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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Scorie - La ricetta (in)giusta

Una delle caratteristiche del dibattito su qualsiasi argomento, in Italia, è che ci sono categorie di soggetti che possono dire qualsiasi cosa, anche la più distante dalla realtà, che viene presa per buona. Ovviamente ognuno dovrebbe essere libero di dire quello che pensa, ma non sarebbe male se chi raccoglie certe dichiarazioni sollevasse qualche obiezione di fronte alle più forti discrepanze con la realtà. Tra i massimi esponenti del pensiero a ruota libera per quanto distante dalla realtà vi sono i leader politici e sindacali. Per esempio, ecco una dichiarazione rilasciata da Maurizio Landini nel corso di una delle tante interviste che lo vedono protagonista settimanalmente. " Chiunque sia intellettualmente onesto non può non vedere che l'emergenza virus ha fatto emergere tutti i limiti del modello di sviluppo che ha dominato in questi anni in Italia e nel mondo, che aveva al centro il mercato senza regole, il profitto e il consumo fine a sé stesso. Un modello che

Scorie - La classifica dei malati

Come vado ripetendo da quando è iniziata la quarantena forzata, il (ri)lancio di iniziative governative da centinaia di miliardi da porre in essere in deficit è diventato il primo sport nazionale (essendo forzatamente fermo il calcio). A parte coloro che invocano interventi a fondo perduto da parte di altri Paesi e/o la monetizzazione da parte della Bce, l'ipotesi di una mazzolata fiscale sta trovando spazio del dibattito, come sempre in momenti di aumento del rischio Italia. A tale proposito, mi sono imbattuto in questo post su LinkedIn (consigliato da uno dei miei contatti: la cosa mi ha fatto riflettere sulla leggerezza con la quale ho talvolta accettato inviti da parte di semisconosciuti) di Enrico Letta (già #enricostaisereno): " Di fronte al #cononavirus i malati non sono tutti uguali. Il malato che evade le tasse ottiene un servizio per il quale non ha pagato, a differenza del cittadino onesto che, magari, contagiato anch'esso, si trova dietro di lui in co

Scorie - Attenti allo schema a tre

Nel consueto articolo pubblicato sul Sole 24 Ore ogni domenica, Marcello Minenna delinea l'ennesima proposta per convogliare il risparmio delle famiglie a sostegno del maggior debito pubblico che, ormai inevitabilmente, caratterizzerà quest'anno e i prossimi. Dopo aver ricordato il forte aumento della ricchezza finanziaria netta delle famiglie europee nell'ultimo ventennio, Minenna scrive: " In questa prospettiva si potrebbe ipotizzare uno schema a tre attori: risparmiatori, Stati ed Eurosistema. Gli Stati si finanziano fuori mercato con obbligazioni retail a breve-medio termine, inalienabili ma con un'opzione di rimborso anticipato a condizioni certe. In parallelo, ogni Banca Centrale Nazionale rileva dal proprio governo la quota di titoli retail che viene rimborsata anticipatamente previo allungamento delle scadenze. Una sorta di swap di durata con l'obiettivo di internalizzare tra i membri dell'Eurosistema la maggior parte del rischio di liquid

Scorie - Prima di comprare, favorisca il passaporto

Intervistato dal Sole 24 Ore, Alberto Bombassei, fondatore e presidente di Brembo, si è detto favorevole alla difesa dell'italianità del controllo sulle società quotate mediante l'estensione del golden power in capo al governo. Bombassei ritiene " giusto che oggi non sia possibile, per un investitore non italiano e non europeo, venire da noi e comprare a prezzi di saldo le nostre aziende strategiche e i nostri gioiellini. In questo momento è meglio l'eccesso regolamentare che non la vendita scriteriata. Siamo sempre il secondo Paese manifatturiero d'Europa. La nostra struttura industriale va tutelata ." Ho sempre trovato contraddittorio l'atteggiamento di chi è favorevole agli scambi internazionali (Brembo fornisce sistemi frenanti alle principali case automobilistiche tedesche, per esempio) tranne quando soggetti stranieri decidono di investire nell'acquisto di partecipazioni del controllo nel capitale di società italiane. Chiedere un interv

Scorie - La pia illusione del fisco non nemico

In uno dei consueti articoli dedicati al fisco sul Sole 24 Ore del Lunedì, Salvatore Padula auspica un approccio diverso da parte del fisco, affinché esso diventi chiaro, semplice e certo. Non è la prima volta che leggo auspici del genere. Di fatto, capita quasi tutte le volte che leggo un articolo su questo tema. Padula conclude così: " Il fisco amico è forse un'illusione. Ma, in fondo, già sarebbe un gran successo non averlo come nemico ." Nutrire per lo meno il dubbio che il fisco possa essere amico è già meglio di niente. Accontentarsi di non averlo come nemico lo considero la speranza di chi vorrebbe quanto meno limitare i danni. Tuttavia, non vedo come potrebbe non essere un'illusione anche avere un fisco "non nemico". Infatti, se il fisco non fosse nemico, il rapporto con il pagatore di tasse dovrebbe essere volontario, basato su uno scambio ritenuto accettabile (e vantaggioso) da parte di quest'ultimo. Uno scambio peraltro da poter inte