Scorie - Quelli che dovevano salvare il Natale

Circa due mesi fa, nel momento in cui fu varato l'ennesimo provvedimento restrittivo che introduceva le zone gialle, arancioni e rosse, il presidente del Consiglio affermò:

"Se nel mese di novembre seguiremo le regole per tenere la curva sotto controllo, riusciremo così ad allentare le misure e affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità."

Ora, con buona pace dei pianificatori di ogni tempo e latitudine, il futuro è imprevedibile. Considerando come si sono messe le cose e l'ennesima stretta che sarà particolarmente severa proprio nei giorni natalizi, credo che la serenità di cui andava incautamente parlando Conte non sarà lo stato d'animo prevalente a sud delle Alpi.

E va detto anche che l'ennesimo decreto sui ristori pare destinato a lasciare a tasche vuote molti dei teorici beneficiari. I quali, sperando proprio negli incassi di Natale, avevano anche fatto scorta di prodotti, che nel caso dei ristoratori dovranno essere almeno in parte buttati con perdita totale.

Stando ai lockdownisti più convinti della compagine governativa, pare che la colpa sia dei sudditi, che non si sono autolimitati anche oltre quanto imposto via DPCM.

Cosa non si direbbe pur di non ammettere la propria fallibilità…

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