Scorie - Se ragionasse con i piedi...




Alla guida di un Paese ormai collassato completamente, Nicolás Maduro ha appena giurato (nelle sue stesse mani) per un nuovo mandato di sei anni alla guida del Venezuela, in quella che ormai solo chi non vuole vedere può negare essere una dittatura.

Per ora mantiene l'appoggio dei militari, essenziale a ogni dittatore, mentre la popolazione è in miseria nera nonostante riserve di idrocarburi immense.

Non tutti, però, sono contrari a Maduro. Per esempio Diego Maradona lo appoggia, così come prima di lui appoggiava Hugo Chavez nonché il maestro di tutti i dittatori sinistrorsi dell'America latina: Fidel Castro.

"Nonostante i traditori e l'imperialismo che vogliono governare il Venezuela, la sua gente continua ad eleggere Nicolás Maduro come suo presidente. Hugo Chávez ci indica la strada, e quella strada è Nicolás Maduro, che vuole solo il meglio per il suo Paese."

Chavez ha indicato la strada per il precipizio, che Maduro ha proseguito aumentando la velocità di crociera. E per quanto si blateri di imperialismo, va tenuto presente che Maduro ha potuto continuare a fare affari con Russia e Cina avendo l'oro nero come merce di scambio, ma le cose vanno ugualmente male.

Le ultime elezioni sono state contestate da più parti, per cui è quanto meno dubbio che Maduro abbia davvero l'appoggio della maggioranza dei venezuelani. Il che, peraltro, non gli darebbe alcuna legittimità nel reprimere tutti gli altri.

Lo stesso Maradona in un sistema socialista non avrebbe potuto essere più pagato dei suoi colleghi, pur essendo stato il più grande calciatore della sua epoca (e non solo di quella). Sempreché non ritenga che lui sarebbe appartenuto a quella parte di animali nella fattoria orwelliana "più uguale degli altri".

Non si può neanche dire che ragioni con i piedi, perché in tal caso stupidaggini del genere non credo potrebbero uscire dalla sua bocca.
 
 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".


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