica, anche se poi praticati in modo ancora piuttosto rudimentale. Di recente mi sono imbattuto in un articolo su un quotidiano locale che si occupava di politica monetaria. E indovinate un po'? La sostanza era che la banca centrale avrebbe dovuto allentare la politica monetaria per stimolare la crescita del Paese. Nella parte "didattica", c'era questo passaggio: " Le due principali fasi del ciclo economico sono il "boom" e la "depressione". La politica monetaria è il principale strumento che può essere usato per controllare gli alti e bassi del ciclo economico gestendo il credito e controllando l'offerta di moneta ." E in effetti, con alcune variazioni, la descrizione mainstream della politica monetaria è sostanzialmente quella.  Il problema è che gli alti e i bassi del ciclo economico sono esacerbati dalla politic

Scorie - La trappola infinita dello schema Ponzi previdenziale

Mentre Matteo Salvini continua a ripetere di voler introdurre la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica e il suo compagno di partito Giancarlo Giorgetti, da ministro dell'Economia, fa orecchie da mercante, si apprende dall'Inps che le richieste per la versione attuale di Quota 103 sono molto al di sotto delle attese: circa 7mila su un totale atteso per tutto il 2024 di 17mila. Quota 103 risulta da una combinazione di 62 anni di età e 41 anni di contributi, ma chi vuole accedervi deve fare i conti col fatto che l'assegno sarà calcolato integralmente con il metodo contributivo. Considerando che è ancora possibile andare in pensione di anzianità senza ricalcoli col metodo integralmente contributivo con 42 anni e 10 mesi di versamenti, in molti evidentemente decidono di continuare fino al raggiungimento di quel limite. Nonostante la riforma Dini abbia ormai quasi tre decenni, il sistema è ancora misto per chi aveva già

Scorie - L'unica riforma del tax credit ai film è la sua abolizione

Uno dei tratti salienti di ogni governo in Paesi a economia mista caratterizzati da interventismo è la concessione di agevolazioni a questo o quel settore o attività. Tra questi, inevitabilmente, il tax credit per la produzione di film e serie televisive. Quando al governo ci sono partiti di sinistra, il provvedimento è inquadrabile nella volontà di dare sostegno a un comparto politicamente amico. Quindi se al governo non c'è la sinistra, uno si aspetterebbe non già una cosiddetta "riforma", bensì una abolizione di tale misura. A maggior ragione considerando lo stato pietoso delle finanze pubbliche. Nulla di tutto questo, ovviamente. Come è pressoché inevitabile, ogni forma di sostegno finisce per raggiungere produzioni che non avrebbero ragione di esistere in un contesto di domanda e offerta non drogate.  E in effetti lo stesso Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema (che appogia la riforma, ma ovviamente non sarebbe d'accordo con me per abolire del t

Scorie - Procedure infinite

Apprendo da un articolo agostano del Sole 24 Ore che le imprese ancora in liquidazione, alcune da oltre 20 anni, sono 385. Con 255 incarichi a commissari che seguono le procedure di amministrazione straordinaria. Quando la procedura si trascina oltre il primo biennio, molto spesso significa che l'azienda non ha, né avrà, le capacità di tornare in bonis. Ma, per quanto certe situazioni possano essere complesse, è abbastanza improbabile che servano decenni per completare una liquidazione. Evidentemente la normativa non funziona o, come spesso accade, fornisce incentivi ad allungare i tempi.  D'altra parte, chi ha l'incentivo a chiudere la procedura nel minor tempo possibile? Non i commissari, che sono peraltro creditori privilegiati e che possono passare una intera carriera seguendo un paio di procedure. Men che meno i politici, tanto a livello locale quanto a livello nazionale, dato che a procedura in corso si può rimandare il licenziamento collettivo di centinaia o migliaia

