Scorie - Il ritorno di chi non se ne era andato

Si può essere contrari all'interventismo perché libertari, quindi per questioni di principio, oppure lo si può essere seguendo un approccio utilitarista. In questo caso sono le inefficienze della pubblica amministrazione a generare contrarietà all'interventismo.

In Italia (e non solo) sono nettamente minoritari i libertari, mentre decenni di evidenza empirica dovrebbero avere ormai reso maggioritaria la posizione contraria all'interventismo in base all'approccio utilitarista (in sintesi: non funziona o funziona male).

Purtroppo non è così. L'esperienza dell'ultimo biennio lo conferma inesorabilmente. Come scrive Francesco Verbaro in un articolo sul Sole 24 Ore del lunedì (che ospita una ampia sezione del giornale dedicata alla PA):

"Il «ritorno dello Stato» oggi invocato non si scontra in Italia con posizioni neoclassiche e liberiste, ma con l'inefficacia dell'intervento pubblico, con l'approccio giuridico dell'azione pubblica e con un'incapacità amministrativa diffusa. Quest'ultima emergenza, soprattutto in certe aree del Paese, non si combatte riempendo scrivanie di personale, ma di competenze."

In effetti, l'idea di fondo che lo Stato possa essere la soluzione e non parte del problema continua a essere prevalente anche dopo oltre un secolo e mezzo da quando Bastiat evidenziò come si trattasse dell'illusione di poter vivere alle spalle degli altri.

Non dubito che un miglioramento delle competenze avrebbe più senso di un aumento del numero di dipendenti pubblici. Dubito, invece, che ciò risolverebbe il problema. E' illusorio pensare che sia sufficiente avere dirigenti e impiegati pubblici che ragionano come se lavorassero nel privato, così come è illusorio sperare che la debordante produzione di nuova legislazione (spesso scatole vuoe che poi devono essere riempite da provvedimenti secondari) abbia l'unico (o principale) limite di essere scritta male.

Insomma, sarebbe meglio che il ritorno dello Stato (che peraltro non se ne era mai andato) si scontrasse con posizioni contrarie per principio all'interventismo. Ma non c'è di che essere ottimisti. Basti pensare che ogni formazione politica che ottiene la maggioranza di coloro che vanno alle urne si distingue dalla concorrenza solo per le sfumature di statalismo. E non di rado si passa di male in peggio.


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