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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Scorie - (S)fiducia nel progetto di (sotto)sviluppo

Un paio di giorni fa ho riportato un elenco dei principali "bonus" inseriti nella legge di bilancio 2021. Legge che il presidente del Consiglio ha avuto l'impudicizia di definire " un progetto che guarda a restituire fiducia e sviluppo al paese ". Se si riferiva allo sviluppo del debito, temo abbia ragione; se, al contrario, pensava allo sviluppo economico, credo che verrà smentito dai fatti. Un osservatore che non può essere tacciato di radicalismo libertario come Sabino Cassese ha demolito la legge di bilancio in un editoriale sul Corriere della Sera, del quale riporto alcuni passaggi emblematici. Scrive Cassese: " Il bilancio di previsione dello Stato italiano per il 2021, che il Senato è stato chiamato a ratificare in quattro giorni, è la sagra del corporativismo. 450 pagine (senza contare le tabelle), 20 articoli, il primo suddiviso in 1150 commi, è solo formalmente un provvedimento unitario. Vi dominano il settorialismo e la non-pianificazione. L'

Scorie - Sarà un'offerta che non si può rifiutare?

Prima o poi la ricreazione dalla realtà che riguarda l'aumento incontrollato del debito finirà, o per via della fine della sospensione delle regole europee, oppure per un risveglio degli operatori di mercato, oggi totalmente anestetizzati dalla BCE. A quel punto è facile prevedere che il conto da pagare sarà doloroso. Al netto di chi crede nel miracolo di prodigiose crescite del Pil, le vie saranno sostanzialmente due: riduzione di spesa o aumenti di tasse. Come è noto, in Italia prevale, soprattutto a sinistra, la preferenza per l'uso del randello fiscale. Suonano così sinistre le parole di Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia: " La tassa patrimoniale siamo in grado di evitarla nella misura in cui facciamo sì che il risparmio privato delle famiglie non resti bloccato ma diventi parte di un programma importante di investimenti ." Ovviamente dovrà trattarsi di investimenti graditi al governo, che probabilmente proporrà la classica offerta che non si può

Scorie - Bonus o malus?

Ogni anno la scrittura del maxi emendamento alla legge di bilancio che viene poi votato dal Parlamento a scatola chiusa è l'occasione per ogni parlamentare per cercare di inserire provvedimenti di spesa corrente a favore di gruppi di soggetti dai quali ricevere voti. Quest'anno l'occasione era ancora più ghiotta del solito, dato che sono sospesi i vincoli di bilancio e c'è attesa per 209 miliardi tra prestiti e somme a fondo perduto nell'ambito del cosiddetto Recovery Fund. E in effetti non manca un lungo elenco di provvedimenti di spesa che sembrano fati apposta per confermare gli stereotipi con i quali l'Italia viene vista a nord delle Alpi e per i quali in molti si lamentano e fanno vittimismo. Per esempio: 1) bonus 110% prorogato fino al 2022; 2) bonus auto, anch'esso prolungato di un anno ed esteso alle vetture euro 6 e ai veicoli commerciali; 3) bonus smartphone; 4) bonus di 50 euro per l'acquisto di nuovi televisori (tecnologia DVB-T2); 5) bonus m

Scorie - Illusioni, sempre illusioni

Non conosce sosta il dibattito sulle soluzioni per ridurre il debito che tutti gli Stati stanno accumulando da quando c'è la pandemia da Covid-19.  Come ho già avuto modo di commentare, c'è sempre in questi casi una grande quantità di esperti (o supposti tali) che individuano soluzioni indolori e anche all'insegna della solidarietà verso i più deboli (o supposti tali). Nel caso specifico, la soluzione consisterebbe nella cancellazione parziale dei debiti. Scrive, per esempio, Leonardo Becchetti: " La prassi più recente della Bce di acquistare titoli pubblici degli Stati membri a lungo termine retrocedendo gli interessi è già un congelamento de facto del debito, volontario e revocabile. Quello su cui si  vuole ragionare è se la Bce non possa fare un passo ulteriore rendendo esplicita e irrevocabile questa politica. Oltre alla cancellazione vera e propria della quota di debito Covid si potrebbe rendere irrevocabile l'impegno al riacquisto di quella quota con la retro

