Scorie - Crescenti prove di comportamenti dannosi per i consumatori

Nei giorni scorsi aveva stigmatizzato i produttori di petrolio, rei, a suo parere, di essere responsabili per il rincaro della benzina alla pompa. 

Ora Joe Biden ha chiesto alle autorità federali antitrust della Ftc di aprire un'inchiesta sul caro-benzina negli Stati Uniti, perché il presidente ritiene che potrebbero aver messo in pratica comportamenti illegali, sempre ocn riferimento al caro benzina.

Secondo Biden ci sarebbero "crescenti prove di comportamenti dannosi per i consumatori", perché nell'ultimo mese i prezzi alla pompa sono aumentati del 3%, mentre il prezzo della benzina "unfinished" è diminuito del 5%.

Peccato che, stando ad analisti indipendenti ed esperti della questione, non si tratterebbe di andamenti particolarmente anomali. 

Resta il fatto che l'inflazione dei prezzi al conmsumo è ai massimi da 30 anni e che le politiche fiscali di Biden, unite a quelle monetarie della Fed, non sono affatto estranee a questo esito.

Diversi economisti pure di orientamento democratico, tra cui Larry Summers e Olivier Blanchard, avevano paventato esiti inflazionistici per gli ingenti stimoli fiscali voluti da Biden.

Il quale, oltretutto, è tra coloro che sono a favore di un abbandono dei combustibili fossili il prima possibile. Come minimo il suo agire presenta delle contraddizioni.

Non che sia l'unico, ovviamente. Ma anche questa volta pare trovare conferma la tendenza a un peggioramento a ogni cambio di amministrazione. Il che, dati i precedenti, è tutto dire.

In ogni caso, credo anche io che ci siano crescenti prove di comportamenti dannosi per i consumatori. Ma dall'indagine non escluderei la Casa Bianca.

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