Scorie - Quale iper-liberismo?

Come è noto da mesi, l'Argentina è alle prese con l'ennesima ristrutturazione del proprio debito pubblico, essendo sostanzialmente in default per la nona volta nella sua storia finanziaria.

La trattativa vede da una parte il governo peronista e dall'altra tre principali gruppi di creditori, per lo più investitori istituzionali. Per ora la distanza tra le parti ha un valore attuale di circa 3 punti percentuali.

Nel tener informati i lettori del Sole 24 Ore, Roberto Da Rin scrive, tra le altre cose:

"La trattativa finanziaria in corso si svolge in un contesto economico gravemente recessivo: negli ultimi due anni il Pil argentino è crollato. Nel 2019 ha fatto registrare un -2,2% e nel 2018 un -2,5%. La pandemia del Covid-19 ha aggiunto un pesante fardello di incertezza per gli investitori. Le stime del Fondo monetario internazionale prevedono che quest'anno l'economia argentina si contrarrà del 9,9 per cento. L'inflazione al 50% annuo è l'altro tallone d'Achille, una vera e propria mannaia abbattuta sul potere di acquisto delle classi sociali più deboli. Un'eredità del governo precedente di Mauricio Macri, iper-liberista, che oltre all'inflazione, ha fatto schizzare il debito pubblico in percentuale al pil, dal 52% del 2015 al 90% del 2019."

Definire quello di Macri un governo "iper-liberista" mi pare piuttosto fuorviante, ancorché fosse meno statalista dei peronisti che lo hanno preceduto e che detengono attualmente il potere. Ipotizzare che i mali dell'Argentina siano dovuti all'iper-liberismo è perfino più ridicolo che sostenere la stessa cosa riguardo ai malanni dell'Italia.

Macri ha per lo meno chiuso le dispute con i creditori che non avevano accettato la doppia ristrutturazione dei precedenti governi Kirchner (marito e moglie), facendo riacquistare accesso al mercato del debito al Paese.

Poi, però, non ha tenuto sotto controllo la spesa, che ha sempre ecceduto le entrate di 5-6 punti di Pil. E, soprattutto, non ha fatto nulla, assieme alla banca centrale, per contenere l'inflazione. Ma un Paese che si indebita con l'estero e stampa moneta a pieni giri non fa altro che porre le basi per un nuovo default.

In questo, però, Macri ha agito in sostanziale continuità, a dispetto delle etichette, con chi lo ha preceduto. In sostanza, ha praticato un liberismo ancora più farlocco di quello che i governi di centrodestra italiani hanno somministrato all'Italia quando hanno governato negli ultimi 25 anni.

Credo che sarebbe opportuno, da parte di chi fa informazione, chiamare le cose con il loro vero nome, però. Perché se c'è una cosa che non è all'origine dei problemi cronici dell'Argentina, quella è il liberismo (anche non iper).

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