Scorie - Lo "speculatore" eroe

In un Paese in cui la parola "speculazione" ha storicamente un connotato particolarmente negativo, non può stupire che la stessa diventi reato perseguibile ai sensi del codice penale. E così una norma introdotta nel 1976 per contrastare le speculazioni sui prodotti petroliferi è stata di recente ripescata dal dimenticatoio per perseguire il titolare di una piccola azienda accusato di vendere su Amazon delle mascherine applicando un ricarico del 350 per cento. I fatti risalgono all'inizio della pandemia, allorquando le mascherine scarseggiavano. La carenza di offerta rispetto alla domanda ha ovviamente generato un aumento dei prezzi. Nel caso in questione tale incremento è stato ritenuto eccessivo dall'accusa. Si tratta di un tipico caso da "Difendere l'indifendibile" di Walter Block. Il piccolo imprenditore "speculatore" sarebbe considerato un eroe da Block in quanto, "accaparrando" un certo quantitativo di mascherine, ha comunque res

Scorie - Quelli che dovevano salvare il Natale

Circa due mesi fa, nel momento in cui fu varato l'ennesimo provvedimento restrittivo che introduceva le zone gialle, arancioni e rosse, il presidente del Consiglio affermò: " Se nel mese di novembre seguiremo le regole per tenere la curva sotto controllo, riusciremo così ad allentare le misure e affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità ." Ora, con buona pace dei pianificatori di ogni tempo e latitudine, il futuro è imprevedibile. Considerando come si sono messe le cose e l'ennesima stretta che sarà particolarmente severa proprio nei giorni natalizi, credo che la serenità di cui andava incautamente parlando Conte non sarà lo stato d'animo prevalente a sud delle Alpi. E va detto anche che l'ennesimo decreto sui ristori pare destinato a lasciare a tasche vuote molti dei teorici beneficiari. I quali, sperando proprio negli incassi di Natale, avevano anche fatto scorta di prodotti, che nel caso dei ristoratori dovranno essere almeno in par

Scorie - Per gli adeguamenti delle multe al ribasso non c'è fretta

Che il rapporto tra Stato e privati non sia troppo diverso da quello tra re e sudditi lo si può riscontrare nella vita di tutti i giorni. Quando c'è di mezzo l'erario la cosa dovrebbe far riflettere anche i più ingenui sostenitori del motto "lo Stato siamo noi". Per esempio, il Sole 24 Ore nota che l'aggiornamento delle entità delle multe per violazione del codice della strada, che dovrebbe essere " aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti " pare essere in alto mare. L'aggiornamento avviene a decorrere del 1° gennaio degli anni dispari, ma per il 2021, dato che si tratterebbe di un aggiornamento al ribasso, pare che non ci sia stato finora il tempo per predisporre il decreto ministeriale. Manca una settimana a fine anno, festivi inclusi. La mia sensazione è che non ci si

Scorie - -Babbo Natale BCE

Nel dibattito sulla cancellazione del debito contratto dagli Stati durante la pandemia in Italia ci sono sostanzialmente tre posizioni: quella di chi è favorevole alla cancellazione esplicita; quella di chi propende per la cancellazione a mezzo di un QE perpetuo da parte della BCE; infine, quella di chi ripete il mantra di tutti i ministri dell'Economia in carica dal 2012 in poi, ossia la riduzione a mezzo crescita del Pil.   Per esempio, secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, la BCE " non ha problemi con il debito, può stampare tutti i soldi che vuole. Può continuare ad acquistare obbligazioni sovrane e consentire agli Stati membri di investire, proteggendoli dal mercato ", perché "l a politica monetaria deve supportare le politiche fiscali espansive degli Stati membri ."   Una posizione di fatto da MMT, che, nella sostanza anche se non nelle dichiarazioni ufficiali, è quella che viene praticata da quando c'è la pandemi