Scorie - Cosa andrebbe fatto con la Fed

Tra le (tante) critiche mosse a Donald Trump c'è quella di voler minare l'indipendenza della Federal Reserve.  Secondo Trump, il presidente " dovrebbe poter dire la sua ". Anche perché " nel mio caso ho fatto un sacco di soldi, ho avuto molto successo e credo di aver un istinto migliore, in molti casi, delle persone della Fed o del loro presidente ." Su Bloomberg Johnatan Levin stigmatizza Trump (assieme al candidato alla vice presidenza Vance), sostenendo che " il popolo americano non dovrebbe scegliere la politica sui tassi di interesse più di quanto non facciano i medici di se stessi, rappresentino se stessi nelle corti di giustizia e costruiscano i loro ponti. Ci sono cose che è meglio lasciare ai professionisti, e la storia dimostra che tra queste ci sono le politiche sui tassi di interesse ." Lo stesso Levin riconosce poi che il presidente già nomina il capo della banca centrale e i membri del consiglio dei governatori.  Non occorre essere co

Scorie - Nuovi mestieri turistici, tra IA e supercazzole

In pieno agosto, mese in cui la maggior parte degli italiani va in vacanza, capita di leggere di "nuovi mestieri" che di nuovo hanno solo il nome, con un mix di ecologically correct e di supercazzole (che spesso sono la stessa cosa). E quindi ecco il "destination manager", che altro non è che un agente di viaggio, ma che aiuta il cliente a scegliere la destinazione utilizzando l'intelligenza artificiale e la realtà aumentata. E in effetti oggi l'intelligenza artificiale è ovunque, almeno nelle etichette. Mi chiedo come abbiano fatto questi signori a consigliare i clienti fino a oggi, utilizzando solo l'intelligenza umana e un pc. E addirittura se ripenso a quando ero bambino, mi chiedo come si riuscisse proprio a viaggiare, dato che gli agenti di viaggio lavoravano con cataloghi cartacei e telefono. Ovviamente non può mancare l'"esperto di turismo sostenibile", come se servisse una qualifica particolare per ricordare alle persone di comport

Scorie - Accurato, ma non abbastanza

In un recente discorso, il governtore della Banca centrale greca, membro del consiglio dei governatori della BCE, riferendosi alla preformance della stessa BCE nel fare previsioni, ha detto, tra le altre cose: " Non saremo mai in grado di prevedere l'inizio di epidemie o guerre, ma possiamo assicurare che i nostri modelli sono in grado di intercettarne gli shock subito dopo che si sono verificati, e di prevederne gli effetti nel modo più accurato possibile ." Ora, per intercettare un evento già verificatosi non serve un modello, o comunque non serve un modello predittivo. Quanto al prevedere gli effetti di quell'evento, temo che il modo più accurato possibile resti comunque una stima soggetta a molta più incertezza di tante altre. Non a caso le previsioni di tutte le banche centrali (e non solo) sono state ex post meno accurate del solito negli ultimi anni. E non ci sarebbe nessun problema se poi quelle previsioni non fossero la base per prendere provvedimenti che inc

Scorie - Controllo dei prezzi in versione Kamala

Una delle note (più) dolenti dell'amministrazione Biden è la crescita dei prezzi al consumo che ha ridotto il potere d'acquisto di molti americani. I quali non riescono a gioire se le variazioni mensili stanno tornando a livelli più contenuti, perché nel frattempo i loro redditi non sono aumentati quanto i prezzi dei beni che più consumano abitualmente. La retorica di Biden e del partito democratico da mesi punta il dito contro la speculazione e l'avidità delle imprese, ma non è mai quella la causa dell'inflazione. E continuare a ripeterlo significa prendere per i fondelli i propri concittadini. Se poi si pensa di risolvere il problema ponendo limiti ai prezzi, si dimostra di voler ignorare le conseguenze che questi esperimenti hanno sempre avuto e continueranno ad avere: creare scarsità dei beni per i quali il limite è posto a un livello inferiore a quello di mercato. Pare che Kamala Harris prometta di andare in quella direzione, stando a questa dichiarazione dello sta

