Scorie - Non bastano i biglietti verdi?

Mark Gongloff, uno della pattuglia di sostenitori della causa green che scrive per Bloomberg, ha di recente criticato la Federal Reserve perché non è favorevole a implementare negli Stati Uniti le proposte del Comitato di Basilea (di supervisione sulle banche) per imporre alle banche di fornire maggiore disclosure sulle emissioni dei clienti a cui prestano soldi e altre misure che renderanno (via incentivi e disincentivi patrimoniali) i portafogli bancari via via più green.

La Fed, probabilmente fiutando anche un probabile cambio di orientamento politico interno, ritiene che non sia compito di chi fa politica monetaria occuparsi di temi che dovrebbero competere ad altre autorità politiche.

Gongloff accusa la Fed di "essere di parte", ma si potrebbe dire lo stesso anche in caso contrario, in realtà.

Tra le sue argomentazioni, ve ne sono un paio che mi paiono "interessanti". Il cambisamento climatico sarebbe "inflazionistico, impattando direttamente metà del doppio mandato della Fed di mantenere stabilità di prezzi e occupazione." Il tutto perché le catastrofi naturali riconducibili al cambiamento climatico ridurrebbero l'offerta.

Posto che in assenza di inflazione monetaria, quella di certe categorie di prezzi potrebbe verificarsi in certe circostanze, ma non sarebbe duratura (né generalizzata), le migliaia di miliardi di investimenti green che un giorno sì e l'altro pure i Gongloff di questo mondo ritengono indispensabili non avrebbero lo stesso effetto, creando un eccesso di domanda? 

Per di più, non richiederebbero una quantità di denaro che difficilmente non verrebbe da politiche monetarie generose?

E infatti, Gongloff accusa la Fed anche di aver svantaggiato, con i rialzi dei tassi del biennio 2022-23, gli investimenti green "che erano andati bene per anni, dato che bassi tassi di interesse attraevano gli investitori" (ossia chi finanziava a debito tali investimenti).

Ora, se il tasso di interesse utilizzato per attualizzare i flussi di cassa è basso (in talumi periodi era attorno a zero anche su scadenze lunghe), il valore attuale netto di un investimento anche scadente può risultare positivo ex ante.

Ma se un investimento sta in piedi solo se finanziabile a un tasso ridicolmente basso, significa che non è un buon investimento. E' più vicino a quelli che Mises definiva malinvestimenti.

In definitiva, la Fed potrebbe e dovrebbe essere criticata per molte delle sue attività, ma frenare nel voler orientare al green la vigilanza bancaria non mi sembra tra quelle.

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