Scorie - Sui danni dei tassi negativi

Dopo la riunione di dicembre del Federel Open Market Committe della Fed è arrivato puntuale il consueto commento di Donato Masciandaro sul Sole 24Ore. Questa volta Masciandaro critica la reiterata decisione da parte della Fed di non adottare una politica di tassi negativi, contrariamente a quanto fatto da altre banche centrali, la più importante delle quali essendo la BCE. Secondo Masciandaro, si tratta di " una scelta che può danneggiare l'economia reale, ma di sicuro favorisce le banche, rafforzandole anche rispetto alle concorrenti estere ." Masciandaro ricorda che " fino all'ottobre 2008, la Banca centrale americana non pagava interessi sui depositi che le banche hanno presso di lei. La ragione era duplice: non era necessario per la politica monetaria; non creava un privilegio bancario, perché le banche, come i comuni cittadini, non traevano guadagni dall'avere nel proprio portafoglio la moneta pubblica. L'irrompere della Grande crisi spinge la Fed a

Scorie - Cashless o brainless?

Da anni lo Stato, non solo in Italia, ha dichiarato guerra all'uso del contante. Sulle prospettive nefaste per la libertà individuale in uno scenario di economia totalmente cashless mi sono già espresso in passato e non mi ripeterò. Prima sono state introdotte limitazioni ai pagamenti in contanti, con tanto di impianto sanzionatorio per i trasgressori. Poi è stata scelta la via degli incentivi, contando sulle dissonanze cognitive dell'italiano medio, che di fronte a un ipotetico regalo è pronto a fare la fila, anche se si trattasse di un caffè. E quindi via con la lotteria degli scontrini e il Cashback sugli acquisti fatti con carte di debito o credito. Una pratica che nel settore privato è già in uso da tempo e che lo Stato ha deciso di "copiare". Come spesso succede quando si passa dal mondo cartaceo a quello elettronico/digitale, casca l'asino. Nonostante il progetto sia stato in cantiere per mesi, anche l'App IO è partita con il piede sbagliato. Una cosa c

Scorie - Vietato avere dubbi, vietato diffidare

Angel Gurrìa, da 14 anni alla guida dell'OCSE e già ministro degli Esteri e delle Finanze del Messico, ritiene che l'Occidente avrebbe dovuto prendere spunto da come è stata gestita la pandemia in Asia. Afferma Gurrìa: " Nelle società degli Stati Uniti e dell'Europa è più difficile trovare un equilibrio. Si sta costruendo un inesistente dilemma tra salute e benessere economico. Non si tratta di scegliere tra virus e benessere. È necessario attaccare il virus, colpire il virus, distruggere il virus! Prima lo si riesce a fare, minori saranno le conseguenze economiche e sociali. In Asia si è discusso meno che negli Stati Uniti e nei Paesi europei ." E ancora: " Credo che la discussione democratica sia l'unico modo per risolvere i problemi. La domanda decisiva è: Fino a quando si discute? E quante voci si intendono ascoltare? E se in una democrazia sia possibile non fare ciò che chiede la maggioranza. I leader degli Stati devono proteggere i loro cittadini, s

