Scorie - Giggino Gesell




Commentando il reddito di cittadinanza, Donato Masciandaro si chiede:

"Il reddito di cittadinanza distribuito con una carta prepagata è un elicottero monetario? Se la risposta fosse positiva, sarebbe uno strumento da maneggiare con molta cura: perché di moneta dall'elicottero si parla esattamente da quarant'anni, ma non è mai divenuta – finora – uno strumento di politica economica, perché è una moneta a due facce: affascinante, ma anche insidiosa."

Masciandaro ricorda poi che l'idea del lancio di denaro dall'elicottero risale al 1969, ed è opera di Milton Friedman, la cui eterna contraddizione è stata quella di essere liberale in tutto tranne che in materia di moneta.

Il lancio inatteso di denaro dall'elicottero, essendo considerato evento irripetibile, avrebbe dovuto generare un aumento di consumi. Non c'è mai stato nulla del genere, anche se negli anni scorsi se ne è parlato tanto. Di fatto l'enorme massa di base monetaria creata negli anni dei vari quantitative easing non è entrata direttamente nel circuito della cosiddetta economia reale, ma ha seguito il tradizionale canale bancario.

I debitori hanno avuto interessi rasoterra, i detentori di asset hanno visto gonfiarsi i prezzi e i poveracci hanno visto aumentare il divario tra loro e il famoso 1%, dando la colpa al mercato, che in tutto questo non c'entra nulla.

Venendo al reddito di cittadinanza, se, come pare, si tratterà di una somma mensile da consumare interamente pena il suo azzeramento per la parte non spesa, a me pare che più che all'elicottero friedmaniano la cosa somigli alla Freigeld di Silvio Gesell, non molto noto inflazionista di fine Ottocento.

Il quale, appunto, avrebbe distribuito il denaro in cambio di nulla, salvo rendere le banconote soggette a scadenza per indurre la gente a non tesaurizzare. Ovviamente creare dal nulla denaro e distribuirlo non fa altro che generare inflazione.

Non so se e quanto i signori del cambiamento oggi al potere in Italia si ispirino consapevolmente a Gesell. In entrambi i casi si tratta di cialtronismo monetaria.

Null'altro.
 
 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".


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