Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2024

Scorie - Tasseranno anche le scoregge?

A partire dal 2030, la Danimarca inizierà a tassare gli allevatori di bestiame per le emissioni prodotte da bovini, suini e ovini, che secondo l'Onu sarebbero responsabili, mediante le loro flatulenze, del 32% delle emissioni di metano. Immagino squadre di tecnici ministeriali impegnati a stabilire se adottare un approccio forfettario, basato cioè sul numero di capi, oppure un approccio analitico, imponendo l'applicazione di una sorta di "scoreggiometro" a ogni capo. A questo punto credo sia solo questione di tempo prima che qualche ecotalebano proponga (poi imponga) di estendere la misura agli esseri umani, anche in questo caso dibattendo sulle modalità tecniche, ossia tassando bevande e cibi in base allo stimolo fornito alle emissioni gasose, oppure con appositi rilevatori, che potrebbero peraltro risultare fastidiosi se applicati al "tubo di scarico". Insomma, anche scoreggiare potrebbe diventare un lusso... Scorie torna (se tutto va bene) il 24 luglio

Scorie - Come potrebbero non gonfiarsi le bolle in quelle condizioni?

Secondo Richard Koo, nelle economie sviluppate nelle quali i rendimenti degli investimenti domestici sono inferiori a quelli ottenibili in Paesi in fase di sviluppo, " c'è una tendenza alla formazione di bolle anche se i tassi di crescita rallentano, aumentano le disparità dei redditi e si allargano i deficit pubblici ." Questo sarebbe, per esempio, il caso del Giappone. Il quale, però, è anche il Paese in cui, in termini di durata e rapportato al Pil, l'utilizzo del quantitative easing da parte della banca centrale è stato più massiccio. E più massiccio è stato anche il ricorso al debito pubblico. Se la politica monetaria non fosse stata espansiva così tanto e così a lungo, la tendenza alla formazione di bolle non ci sarebbe stata.  E va bene che Koo non distingue tra risparmi reali e quelli derivanti semplicemente da aumento della base monetaria, ma dovrebbe essere abbastanza chiaro che i prezzi degli asset tendono a gonfiarsi se la loro offerta aumenta (molto) meno

Scorie - Almeno il conte Mascetti faceva ridere

Ci sono persone che, suppongo, ritengono che parlare e scrivere in modo (inutilmente) fumoso contribuisca ad accrescere la propria autorevolezza. Io tendo invece a ritenere che, in questi casi, aumenti la probabilità di imbattersi in supercazzole. Considerazione che mi torna spesso in mente quando mi imbatto nelle manifestazioni del pensiero di Paolo Savona, presidente della Consob. Il quale, nel consueto discorso al mercato finanziario, dedica meno della metà dello spazio alle attività svolte dalla Commissione (inclusa la breve storia della stessa, che compie 50 anni), passando poi a illustrare le sue visioni sul futuro (non solo) dei mercati e delle attività finanziarie. Savona propone di sottoporre i depositi bancari alla vigilanza della Consob anziché della banca centrale, non mi è chiaro (ma sarà certamente un mio limite) con quali vantaggi per depositanti e banche. Non sarà che la proposta sia per lo più lanciata perché così " verrebbe a cessare la posizione storicamente sub

Scorie - Inventano il diritto ad abitare, calpestano il diritto di proprietà

 Che il diritto di proprietà non se la passi troppo bene in Italia non è una novità. Fatta qualche rara eccezione, si va da posizioni che giustificano una sua compressione purché avvenga mediante una legge, alla giustificazione della sua violazione in nome di diritti inventati. Per esempio il diritto all'abitazione, molto caro alla parte più estrema della sinistra, ma nei fatti anche dalla parte estrema della destra. Non si spiegherebbero, altrimenti, le occupazioni abusive a opera di individui o gruppi di entrambe le "estreme". Non mi stupisce che la neo eurodeputata Ilaria Salis abbia rivendicato le occupazioni abusive che ha messo in pratica negli anni scorsi, arrivando pure a lamentarsi perché vivere in una casa occupata " è logorante, ti fa vivere quotidianamente nella paura che ti vengano a svegliare e ti buttino fuori di casa, o di ritrovare le tue cose sul marciapiede quando torni dal lavoro, sempre che le ritrovi ". In effetti deve essere logorante che

