Scorie - Cooperazione pericolosa

Nell'ambito della riforma fiscale prospettata dal governo Meloni, uno dei punti riguarda l'estensione della "cooperative compliance" alle persone fisiche.

Secondo il vice ministro dell'Economia Maurizio Leo, "si va verso due tipi di soggetti, quelli con rating elevato di contribuente meritevole e affidabile, a cui il reddito verrà fissato per quell'anno e per i due successivi, mentre per gli altri, per chi ha il rating più basso, useremo l'armanentario solito con l'aggiunta della Ai e dell'analisi di predittività."

L'idea di concordare preventivamente con il fisco quante tasse pagare (mi si passi la semplificazione) è criticata da più parti in quanto si ritiene favorisca una certa quota di evasione fiscale.

A mio parere, al contrario, un approccio del genere rischia di essere controproducente per i "cooperanti". Per quanto possa comprendere che ci siano soggetti che preferiscono rimuovere elementi di incertezza nei rapporti con il fisco, o il reddito imponibile concordato è effettivamente inferiore a quello effettivo, oppure il rischio concreto è che un peggioramento della redditività aumenti il peso effettivo del fisco o, i alternativa, costringa a un lungo e non si sa quanto fruttuoso contraddittorio con il fisco. Quello che si vorrebbe evitare con la "cooperative compliance".

Volendola poi vedere dal punto di vista libertario, sarebbe come cercare non di difendere la propria casa, ma concordare con i malviventi quanto farsi portare via. Anche quella sarebbe cooperazione...

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