Scorie - Sbagliare è umano, perseverare conviene?
Il Fondo Monetario Internazionale è una di quelle istituzioni figlie del secondo dopoguerra che ha inanellato nel corso dei decenni previsioni spettacolarmente fallimentari. Ciò in parte è dovuto al fatto che la conoscenza umana non è infinita già con riguardo al presente, essendo quindi vano cercare di prevedere con precisione il futuro.
Se poi, come nel caso del FMI, l'analisi economica è più o meno intensamente condizionata da bias politici, allora le cose non opossono che peggiorare.
Dopo anni di politiche monetarie e (soprattutto in tempo di Covid-19) fiscali espansive, la direttrice pro tempore del FMI, Kristalina Georgieva ha rilevato, bontà sua, il "rapido deterioramento del debito", soprattutto nei Paesi emergenti.
I quali finanziano buona parte del loro debito in dollari, e sono quindi alle prese, oltre che con la crisi indotta dai lockdown (ma dovuta a politiche fiscali e monetarie che li rendevano strutturalmente fragili), anche con una rivalutazione del dollaro che aumenta il peso del debito stesso.
Da ultimo a fare dafault è stato lo Sri Lanka, che solo nel 2019 era stato promosso dalla Banca Mondiale (istituzione sorella del FMI) tra i Paesi a reddito medio alto. Con il capo del governo scappato fuori dal Paese, la crisi è tale che gli aiuti internazionali servono per soccorrere chi (sempr edi più) soffre la fame. Il tutto mentre l'inflazione ufficiale supera il 50%.
In anni di denaro facile, costosi e fallimentari investimenti pubblici hanno gonfiato il debito, in parte anche verso la Cina, che utilizza notoriamente mezzi poco gentili per recuperare il credito, di fatto divenendo proprietario delle infrastrutture di cui ha finanziato la costruzione.
Purtroppo non è la prima volta che capita qualcosa del genere. Anzi, sono cose che accadono ciclicamente, perché l'illusione del denaro facile fa apparire profittevoli progetti che non lo sono.
Il Pakistan, che ha corca 10 volte la popolazione dello Sri Lanka, si trova anch'esso con l'acqua alla gola, e sta negoziando un pacchetto di aiuto con il FMI.
Il quale, paradossalmente, trae la sua forza proprio da questi interventi e, quindi, dalle crisi. Senza voler essere complottisti, questo elemento dovrebbe fare riflettere.
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