Scorie - Sogni di regole verdi in uno Stato al verde

Fautore della cancellazione del debito pubblico accumulato nei mesi di pandemia e, più in generale, di una sorta di MMT in chiave pentastellata, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, trova un giorno sì e l'altro pure delle iniziative da finanziare mediante monetizzazione da parte della BCE. Da ultimo, senza peraltro essere particolarmente originale, ha proposto l'istituzione di una green rule, ossia una regola che consenta di non conteggiare nel deficit gli investimenti a debito per rendere l'economia "sostenibile". " Si tratta di una quota di investimenti finalizzati a rendere più sostenibile l'economia dei paesi membri ", che andrebbe appunto " scorporata dal calcolo del disavanzo ". Il tutto perché " austerità e regole fiscali irrazionali non possono costituire l'alibi per non affrontare seriamente la lotta ai cambiamenti climatici. E la politica ha il dovere di non auto-privarsi degli strumenti pe

Scorie - Tutti asset strategici

In trasferta a Bruxelles, il presidente del Consiglio ha risposto alle domande dei giornalisti prevalentemente interessati alle faccende domestiche. In merito all'attivismo statalista, Conte ha detto che " ci sono alcuni interventi mirati laddove lo Stato deve cercare di tutelare e proteggere asset definiti strategici ." Aggiungendo poi: " non è che ci stiamo prendendo gusto con l'intervento dello Stato nell'economia ma tutti i Paesi, con una pandemia del genere, con una recessione così pesante, sono costretti anche a programmare degli investimenti e quindi anche l'intervento della mano pubblica, soprattutto in alcuni asset strategici. " Si potrebbe osservare che questo governo considera strategici praticamente tutti gli asset, il che stride con l'affermazione sul non prenderci gusto con l'interventismo.  Ciò detto, fare investimenti pubblici non significa necessariamente fare entrare lo Stato nel capitale di questa o quella società, né mante

Scorie - Indubbiamente una stupidaggine

In Italia di idee balzane a livello (non solo) politico non c'è mai carenza, altrimenti non avrei di che scrivere quotidianamente. Ma non è che altrove le cose siano poi tanto diverse. In Spagna, per esempio, il governo sta prendendo in considerazione l'idea di ridurre a 32 ore, ossia 4 giorni, la settimana lavorativa. Ovviamente a parità di costo complessivo per l'azienda. Secondo il vicepremer Pablo Iglesias, leader di Unidas Podemos e politico che non mi fa impazzire di invidia per gli spagnoli, la misura in questione favorirebbe " indubbiamente " la creazione di posti di lavoro. L'assunzione alla base di queste affermazioni è che la quantità di ore di lavoro necessarie sia una costante, quindi diminuendo lo sforzo richiesto ai singoli, diventa necessario assumere più persone. Se ciò avesse senso, mi chiedo perché non fare lavorare le persone un solo giorno a settimana. Il buonsenso dovrebbe invece suggerire che, al contrario, una misura del genere è compat

Scorie - Idea semplice(mente) stupida

Nella colonna "Contrarian" di MF mi sono imbattuto in un articolo a firma di Gianluigi De Marchi, a cui è attribuita la qualifica di consulente finanziario. Riferendosi alla vicenda del Recovery Fund, De Marchi scrive che " invece di stare sotto un albero aspettando Godot, Conte e Gualtieri farebbero bene a prendere il toro per le corna deliberando di seguire l'unica strada percorribile: emettere titoli irredimibili (cioè senza obbligo di rimborso, pagando solo una rendita perpetua ai sottoscrittori). Raccoglierebbero decine di miliardi di euro (si pensi che Intesa San Paolo ha emesso due tranche a fine agosto ottenendo richieste per oltre sei miliardi; ed è una banca, non uno Stato!), non incrementerebbero il debito (anzi lo ridurrebbero, se usassero lo strumento per rimborsare i Btp in scadenza nei prossimi mesi!) e, last but not least, potrebbero finalmente dedicare ingenti capitali a fondo perduto a beneficio del sistema produttivo. Possibile che un'idea così