Scorie - (Non) è una questione personale

Dopo le elezioni Europee di giugno, Matteo Renzi ha preso a (ri)lanciare l'ipotesi di dare vita a una vasta coalizione che raggruppi sostanzialmente tutti i partiti che non sostengono l'attuale governo. A suo parere è l'unica ipotesi in grado di consegnare la vittoria elettorale alle attuali forze di opposizione. L'idea è ovviamente non originale e già in passato è stata sperimentata. Aritmeticamente può anche funzionare, salvo portare all'implosione dopo un periodo di tempo più o meno corto, viste le divergenze di fondo tra le parti del cartello elettorale. Finora la proposta renziana ha incontrato resistenza da parte dei partiti alla sinistra del PD, a partire dal M5S. In effetti Giuseppe Conte ricorda ancora di essere stato defenestrato da palazzo Chigi proprio su iniziativa di Renzi. E tutto sommato la sua (finora) resistenza all'idea renziana è anche coerente con le diatribe che si trascinano da tempo con l'ex segretario del PD. " Non è una questio

Scorie - Boccia persa

Il modo di fare politica che prevale (non solo) in Italia consiste nel considerare tutto quello che fa o dice chi sta dall'altra parte come sbagliato. Sempre e comunque. E poco importa se per criticare l'avversario si dicono cose errate. Francesco Boccia, capogruppo al Senato per il PD, sostiene per esempio che sia aumentata la pressione fiscale su dipendenti e pensionati. " Facciamo parlare i numeri, che non mentono e non fanno propaganda.C'è una categoria che sta pagando cara la politica di questo Governo. E sono anzitutto i lavoratori dipendenti, i pensionati, chi versa l'Irpef. Quell'aumento delle entrate di cui si parla tanto in questi giorni è a carico loro. Basta leggersi il bollettino del Mef: rispetto allo scorso anno il gettito Irpef è cresciuto di oltre un punto! Significa che per questi italiani la pressione fiscale è salita ulteriormente. Altro che attenzione alle buste paga… " Che l'Irpef sia pagata in gran parte da dipendenti e pensionat

Scorie - Perché ascoltate Taylor Swift che viaggia con jet ptivati?

Tra le crociate ambientaliste vi è anche quella contro l'utilizzo di jet privati. Lara Williams su Bloomberg Opinion ritiene che andrebbero incoraggiati i VIP che decidono di viaggiare su aerei di linea, meglio ancora se optassero per il treno. Suppongo che Kim Jong-Un sia un suo idolo, dato che viaggia solo in treno. Per sua stessa ammissione, l'azzeramento dei voli privati (che rappresentano circa il 2% delle emissioni degli aerei) non scalfirebbe il problema delle emissioni che alterano il clima, pur essendo i numeri per passeggero evidentemente spropositati rispetto ai voli di linea (dalle 5 alle 14 volte, secondo una ricerca della (ecotalebana) Transport&Environment). Ma Williams sposa la proposta della stessa T&E, che, con grande esercizio di fantasia, propone la classica soluzione sinistrorsa: aumentare la tassazione sui voli privati. Inoltre " dal 2030 i regolatori dovrebbero proibire jet privati non alimentati da batterie, idrogeno verde o carburante avio

Scorie - Tra inesistenti tesoretti e raddoppi di tasse sui ricconi

Rispondendo alle domande dei giornalisti al termine di un Considlio dei ministri nel quale è stato approvato l'ennesimo decreto legge omnibus, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha risposto così a chi gli chiedeva del "tesoretto" di una ventina di miliardi dovuto all'incremento delle entrate fiscali: " Bella storia quella del tesoretto! Come ci insegnano le Olimpiadi, non è che uno arriva a 100 metri dal traguardo e dice ho vinto, o no? Aspettiamo la fine, poi faremo le nostre valutazioni ". In effetti parlare di "tesoretto" quando il Paese è in deficit eccessivo è ridicolo e indica lo stato di intossicazione da spesa in deficit che ha gran parte della classe politica domestica, a cui aggiungerei tanti "esperti" e addetti all'informazione. Nello stesso contesto Giorgetti ha però anche commentato così la decisione del Governo di raddoppiare da 100mila a 200mila euro l'imposta fissa per i redditi esteri di coloro che

