Scorie - Per un pugno di euro
Continua a non essere facile la vita per chi ha deciso di non farsi iniettare il vaccino anti Covid, soprattutto per chi ha compiuto i 50 anni di età.
E' notizia di questi giorni che gli avvisi che porteranno alla multa da 100 euro a chi non si è adeguato all'obbligo vaccinale hanno iniziato a essere inviati.
Il ministro Speranza aveva anticipato che il ministero avrebbe "inviato un elenco per indicare gli inadempienti all'obbligo vaccinale nel pieno rispetto della privacy." Destinataria l'agenzia delle Entrate-Riscossione.
Così è stato, con effetti da inferno dantesco per i diretti interessati.
Chi riceverà l'avviso, infatti, potrà scegliere di non fare nulla e, alla fine, pagare i 100 euro. Oppure prepararsi a perdere molto tempo per tentare di non pagare. Infatti, avrà 10 giorni di tempo, a pena di decadenza, per inviare alla sua Asl i motivi di esenzione. Si pensi, per esempio, a chi, nel frattempo, ha contratto il virus. Già questo appare allucinante, dato che la Asl ha già i dati per sapere se una persona ha avuto il Covid. Ma tant'è.
Negli stessi 10 giorni dovrà anche essere comunicato all'agenzia delle Entrate che si è comunicato il giustificativo alla Asl. Quest'ultima, a sua volta, avrà altri 10 giorni per comunicare all'agenzia delle Entrate se la sanzione va irrogata oppure no.
Nel caso in cui la Asl ritenga che la sanzione debba essere irrogata, l'agenzia delle Entrate entro altri 180 giorni notificherà via Pec o raccomandata un avviso di addebito che avrà valore di titolo esecutivo.
A questo punto il destinatario del provvedimento potrà fare ricorso al giudice di pace.
Non serve essere un bambino prodigio per rendersi conto che tutto il meccanismo serve per disincentivare i ricorsi. A proposito di Stato amico.
Commenti
Posta un commento