Scorie - Tolgono un bonus, ne mettono due
Una moltitudine di persone chiede al tempo stesso di pagare meno tasse e avere più prebende dallo Stato (nelle sue varie articolazioni). I casi possono essere solo due: o aspirano a essere consumatori di tasse altrui, convinti di avere diritti di cui altri devono farsi finanziariamente carico e invitando lo Stato ad andare landinianamente a "prendere i soldi dove sono" (per inciso: non è lo stesso principio che guida le azioni dei ladri?); oppure sono ignoranti e credono che possa essere creata ricchezza reale dal nulla.
D'altra parte è anche vero che gran parte di coloro che chiedono di essere votati alle elezioni promettono meno tasse e più prebende. Il che spiega, tra l'altro, perché il debito pubblico continui a lievitare.
Lo stesso governo in carica inveisce (giustamente) contro il Superbonus, salvo poi introdurne altri, ancorché meno costosi per i pagatori di tasse.
Per esempio, preso atto che il bonus cultura da 500 euro per i diciottenni è stato oggetto (come tutti gli altri, peraltro) di truffe ai danni dello Stato (in realtà, dei pagatori di tasse), il ministro Sangiuliano ha avuto la brillante idea di sostituire la 18App con altri due bonus "più efficienti e moderni".
Si tratta della Carta della cultura giovani e della Carta del merito, entrambe del valore di 500 euro. La prima viene riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno, appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35mila euro ed è assegnata (e utilizzabile) nell'anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età. La Carta del merito va invece a chi ha conseguito, non oltre il compimento dei 19 anni, il diploma di secondo grado con un voto di almeno 100 centesimi.
Detto che siamo sempre alla logica redistributiva (nazional)socialista, la seconda sembrerebbe meno problematica della prima, se non fosse per il fatto che ci sono zone del Paese dove i "meritevoli" sono così tanti che tra i dipolmati con 100 centesimi ve ne sono che non riescono neppure a parlare e scrivere in un italiano decoroso. Quanto alla prima, come è noto l'Isee dipende da redditi e patrimonio, che non di rado risultano modesti anche quando non lo sono.
Quindi, tra qualche tempo sentiremo parlare di truffe anche su questi bonus. Ma non saranno semplicemente cancellati (magari abbassando davvero le tasse senza fare nuovo deficit), semplicemente sostituiti con altri "più efficienti e moderni".
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