Scorie - Il costo dei beni è più problematico del costo del denaro

A costo di ripetermi, sono convinto che a novembre gli elettori americani che decideranno di votare potranno scegliere tra il male e il peggio. Da lettore abituale delle Opinion di Bloomberg, mi imbatto quotidianamente negli articoli a supporto di Kamala Harris, mentre fino al giorno prima della sua "spintanea" ritirata leggevo articoli a favore della rielezione di Joe Biden (lo stesso fondatore Micheal Bloomberg non faceva mistero di esserne un sostenitore). A tale proposito, è interessante notare come la neo candidata sia ora considerata una sorta di bambina prodigio, mentre per anni è rimasta sostanzialmente all'ombra di un ottuagenario che porta decisamente male i suoi anni. Come si fa presto a cambiare (radicalmente) idea... Quello che trovo grottesco è il tentativo di far passare Biden (e la sua vice) per un fautore di una politica fiscale "responsabile", mentre con Trump il bilancio federale esploderebbe. Non che sia inverosimile che con Trump i conti and

Scorie - Lupi, orsi e demenze verdi

In alcuni Paesi europei, in particolare in aree di montagna, l'incremento del numero di lupi e orsi ha generato negli ultimi anni proteste da parte delle popolazioni locali. In alcuni casi l'incontro con un orso è stato fatale per le persone. L'approccio degli ambientalisti talebani, come in altri casi, consiste sostanzialmente nel ritenere che la colpa sia dell'uomo, che dovrebbe adattarsi invece di lamentarsi. A seguire anatemi contro i politici per lo più di destra che ritengono che alcuni capi vadano abbattuti in quanto pericolosi. Personalmente ritengo preferibile evitare, dove possibile, l'abbattimento, ma trovo urticante che persone che non hanno a che fare con questi animali pretendano di dare lezioni a chi vive nei territori interessati. A maggior ragione quando usa argomenti assurdi. Lo fa, per esempio, Lara Williams su Bloomberg Opinion. Una di quelle giornaliste green che a cui non interessani i costi, non solo economici, dell'approccio ecotalebano.

Scorie - Se pochi punti base fanno rischiare l'implosione

Mentre le altre principali banche centrali hanno iniziato (o si apprstano a farlo) ad allentare la politica monetaria, la Bank of Japan ha da poco deciso di uscire dalla lunga era dei tassi negativi. In due rialzi ha portato il tasso ufficiale allo 0,25%, annunciando anche l'intenzione di ridurre gli acquisti di titoli di Stato nell'ambito del programma di quantitative easing. Si tratta, evidentemente, di manovre minimali, ma che, data la mole del debito giapponese, possono avere un impatto significativo (al di là degli scossoni di borsa di breve periodo) sulla solvibilità delle ancora presenti aziende zombie che si sono barcamenate, a volte per decenni, rimanendo in piedi (pur barcollando) solo grazie a una spesa per interessi rasoterra. E in effetti il numero di fallimenti negli ultimi mesi sta aumentando in modo vistoso (già oltre mille da inizio anno). Si tratta di capire quanto ciò sarà politicamente accettato. Qualcuno, a mio avviso con scarso senso del ridicolo o un ecce