Scorie - Non possono lavorare, ma devono pagare

Tra le tante cattive notizie che arrivano ai titolari di attività soggette a chiusura coatta in questi mesi non potevano mancare quelle fiscali. I titolari di ristoranti chiusi parzialmente o totalmente (a seconda del colore della loro regione) in queste settimane dovranno pagare la tassa sui rifiuti (Tari), perché dopo il 31 ottobre non è possibile per i comuni disporre sconti o esenzioni. Il tutto perché il 31 ottobre è scaduto il termine per l'approvazione da parte dei comuni del bilancio di previsione. Per risolvere il problema servirebbe un provvedimento legislativo ad hoc, che (molto) probabilmente non arriverà. Seguirà, poi, il rimpallo di responsabilità tra governo ed enti locali. Si noti, poi, che le scadenze fiscali in generale sono state solo lievemente posticipate, a volte di una manciata di giorni. Con situazioni paradossali, per cui si promettono ristori e al tempo stesso si chiede di pagare le tasse. Un procedimento che, nella migliore delle ipotesi, rappresenta l

Scorie - Tre debolezze fanno una forza?

Da qualche tempo Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il sindacato dei bancari con il maggior numero di iscritti, ha intensificato la sua presenza sui giornali, con interventi e interviste non solo in materia di banche. Non mi stupirei se stesse pensando a tentare la candidatura alle prossime elezioni politiche. In merito alla rottura consumatasi in questi giorni tra l'amministratore delegato di Unicredit Jean Pierre Mustier e il CdA della banca, Sileoni, da sempre critico nei confronti di Mustier, ha ribadito la sua preferenza per come è amministrata Intesa San Paolo. Dopodiché, in merito alle sorti del Monte dei Paschi di Siena, che una parte della maggioranza di governo vorrebbe fosse acquisita da Unicredit (di qui l'uscita di Mustier, contrario all'acquisizione), Sileoni ha affermato: " Noi per evitare la macelleria sociale – che toccherebbe maggiormente le provincie di Siena e Firenze – abbiamo proposto di mettere insieme le tre debolezze del setto

Scorie - Invece di Babbo Natale arriverà il vigile urbano a controllare?

Di fronte al pericolo, soprattutto se rappresentato a mezzo di un martellamento informativo che tende a sovrastimare le evidenze statistiche sulle probabilità di morire anche contraendo il virus, la maggior parte delle persone si sottopone senza grandi lamentazioni alle confusionarie ed estemporanee, ma altrettanto severe, restrizioni alla libertà imposte dal governo a suon di dpcm e ordinanze ministeriali. Nella convinzione che una rigida pianificazione centralizzata "funzioni", si finisce perfino per flirtare con i metodi degli stati che non fingono neppure di non essere totalitari, a mio parere sottovalutando le conseguenze che questo precedente può creare a fronte di nuove emergenze definite tali in futuro da chi governa. Come ho già sostenuto in più occasioni, non si tratta di negare gli effetti della pandemia, bensì di cercare di valutarli non solo sul piano sanitario e non solo nel breve periodo, contrariamente a quanto sta avvenendo da mesi. Chi si sforza di fare ques

Scorie - Molto meglio il maestro Canello

Per molti i film che hanno per protagonista Paolo Villaggio nei panni del ragionier Fantozzi sono commedie guardando le quali farsi delle belle risate. A mio parere i primi due film della serie, "Fantozzi" e "Il secondo tragico Fantozzi", sono invece dei documentari dell'Italia degli anni Settanta. Un'Italia che, purtroppo, in quasi cinquant'anni non è migliorata, tanto che quelle stesse scene potrebbero essere reinterpretate in contesti attuali restando tragicamente verosimili. Al cenone di capodanno che ha organizzato negli scantinati aziendali, il ragionier Filini ha ingaggiato l'orchestra del maestro Mario Canello. Il quale, avendo assunto anche un altro impegno, alle "dieci e trenta scarse" manda un chitarrista a portare avanti le lancette dell'orologio, per poi iniziare il conto alla rovescia e lanciare il brindisi di mezzanotte. Non ho potuto far altro che ripensare a quella scena quando il ministro Francesco Boccia, probabilment