Scorie - Non credi che con l'auto elettrica risparmieresti? Non capisci nulla (secondo loro)

Leggo sempre con interesse gli articoli sulla transizione green pubblicati su Bloomberg Opinion, perché forniscono di volta in volta conferme di quanto i cosiddetti progressisti siano lontani anni luce dalla realtà di una fetta consistente di consumatori.

Commentando l'ennesimo taglio al prezzo di vendita delle sue auto in Cina da parte di Tesla, David Fickling osserva che questo è un male per le società di noleggio che hanno comprato auto elettriche negli anni scorsi, ma è un bene per i consumatori.

Le prime, in effetti, vedono aumentare la svalutazione del loro parco auto, il che contribuisce a spiegare la scelta di tornare a comprare macchine a benzina da parte di Hertz. Sarebbe peraltro parziale non considerare che, in ultima analisi, chi noleggia un'auto ancora oggi preferisce un modello con motore endotermico, perché non vuole dover viaggiare con l'assillo di non avere sufficiente autonomia o, eventualmente, perdere almeno un'ora per una ricarica neppure totale.

Venendo ai consumatori, che generalmente sono meno sensibili al deprezzamento delle auto, Fickling ricorre all'impostazione classica dei sinistrorsi liberal: costoro non capiscono niente, o giù di lì. Lo si dedurrebbe dal fatto che "non considerano il denaro addizionale speso in carburante e manutenzione", il che non fa loro realizzare "quanto potrebbero risparmiare con l'auto elettrica."

Non è ovviamente da escludere che in qualche caso sia così, ma lo stesso potrebbe dirsi per che compra auto elettriche senza considerare tutti i contro. Anche se, finora, costoro possono spesso permettersi di non considerare i contro, dato che l'auto elettrica non è l'unica che posseggono.

Il fatto è che, mentre sul segmento medio i prezzi di vendita si stanno avvicinando (grazie anche a incentivi a carico dei pagatori di tasse), sulle cosiddette utilitarie siamo ancora ben distanti. Per di più, la vita utile di un'auto elettrica dipende dalle batterie, la cui durata, anche se usate con parsimonia e tenute sempre in un box, è nella migliore delle ipotesi pari alla metà di un'auto con motore endotermico. Il che, tra l'altro, spiega l'idea degli ecotalebani europei di costringere le persone a rottamare i modelli endotermici anche se ancora riparabili.

Una volta considerata anche la maggiore usura di alcuni componenti (per esempio freni e pneumatici) per via del maggior peso delle auto elettriche, non mi pare proprio che ci sia la supposta convenienza.

Il tutto, poi, prescindendo dal fatto che ognuno dovrebbe essere libero di comprare e guidare quello che preferisce. Mi si dirà che così non si arresterebbe il cambiamento climatico. Posto che la completa elettrificazione del parco auto non scalfirebbe detto cambiamento, gli ecotalebani (o ecosognatori) si oatinano a non considerare che la produzione delle auto elettriche conta ancora pesantemente su energia prodotta da combustibili fossili e che un abbandono immediato delle fonti fossili, da essi auspicato, è incompatibile con il mantenimento in vita della attuale popolazione mondiale.

In ogni caso, il punto di fondo rimane sempre lo stesso: per questi signori le persone non capiscono abbastanza, e di lì il passo è breve per concludere che occorre "guidarle" verso le scelte "giuste", meglio se impedendo loro di fare quelle "sbagliate".

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