Scorie - Il Green Deal non è piaciuto? Proseguire comunque su quella strada

Le recenti elezioni europee hanno segnalato che un crescente numero di elettori non ha condiviso l'approccio alla transizione energetica seguito negli ultimi conque anni, quelli per intenderci del Green Deal e dei Frans Timmermans. Il che non significa necessariamente che siano tutte persone che non sono preoccupate per l'ambiente o il clima, come invece risulta implicito nelle lamentele degli ecotalebani per l'esito delle elezioni. Una parte di coloro che non condivisono l'approccio alla Timmermans vorrebbero semplicemente che non si pensasse al futuro, anche molto lontano, ipotizzando che nel frattempo non ci siano nuove scoperte in grado di affrontare i problemi con strumenti diversi da quelli designati e imposti nella loro unicità dal Green Deal. Altrimenti si ripete l'approccio (fallimentare) del Club di Roma di cinquant'anni fa. Interessante, per esempio, è il libro di Vince Ebert "Non è ancora la fine del mondo". Per gli ecotalebani, tuttavia, l

Scorie - Cosa dovresti sapere sull'inflazione

Abbiamo passato anni a sentire parlare della necessità di combattere "lo spettro della deflazione" e a sentire elogi del potere dell'inflazione di erodere il valore reale dei debiti. Il tutto senza considerare l'altra faccia della medaglia, ossia che quei debiti sono crediti per qualcuno.  Erano anni in cui le banche centrali pompavano base monetaria a pieni giri, creando migliaia di miliardi di riserve in eccesso. A gonfiarsi furono per lo più i prezzi degli asset finanziari, di una pare di materie prime e taluni mercati immobiliari. I prezzi al consumo crescevano (fortunatamente) di meno, anche se ciò non significa che non subissero effetti dalla politica monetaria espansiva. Poi arrivarono i lockdown da Covid, serie dislocazioni nelle catene globali di fornitura e politiche fiscali molto espansive, oltre alle altrettanto espansive politiche monetarie. A quel punto anche i prezzi al consumo sono decollati. Oltre al danno della perdita di potere d'acquisto per tu

Scorie - Non esistono incentivi pubblici di mercato

Come è noto, la decisione ideologica e suicida assunta tempo addietro dall'Unione europea di puntare tutto sulle auto elettriche bandendo la vendita di nuove auto con motore endotermico a partire dal 2035 ha generato più di un grattacapo tanto ai produttori quanto ai consumatori. I primi si sono visti costretti a predisporre piani multimiliardari di investimenti su un prodotto che non ha una sufficiente domanda di mercato per poter essere anche minimamente profittevole. E la domanda di mercato non è sufficiente perché il prodotto, lungi dal rappresentare una evoluzione in meglio rispetto a ciò che i consumatori compravano senza bisogno di incentivi, segna in realtà un arretramento. Sempre che non si consideri un avanzamento il fatto di mettere funzionalità tipiche di uno smartphone sulla plancia. Il che, peraltro, rende sempre più efficace l'immagine di smartphone con le ruote affibbiata a queste vetture da chi non è accecato dal fervore ecotalebano. Per di più adesso si trovan

Scorie - Il green socialism cresce anche in America

Tra le tante cose che ha gonfiato il lungo periodo di politica monetaria ultraesoansiva, ci sono anche gli investimenti green. Trattandosi di progetti con orizzonti temporali lunghi, la sensibilità del loro valore attuale netto al livello dei tassi di interesse è elevata. Attualizzare flussi di cassa che si manifesteranno (non entrando nel merito della validità della loro stima) molto avanti negli anni porta a risultati molti diversi in base al tasso di interesse utilizzato. E siccome negli investimenti generalmente i flussi di cassa in uscita si concentrano nei primi anni mentre quelli in entrata si manifestano successivamente, tanto più basso è il tasso di interesse utilizzato per attualizzare i fussi, tanto più alto risulta il valore attuale netto. E viceversa. Da un paio di anni a questa parte finanziare investimenti a lungo termine è molto più costoso rispetto a prima, quindi molti progetti che un paio di anni fa sembravano avere ex ante un valore attuale netto positivo, oggi non

