Scorie - Quale deflazione?

 


Secondo l'economista keynesiano Giulio Sapelli, l'allarme lanciato dal FMI sull'Italia sarebbe fuori luogo.

"L'allarme non arriva tanto dall'Italia, ma dal fatto che la deflazione europea continua."

Non so quale significato Sapelli attribuisca al termine deflazione, ma i numeri parrebbero non supportare la sua affermazione.

Se identifica la deflazione con la diminuzione degli indici dei prezzi al consumo, l'Europa non è in deflazione.

Se la identifica con la riduzione degli aggregati monetari (tutti: da M0 a M3), l'Europa non è in deflazione.

Ancora, se la identifica con una riduzione dei crediti a famiglie e imprese, l'Europa non è in deflazione.

Quindi, o Sapelli ritiene di poter parlare di deflazione a fronte di una crescita a suo parere insoddisfacente delle grandezze di cui sopra, nel qual caso si dovrebbe supporre che, contrariamente alla matematica, la deflazione sia opinabile; oppure ha detto una sciocchezza.

Ognuno tragga la conclusione che ritiene descrivere meglio la questione.

Io, basandomi anche sul track record dell'autore, propendo per la seconda ipotesi.


 
 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".


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