Scorie - Tra prestiti ponte e biglietti farlocchi
Mentre la Newco che dovrebbe consentire l'ennesima rinascita (temporanea) di Alitalia non è ancora stata costituita nonostante gli oltre 3 miliardi stanziati dal Governo per la sua capitalizzazione e la giravolta dei candidati alla guida, per non farsi mancare nulla l'esecutivo ha nominato due società di consulenza (una per la parte industriale e una per quella finanziaria), che suppongo forniranno eccellenti presentazioni in Power Point a fronte di laute remunerazioni, ma che non credo potranno fornire la bacchetta magica.
Fatto sta che la cassa continua a essere bruciata, di prestito ponte in prestito ponte. Intervenuto in audizione alla commissione Trasporti della Camera, il ministro dello Svilupop economico Stefano Patuanelli ha riferito che Alitalia "al 31 maggio ha in cassa 232 milioni".
Come nota con la consueta puntualità Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore, però, la cassa in realtà è gonfiata dalla vendita anticipata di biglietti. Il che è pratica consueta, ma in tempi di pandemia poi assume i contorni di qualcosa di simile a una truffa. Infatti molti voli sono poi cancellati e, a quel punto, Alitalia, al posto di rimborsare i clienti, assegna loro dei voucher. Alitalia sta persino vendendo voli con partenza da Linate ad agosto, quando quell'aereoporto sarà ancora verosimilmente chiuso.
Al netto di questo giochetto, la cassa sarebbe negativa.
Patuanelli, dopo aver precisato che Alitalia ha sì ricevuto negli ultimi anni 1.3 miliardi di prestiti ponte (la nuova definizione di soldi a fondo perduto), ma ha anche pagato 1.5 miliardi di stipendi (senza rendersi conto, forse, che il pagatore di tasse che sente cose del genere non gioisce affatto) a fronte di chi, dall'opposizione, gli faceva notare che la vendita di biglietti per voli che saranno cancellati è truffaldina, non ha saputo offrire spiegazione migliore di: "lo fanno anche altre compagnie."
Immaginate il sollievo per chi ha comprato quei biglietti e per i pagatori di tasse…
Commenti
Posta un commento