Scorie - Concordato preventivo fiscale: una proposta che non si può rifiutare (?)
Uno dei cavalli di battaglia fiscali del governo Meloni è il concordato preventivo tra Amministrazione finanziaria e pagatori di tasse (ovviamente non è rivolto a chi è soggetto a ritenute operate da sostituti d'imposta).
In sostanza, il fisco, forte della enorme mole di dati a sua disposizione, avanzerà una proposta al cosiddetto contribuente per una definizione anticipata dei redditi imponibili, e quindi del conto fiscale da pagare, per i successivi due anni.
L'accettazione da parte del destinatario della proposta non è obbligatoria, ma ciò comporterebbe l'inserimento nella lista prioritaria dei soggetti da sottoporre a controlli, con tutto quello che ciò comporta in termini di tempo, denaro speso per "difendersi" ed eventuale conto finale da pagare.
Ovviamente se il destinatario della proposta può contare su redditi stabilmente e significativamente al di sopra di quanto storicamente dichiarato e anche di quanto quantificato dall'Amministrazione finanziaria, l'adesione potrebbe avere più pro che contro. Anche se il futuro è imprevedibile e il reddito potrebbe ex post essere inferiore a quello utilizzato come base imponibile.
L'uscita dal concordato preventivo è però un'ipotesi abbastanza difficile da percorrere, e per di più, come spesso accade, in condizioni fortemente asimmetriche rispetto al Fisco.
Il concordato, infatti, decade nel caso di accertamento da parte del Fisco di uno scostamento (in aumento) del 30% del reddito rispetto al dichiarato, mentre il pagatore di tasse, per uscire, deve dimostrare una riduzione superiore al 60% dovuta a circostanze eccezionali (individuate per decreto).
In sostanza, la via d'uscita pare essere quasi impraticabile. Al tempo stesso, però, non aderire fa finire nell'elenco dei prii da controllare.
Secondo Maurizio Leo, viceministro dell'Economia e "padre" di buona parte della prospettata riforma fiscale, il concordato "vuole cambiare il passo nei rapporti tra fisco e contribuente." Ma, in definitiva, sembra "una proposta che non si può rifiutare", come nel Padrino. Una prospettiva non molto rassicurante...
Commenti
Posta un commento