Scorie - Se quello è un successo

In un recente intervento a un convegno all'Istituto di studi economici e monetari di Tokyo, il membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve Michelle Bowman ha discettato dellle lezioni da trarre sull'utilizzo del bilancio della Fed come strumento di politica monetaria. In sostanza, sulle lezioni da trarre in merito al (tanto) quantitative easing e al (poco) quantitative tightening. Bowman appare meno colomba di altri suoi colleghi, sostenendo che, soprattutto nel post pandemia, la Fed avrebbe dovuto interrompere prima la politica espansiva; parimenti, non avrebbe deciso di rallentare il QT a partire dal prossimo mese. Ciò nonostante, difende complessivamente l'operato della Fed a partire dalla crisi post default di Lehman Brothers nel 2008. Con frasi anche abbastanza esilaranti, allorquando afferma che, dopo il QE terminato nel 2014, " diversi studi indicano che gli acquisti di attività da parte della Fed furono efficaci nell'aumentare il prezzo e rid

Scorie - Come non sviluppare il mercato dei capitali

Da diverso tempo circolano in Italia proposte più o meno dirigiste per indirizzare il risparmio verso investimenti nelle PMI domestiche. Quando ci sono opinioni convergenti da parti tradizionalmente distanti è sempre bene essere perplessi, a mio parere. Da ultimo ho letto l'invocazione a una vera e propria forma di repressione finanziaria (ancorché non definita così, perché a parole si deve favorire lo sviluppo del mercato) da parte di Giovanni Natali, presidente di AssoNext (l'associazione delle Pmi quotate su Euronext Growth Milan, il segmento di Borsa dedicato alle piccole e medie imprese). A suo parere è " necessario che vengano impiegati fondi pubblici, come ha fatto la Francia, attraverso Cdp e Invitalia. Possono creare un fondo di fondi, che investa a sua volta in fondi dedicati alle Pmi quotate con un effetto leva: per ogni milione che arriva da Cdp, il fondo deve metterne 2 da investire in Pmi quotate in Borsa ."  Inoltre " bisognerebbe prevedere un inve

Scorie - Verdi di rabbia?

L'esito delle recenti elezioni europee ha creato sconcerto tra i fautori della transizione green "tutto e subito". In attesa di capire cosa succederà, è ragionevole attendersi che l'approccio nei prossimi anni non sarà lo stesso che ha portato al Green Deal, con Frans Timmermans che sembrava essere il portaborse di Greta Thunberg. Secondo Lara Williams, membro della pattuglia green degli opinionisti di Bloomberg, " studio dopo studio dimostra che intraprendere oggi azioni decise sulla decarbonizzazione farà risparmiare denaro nel lungo periodo, mentre il cambiamento climatico impatta già ora il nostro portafoglio ." Ma le famiglie meno abbienti non possono permettersi di pensare al lungo periodo, riconosce Williams, dovendo preoccuparsi piuttosto di arrivare a fine mese. Per questo " la transizione green deve offrire loro una vita tangibilmente migliore, che si tratti di trasporti pubblici, miglioramenti nelle case, formazione e opportunità di lavoro .&

Scorie - Sognando la prosperità a mezzo deficit

Capita un giorno sì e l'altro pure di imbattersi in esortazioni a imitare l'amministrazione Biden, che sta continuando a praticare una politica fiscale fortemente espansiva, apparentemente senza curarsi del rapido e progressivo deterioramento del bilancio federale. Costoro guardano solo l'andamento del Pil, che per come è costruito in effetti si "gonfia" nel breve termine quando lo Stato spende e spande. Gustavo Piga, per esempio, nota che dalla politica fiscale "l'Europa continua a non ricevere risposte in linea con i suoi obiettivi di crescita economica. La straordinaria divergenza di performance tra le due sponde dell'Atlantico, con gli Stati Uniti che nel quinquennio 2020-2024 crescono del quasi 10% a fronte del quasi 4% dell'area euro lo conferma: a parità di politiche monetarie restrittive, la politica fiscale espansiva di Biden, con deficit ampi a finanziare maggiori spese strategiche, è agli antipodi di quella restrittiva europea, che ha d

