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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Scorie - La nuova corsa alle armi con il debito buono

Al sempre più probabile disimpegno statunitense dall'Ucraina e dalla NATO in generale, la risposta europea è stata fin qui un po' in ordine sparso, con il presidente Macron che cerca nuovamente di fare il primo della classe per recuperare un ruolo da protagonista e un po' di consenso dopo aver clamorosamente toppato volendo (e perdendo) le elezioni anticipate nel 2024. La nuova parola d'ordine è quella di spendere (e spandere) per rendere la difesa europea indipendente dagli Stati Uniti. Non intendo in questa sede entrare nel merito del tipo di spesa che da più parti si intende fare, quanto sull'idea, tanto diffusa quanto illusoria, che indebitarsi ulteriormente non avrà conseguenze negative. E' partita la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, con la proposta di spendere 800 miliardi, di cui 650 da parte dei singoli Stati e 150 mediante una sorta di SURE, ossia prestiti contratti dall'Unione e girati ai singoli Stati richiedenti come si ...

Scorie - Quanti sono i difensori dei consumatori di tasse

In tutte le istituzioni globali sorte nel secondo dopoguerra gli Stati Uniti hanno un ruolo predominante, dovuto alla loro forza economica e militare. Ne sono sovente i maggiori finanziatori, quindi detengono anche (nella sostanza quando non nella forma) il maggior potere decisionale. L'amministrazione Trump sta mettendo in discussione la partecipazione americana a molte di queste istituzioni, ed è un dato di fatto che, senza gli Stati Uniti, molti di questi organismi non potrebbero continuare a operare, quanto meno non con le dimensioni attuali. Caso emblematico è la Corte Penale Internazionale, non riconosciuta dagli Stati Uniti, che ha sin qui gestito in media poco più di un caso all'anno, impiega 900 persone e costa oltre 200 milioni di dollari all'anno. Ammette Marc Champion, su Bloomberg Opinion, che " ci sono molte ragioni per criticare la Corte Penale Internazionale ". Riconosce anche che " credere che la Corte possa agire da deterrente contro future ...

Scorie - Economia (non) intelligente

Secondo Lara Williams, una delle penne ecotalebane di Bloomberg, " l'azione per il clima non è più semplicemente un imperativo morale. E' economia intelligente. " Se così fosse, resta da capire per quale motivo sia pressoché incessante la richiesta di sovvenzioni da parte degli Stati per sostenere la domanda e/o l'offerta volta a rendere più green diversi settori, a partire da quello automobilistico. Williams si interroga su cosa farà al riguardo il probabile futuro cancelliere tedesco, il democristiano Friedrich Merz, in un governo che, con grande suo rammarico vedrà in netta minoranza i socialdemocratici e con i verdi (che, in ultima analisi, sono più comunisti dei comunisti) fuori dalla coalizione. Ricorda anche che le case automobilistiche tedesche " non vanno pazze per modificare l'obiettivo di zero emissioni nel 2035 ", ma vogliono solo più flessibilità. Ma il "commitment" delle case automobilistiche alla elettrificazione è sempliceme...

Scorie - Ossimori monetari

Sulle pagine del Sole 24 Ore, Donato Masciandaro affronta il tema delle perdite che le banche centrali stanno registrando da un paio d'anni, sostenendo che ciò non deve creare né allarmismi, né indifferenza. Masciandaro evidenzia che il fenomeno è " automatico effetto di un decennio di straordinaria immissione di liquidità, seguita da una ritardata e normalizzazione dei tassi. Però il risultato negativo dei conti non deve diventare un tratto strutturale dei bilanci di Francoforte. Altrimenti c'è il rischio di una minore efficacia della politica monetaria, causata da una riduzione dell'indipendenza finanziaria della banca centrale. " In effetti, tanti anni di tassi artificialmente negativi e di acquisti per migliaia di miliardi di titoli (per lo più) di Stato a fronte di creazione di base monetaria hanno finito per presentare il conto. Prosegue Masciandaro: " A due decenni dalla sua fondazione, la Bce ha fatto registrare due anni consecutivi di perdite di bila...

Scorie - La semplificazione che non sarà tale

La presentazione da parte della Commissione europea di un pacchetto omnibus che avrebbe lo scopo di semplificare la direttiva CSRD in tema di bilanci di sostenibilità rischia fortemente di essere un fallimento. D'altra parte che un problema generato dal classico mastodontico approccio (euro)burocratico sia risolto sostanzialmente dalle stesse persone e strutture sembra avvicinarsi alla definizione di follia attribuita ad Einstein. " Il mondo cambia sotto i nostri occhi. L'Unione europea ha bisogno di un'economia forte per difendere i suoi valori e conseguire i suoi obiettivi al suo interno e a livello mondiale. La semplificazione delle norme dell'UE inutilmente complesse è un elemento essenziale del nostro piano per rendere l'Europa più competitiva. Questo programma di semplificazione non ha nulla a che fare con la deregolamentazione. Si tratta di conseguire i nostri obiettivi in modo più intelligente e meno oneroso, affinché le nostre imprese, in particolare l...