Scorie - Illusioni, sempre illusioni

Non conosce sosta il dibattito sulle soluzioni per ridurre il debito che tutti gli Stati stanno accumulando da quando c'è la pandemia da Covid-19. 

Come ho già avuto modo di commentare, c'è sempre in questi casi una grande quantità di esperti (o supposti tali) che individuano soluzioni indolori e anche all'insegna della solidarietà verso i più deboli (o supposti tali). Nel caso specifico, la soluzione consisterebbe nella cancellazione parziale dei debiti.

Scrive, per esempio, Leonardo Becchetti:

"La prassi più recente della Bce di acquistare titoli pubblici degli Stati membri a lungo termine retrocedendo gli interessi è già un congelamento de facto del debito, volontario e revocabile. Quello su cui si  vuole ragionare è se la Bce non possa fare un passo ulteriore rendendo esplicita e irrevocabile questa politica. Oltre alla cancellazione vera e propria della quota di debito Covid si potrebbe rendere irrevocabile l'impegno al riacquisto di quella quota con la retrocessione degli interessi."

In sostanza, se non si cancella con un tratto di penna una parte di debito, si potrebbe almeno rendere irrevocabile il Qe, con rinnovi perpetui e retrocessione degli interessi agli emittenti, come già avviene. Ovviamente una situazione del genere sarebbe solo contabilmente diversa dalla cancellazione.

Ancora Becchetti:

"Forme più soft di impegno potrebbero essere quelle di accrescere la politica di acquisto di titoli o di combinare cancellazione parziale con obiettivi di progressivo acquisto futuro. Se invece l'Ue emettesse in prima persona titoli perpetui e la Bce li acquistasse con il Qe l'operazione sarebbe perfettamente compatibile con i Trattati."

Come no: l'importante è salvare la forma, per il resto, che la stampante della Bce risolva ogni problema di solvibilità.

Ma nessuno si allarmi:

"Sgombriamo subito il campo da molti equivoci sorti nel dibattito. Si parla soltanto del debito detenuto dalla Bce e non dei titoli in possesso di famiglie e imprese. Non si attenta all'indipendenza della Bce ma la si consiglia ed esorta a fare di più."

E' un dato di fatto che tutto quello che Becchetti e altri propongono avrebbe come effetto l'ulteriore aumento della quantità di moneta creata dal nulla. L'intento nobile di non lasciare troppo debito in eredità alle giovani generazioni – tema peraltro di cui pare ci si ricordi solo ora – non cambia la realtà dei fatti. L'effetto Cantillon è inevitabile, e lo è a maggior ragione tanto più aumenta la monetizzazione.

Quindi il conto qualcuno lo paga comunque, e sono spesso quelli che dovrebbero essere maggiormente tutelati da chi propone soluzioni semplici(stiche) come quella di cancellare o monetizzare parte del debito.

Purtroppo nessun pasto (monetario) è gratis. Meglio lasciare perdere certe illusioni.


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