Scorie - Proposte (demenziali) di legge

Non da oggi, chi sta pro tempore all'opposizione si lamenta del fatto che l'iniziativa legislativa sia ormai totalmente esercitata dal governo, mentre deputati e senatori ormai si limitano a dibattere (sempre peggio) e votare i testi presentati dall'esecutivo. Poi uno legge un elenco, riportato dal Sole 24 Ore, delle iniziative di parlamentari di tutti i partiti in merito alla (da essi ritenuta) necessità di disciplinare nuove professioni e si convince, se ancora ce ne fosse bisogno, che le lamentele di cui sopra siano fuori luogo. I leghisti sono particolarmente prolifici. Giorgio Latini vorrebbe il "riconoscimento della qualifica di formatore artistico nel settore teatrale e cinematografico". Come se il problema del teatro fosse l'assenza della codifica di questa figura professionale. La sua collega di partito Simona Liozzo vorrebbe invece disciplinare la professione di grafologo, con tanto di albo e ordine professionale. Mentre Eugenio Zoffili vorrebbe una

Scorie - Ecofollie

Già qualche mese fa ho commentato una delle follie del Green Deal europeo, la creatura fortemente voluta da Frans Timmermans (continuo a pensare che fu un evento infausto il giorno in cui gli olandesi lo elessero mandandolo a fare danni in Europa): la direttiva che impone alle società di fare la due diligence sulla sostenibilità della loro intera filiera di fornitura (Corporate Sustainability Due Diligence Directive, CSDDD). Una cosa che costerà milionate di euro ad aziende anche di medie dimensioni, soprattutto se hanno catene di fornitura "lunghe". Con qualche dubbio sulla effettiva capacità di tracciare tutto quanto.  Come sempre in questi casi ci sono alcune categorie di soggetti che accolgono con grande entusiasmo i nuovi adempimenti. Non (necessariamente) perché animati da passioni ambientaliste, quanto perché ciò rappresenta una opportunità di business o di carriera.  Non a caso gli entusiasti appartengono quasi sempre a una di queste categorie:  1) persone che lavoran

Scorie - Chi garantirebbe il private equity dei fondi pensione

Come tutte le idee balzane, quella del fondo di fondi con meccanismo di protezione dei rendimenti da parte dello Stato per favorire l'investimento dei fondi pensione nelle PMI italiane continua a farsi strada. Secondo Riccardo Realfonzo, già presidente del fondo negoziale dei metalmeccanici (Cometa) e oggi coordinatore del Comitato Tecnico di Assofondipensione nonché uno dei principali fautori del progetto, una " soluzione tecnica è pronta: si tratta di un veicolo che si compone di due parti: una obbligazione emessa da Cdp con scadenza 14 anni e con un rendimento annuo poco superiore al 4%; una quota di fondo di fondi che investe in private equity a sostegno delle piccole imprese italiane ." In sostanza si riprodurrebbe una sorta di oggbligazione strutturata a capitale garantito. Se la parte obbligazionaria fosse zero coupon, ogni fondo potrebbe investire attorno al 43-44% nel fondo di fondi di private equity potendo ottenere, nel peggiore dei casi (e sempre che CDP non d

Scorie - Se quella è una donna

Non sono un appassionato di Olimpiadi, ma sono stato incuriosito dalla polemica relativa al pugilato femminile, disciplina nella quale a una atleta italiana è toccato di dover sfidare una avversaria algerina il cui livello di testosterone non ha molto di femminile. Men che meno l'aspetto, per quello che conta. Probabilmente anni fa la questione non si sarebbe posta. Quando ancora non si sentiva la necessità, in nome di una (malintesa) inclusione, di far prevalere in tutti gli ambiti l'autopercezione rispetto alla realtà biologica. Da libertario ritengo che ognuno debba essere libero di fare ciò che vuole con ciò che gli appartiene, a partire dal proprio corpo, nel rispetto del principio di non aggressione. Nel caso di specie, trattandosi di uno sport di contatto, ho dei dubbi che sia legittimo che una persona che si sente donna ma che ha un fisico da uomo si batta con una donna a tutti gli effetti. Ma il CIO, contrariamente a quanto avvenuto ai mondiali dello scorso anno, ha &q