Scorie - Italia modello per la Cina? Non sarebbe un vanto

 Gli anni Ottanta del secolo scorso furono per l'Italia la fase culminante degli eccessi di statalismo spendaccione che aveva preso progresivamente velocità nel decennio precedente. Come (tristemente) noto, i nodi giunsero al pettine a inizio anni Novanta, anche se buona parte del Paese non volle mai accettare la realtà e continua ancora oggi a credere nell'illusione di poter trovare nel deficit la via alla prosperità, eventualmente confidando che a pagare il conto saranno sempre altri. Capita perfino di imbattersi in ravalutazioni del modello di economia mista e delle partecipazioni statali, che inece appesantirono e non poco il debit pubblico, accumulando perdite miliardarie anche se operando in condizioni spesso al ruiparo dalla concorrenza. Lo fa, per esempio Guido Slerno Aletta, che ricorda come quarant'anni fa il modello di economia mista avesse portato l'Italia a grandi risultati. " Il sistema delle partecipazioni statli si era affermato come modello vincen

Scorie - L'asteroide socialista

Secondo un politico socialista portoghese, le compagnie del settore oil&gas "s ono i padrini del caos climatico. Rastrellano profitti record e banchettano con migliaia miliardi di dollari di sussidi finanziati dai contribuenti ." Per questo non solo andrebbe aumentata la tassazione aloro carico per finanziare la lotta al riscaldamento globale, ma " dovrebbero essere bandite in tutti i Paesi dalle inserzioni pubblicitarie ". Ma il problema non sono solo le compagnie petrolifere, bensì l'umanità, perché, " come l'asteroide che ha spazzato via i dinosauri, stiamo avendo un impatto sproporzionato. In questo caso, non siamo noi i dinosauri. Siamo l'asteroide. Non solo siamo in pericolo. Ma siamo noi il pericolo ." Un messaggio che fa sembrare Greta Thunberg una morigerata ex adolescente, ma che capita di sentire da parte dei sinistrorsi più radicali. Il politico socialista portoghese in questione si chiama Antonio Guterres, ed è segretario gener

Scorie - La via verso il socialismo green

 Per chi ha una mentalità interventista, ogni fatto che non corrisponde ai suoi desideri giustifica un intervento del governo per ottenere il risultato desiderato - che viene spacciato per oggettivamente desiderabile - a suo di imposizioni e/o divieti. La transizione green è un esempio sempre più rilevante negli ultimi anni. Uno degli opinionisti della pattuglia green di Bloomberg, David Fickling, parte notando che se ogni veicolo elettrico fosse collegato alla rete e, quando non utilizzato, potesse fornire elettricità, si risparmierebbe l'utilizzo di fonti fossili quando solare ed eolico non producono nulla. " Milioni di veicoli elettrici ricaricati durante il giorno, quando l'energia solare viene distribuita, potrebbero generare profitti per i loro proprietari scaricando nella rete quando i prezzi salgono dopo il tramonto. Nessuno vorrebbe che la batteria della propria auto si scaricasse perché utilizzata per alimentare la televisione o il condizionatore d'aria del

Scorie - Boiate in Libertà

La parola "libertà" è spesso usata a sproposito, ma da buon libertario non negherei mai a chicchessia la libertà, anche quella di dire boiate. Con ben 19 simboli al suo interno, si presenta alle elezioni europee la lista "Libertà", promossa dal movimento politico "Sud chiama Nord" guidato dal sindaco di Taormina Cateno De Luca e presieduto da Laura Castelli, già sottosegretaria e poi viceministra M5s dell'Economia durante tutti i governi della scorsa legislatura. Una tecnica della materia, quindi (permettetemi un po' di sarcasmo). Alla scelta se fare più spesa o meno tasse, Castelli preferisce la combinazione di più spesa e meno tasse, probabilmente pensando che i conti pubbblici di cui si occupano al ministero dove ha avuto ruoli politici di un certo rilievo per 5 anni (sic!) siano talmente robusti da consentirlo senza andare a sbattere in pochi giorni. Infatti, secondo Castelli bisogna " svincolare la spesa sanitaria dal patto di stabilità &

