Scorie - Risparmiateci l'ennesima struttura che dirige (male) le danze
Paolo Gualtieri, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari all'Università Cattolica di Milano, fornisce in un articolo sul Sole 24 Ore i suoi suggerimenti per far ripartire la crescita economica italiana.
Il succo della proposta è contenuto in questo passaggio verso la fine dell'articolo:
"Per essere concreti è, a mio parere, necessario creare ex novo un'istituzione, un ministero ad hoc o un dipartimento del ministero dello Sviluppo economico, che abbia come unico obiettivo un programma straordinario di incentivazione degli investimenti privati finalizzati alla crescita dell'economia e dell'occupazione. La focalizzazione dovrebbe permettere di attribuire a questa istituzione ampi poteri sia di proposta normativa sia di interlocuzione con le Autorità europee e di coordinamento dell'azione complessiva per realizzare lo specifico mandato."
In sostanza, una nuova struttura ministeriale da aggiungere alla pletora di quelle già esistenti, che dovrebbe dirigere le danze del rilancio italiano, con un ruolo di interlocuzione nei confronti delle autorità europee e di coordinamento delle attività in Italia.
Cosa faccia supporre che questa struttura possa avere successo laddove finora si contano risultati tutt'altro che entusiasmanti, non è dato sapere. Probabilmente Gualtieri ritiene che i componenti della nuova struttura sarebbero onniscienti, oppure che queste persone lo siano già, ma solo se inserite in un contenitore nuovo (e aggiuntivo) riuscirebbero a mettere a frutto tutta la loro illuminata sapienza.
Al contrario, io temo che l'unico risultato tangibile sarebbe la creazione di un ulteriore strato di burotecnocrazia, con effetti non significativi (quando non negativi) sul miglioramento della crescita economica.
Credo anche che l'assunto di fondo, ossia che compito dello Stato sia incentivare questo o quel tipo di investimento, sia deleterio. Lo Stato dovrebbe limitarsi a non ostacolare l'iniziativa privata. Sarebbe già un enorme passo avanti rispetto alla situazione attuale.
Un passo avanti che non verrà fatto, però.
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