Scorie - The (bad) conscience of a liberal (29)

"Ho raccontato più volte di come i sostenitori del "denaro caro" spostino
continuamente il tiro delle loro argomentazioni, ma senza cambiare mai la
sostanza: i tassi devono salire subito, subito, subito. Beh, la mia
opinione è che quelle che sentiamo sono le voci dei rentiers (e di quelli
che, esplicitamente o implicitamente, lavorano per loro) che si levano a
rivendicare il loro diritto naturale di guadagnare rendimenti elevati,
anche se la risorsa di cui hanno il controllo in realtà non è più una
risorsa scarsa."
(P. Krugman)

Che il risparmio e ciò che risulta dalla sua accumulazione, ossia il
patrimonio, siano guardati con sospetto da un gran numero di
pseudo-economisti e socialisti di ogni risma (le due cose non sono
necessariamente alternative, anzi, spesso non lo sono) è fuori dubbio. I
primi finiscono per fornire ai secondi argomenti pseudo-scientifici per
giustificare la spoliazione (a scopo redistributivo) a danno di coloro che
si sono macchiati della grave colpa di non spendere sempre tutti i loro
redditi e che, magari, traggono una buona parte dei redditi attuali
dall'investimento dei risparmi accumulati in precedenza.

In un sistema teorico, quello keynesiano tanto caro a Krugman, nel quale
ciò che conta sono i soldi spesi, ci sono due reati da colpire con la
massima severità. Il primo consiste nell'accumulare denaro senza spenderlo,
né prestarlo. Per la verità si tratta di una pratica ormai desueta, dato
che un tempo si poteva tenere in cassaforte oro (che era a tutti gli
effetti denaro) o banconote convertibili in oro, mentre oggi, essendo tutti
i sistemi monetari basati su moneta fiat, chi tiene denaro in cassaforte (o
sotto il materasso) è destinato a vederne diminuire progressivamente il
potere d'acquisto (ovviamente uno può sempre tenere oro, ma non può
utilizzarlo poi come moneta a corso legale). Da questo punto di vista, il
denaro non riesce più a svolgere, se non nel brevissimo periodo, la
funzione di riserva di valore. Sta di fatto che oggi generalmente il denaro
viene investito o depositato in banca e, come è noto, anche le somme
disponibili a vista al depositante possono essere utilizzate quasi
interamente dalle banche per fare prestiti (di qui una delle principali
cause della sostanziale instabilità intrinseca nei sistemi bancari a
riserva frazionaria).

Il secondo reato consiste nel cercare di massimizzare rendimento ottenuto
dal denaro investito. Se l'investimento prende la forma del prestito (per
esempio mediante la sottoscrizione o l'acquisto di titoli obbligazionari),
colui che presta denaro lo fa rinunciando a utilizzarlo per consumi nel
tempo presente. E dato che il valore di un consumo oggi è superiore a
quello di un consumo futuro (ancorché qualcuno teorizzi la possibilità di
tassi di interesse negativi per via di un eccesso di risparmio che, però,
non è reale), chi presta denaro per un periodo di tempo più o meno lungo
vuole ricevere una remunerazione, che dovrebbe dipendere dalla domanda e
dall'offerta di denaro, dalla possibile perdita di potere d'acquisto del
denaro stesso, oltre che dal rischio di insolvenza del debitore.

Ora, in un mercato privo di interventi distorsivi da parte dello Stato e
della banca centrale, l'incontro tra domanda e offerta quantifica tutti gli
elementi che concorrono alla determinazione del tasso di interesse che uno
specifico debitore paga a chi lo finanzia. Secondo Krugman quelli che
prestano il loro denaro rivendicano "un diritto naturale di guadagnare
rendimenti elevati, anche se la risorsa di cui hanno il controllo in realtà
non è più una risorsa scarsa".

In realtà non c'è nessuna rivendicazione a un diritto naturale a ottenere
rendimenti elevati, mentre è comprensibile che chi investe il proprio
denaro cerchi di massimizzarne il rendimento, tenendo conto dei rischi che
corre. La rivendicazione, semmai, potrebbe e dovrebbe essere quella di non
subire danni da interventi dello Stato e della banca centrale volti ad
abbassare artificialmente i tassi di interesse onde favorire chi si
indebita.

Tanto per essere chiari, la risorsa di cui parla Krugman non è abbondante
per volontà di madre natura, bensì perché la si è resa riproducibile
all'infinito a sostanziale discrezione di chi la emette. Il problema è che
scoraggiare il risparmio mediante la tassa dell'inflazione sottrae agli
investimenti l'unica base solida. Sostituire il risparmio reale con denaro
creato dal nulla espone gli investimenti fatti con quel denaro a tassi di
interesse artificialmente bassi a rivelarsi errati quando l'espansione
inflattiva verrà interrotta per evitare un "surriscaldamento" dei prezzi
(così lo chiamano i fautori della crescita, purché moderata, degli indici
dei prezzi al consumo).

Ora, nel contesto attuale parlare di "denaro caro" è ridicolo, se solo uno
ha una vaga idea di cosa hanno fatto e continuano a fare le banche centrali
da diversi anni a questa parte. Ma Krugman non si sente ridicolo,
evidentemente, e inveisce contro i "rentiers", rei di non volersi fare
spennare mediante l'inflazione e la cosiddetta repressione finanziaria
orchestrata dalle banche centrali.

Krugman è peraltro in buona compagnia: da più parti si sentono odi al basso
costo del denaro, mentre i tassi di interesse, come qualsiasi altro prezzo,
dovrebbero essere determinati dalla domanda e dall'offerta, senza
distorsioni esogene. Coloro che vogliono passare per per benefattori del
popolo additano i rentiers, mentre in realtà a essere penalizzato è
chiunque abbia due spiccioli di risparmio, inclusi quelli accumulati nei
fondi pensione da gente che rentier non è per nulla.

Tra l'altro, non vedo per quale motivo avere un pregiudizio negativo contro
chi vive dei frutti del proprio patrimonio. Se il patrimonio non deriva dal
furto o da altre violazioni della proprietà altrui, ma è il frutto di
risparmio e successo in attività imprenditoriali o di investimento, non c'è
alcun motivo per inveire e invocare mannaie fiscali dirette o surrettizie
(mediante tassi reali negativi, appunto).

Ma allora non ci sarebbero i socialisti e Krugman avrebbe un'altra
occupazione.

    

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