Scorie - Che la leva obbligatoria rimanga un (brutto) ricordo del passato

 Una delle (peraltro poche) cose liberali che fece Silvio Berlusconi nelle sue esperienze di governo fu l'abolizione della leva obbligatoria. Sono passati quasi 20 anni e ministro della difesa all'epoca era Antonio Martino, tra i pochi realmente liberali tra le fila berlusconiane. Purtroppo non sono abbastanza giovane per aver potuto evitare un periodo di 10 mesi di schiavitù, ancorché non sia abbastanza vecchio per non aver potuto optare per il servizio civile. Opzione che, peraltro, non faceva venire meno la limitazione alla libertà per quel periodo. Vent'anni dopo Matteo Salvini vorrebbe reintrodurre l'obbligo della leva per sei mesi, sia per i maschi, sia per le femmine (non me ne vogliano coloro che non si riconoscono in nessuno dei due generi). Per il firmatario della proposta di legge, il leghista Eugenio Zoffili, dovrebbe essere istituito " un servizio civile e militare universale territoriale che coinvolga per sei mesi tutti i cittadini italiani tra i 18

Scorie - L'evasione è davvero un furto?

Quando l'argomento di discussione è l'evasione fiscale, si può staare certi di sentire equiparare l'evasione al furto. Il furto è una violazione del principio di non aggressione, nello specifico del diritto di proprietà altrui. Tipicamente il furto avviene senza che il derubato sia presente e/o consapevole, altrimenti si tratta di rapina o estorsione. Supponendo che la base imponibile sulla quale l'evasore non paga l'imposta sia stata da costui prodotta o acquisita legittimamente, quindi senza violare a sua volta il principio di non aggressione, il non pagare l'imposta equivale a proteggere qualcosa di sua legittima proprietà, pur a rischio di essere sottoposto ad azione coercitiva da parte del fisco. Se così stanno le cose, perché l'evasore fiscale è considerato un ladro? L'argomentazione più utilizzata fa riferimento al fatto che imposte e tasse finanziano servizi pubblici dei quali anche l'evasore fruisce, quindi non pagando quanto preteso dal fis

Scorie - Il (maggior) bilancio europeo non sarebbe un pasto gratis

 Commentando su Milano Finanza le considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia, Roberto Sommella sposa l'idea (peraltro non originale) di arrivare a un bilancio europeo di maggiori dimensioni, per finanziare investimenti nelle classiche materie di cui tutti si riempiono la bocca, dal green al digitale. Scrive Sommella: " Un vero bilancio federale - visto che oggi quello europeo è un quarto di quello italiano relegando l'Ue a essere un nano finanziario e un gigantenormativo - permetterebbe di affrontare efficacemente shock comuni forti e prolungati, come è accaduto con la pandemia e la crisi energetica, non impattando sulle casse esangui dei paesi membri ma alimentando il debito comune utilizzato finora sono con il Next Generation Eu ." Quello che non viene mai detto quando si sogna l'incremento del bilancio Ue come se fosse la soluzione a ogni problema, è che non si tratterebbe di pasti gratis. In ogni bilancio un aumento della spesa può essere

Scorie - Programma unico per l'Europa: più spesa

Si avvicinano le elezioni europee, e come sempre a sud delle Alpi le ricette di chi chiede il voto oscillano tra il male e il peggio. Tra l'altro con poche probabilità di essere attuate. Tutti quanti, seppur con variazioni sul tema a seconda del posizionamento politico, vorrebbero una Ue che spenda più soldi. Alcuni sperando di far pagare il conto direttamente a chi sta a nord delle Alpi; altri tacendo sul tema.  Oppure, come fa Claudio Borghi della Lega, ricordando la cara e vecchia soluzione che toglie ogni pensiero al finanziamento della spesa: " i soldi si stampano, se si vuole ". Peccato che la via al benessere non passi generalmente dalla stampante monetaria, che invece spesso conduce all'inferno (iper)inflattivo. Dal partito di maggioranza relativa, il Fratello D'Italia Carlo Fidanza ricorda che " la differente capacità fiscale tra gli Stati membri continua a essere una forma di sovvenzione indiretta che distorce il mercato interno e costituisce una mi