Scorie - Sul diritto di chiudere la porta
"Personalmente sono favorevole all'abolizione del contante. Ma se non si
vuole arrivare a questo si può comunque lavorare in quella direzione
introducendo una serie di limiti… L'iniziativa minima per contrastare
l'evasione, oltre ad abolire le banconote di grosso taglio, è ridurre la
soglia per le transazioni in contanti, da 1.000 a 550 euro, provvedendo nel
contempo all'aumento delle deduzioni volto a far emergere pagamenti che
potrebbero restare sotto traccia… Dopo un anno si valuta la situazione e se
il programma ha funzionato… ci si può fermare lì. Altrimenti si passa
all'abolizione del contante."
(S. Simontacchi)
Stefano Simontacchi è docente di tassazione in una università olandese e,
come molti "tecnici" che si occupano di questioni fiscali, evidentemente ha
sentito il dovere di dare un contributo all'affermazione del principio
della "legalità fiscale".
Un contributo non particolarmente originale, se vogliamo: il contrasto
all'uso del contante, fino alla sua abolizione, se necessario. Di recente
mi sono occupato a più riprese di questo tema e non mi stancherò mai di
ripetere che l'eliminazione coercitiva del contante sarebbe un evento
sciagurato, perché rimuoverebbe una delle poche difese che il cosiddetto
contribuente ha nei confronti dell'aggressione fiscale.
Il mondo si sta velocemente indirizzando (ed è prossimo al capolinea) verso
la realizzazione di uno scenario orwelliano nel quale ognuno è soggetto al
controllo pressoché totale da parte di uno o più Stati di ciò che fa e di
ciò che ha. Ciò che continua a stupirmi è la diffusa noncuranza nei
confronti di questo trend.
Per ogni nuovo controllo la reazione tipica è: "se non fai nulla di male
non hai nulla da temere". Il problema è che ciò che è male viene spesso
arbitrariamente deciso da chi governa. Ne consegue che se non ci sono
difese contro l'aggressione alla proprietà, tale aggressione può essere
evitata solo nei limiti della "benevolenza" dell'aggressore.
Un conto è lasciare aperta la porta di casa perché ci si fida; altra cosa è
non poter chiudere a chiave la porta di casa perché ciò è proibito. Chi
sostiene l'abolizione del contante e la completa tracciabilità di tutti i
movimenti di denaro (e non solo) sembra ignorare questa differenza
sostanziale.
Peccato che rimettere la serratura una volta rimossa non sarà affatto
semplice.
vuole arrivare a questo si può comunque lavorare in quella direzione
introducendo una serie di limiti… L'iniziativa minima per contrastare
l'evasione, oltre ad abolire le banconote di grosso taglio, è ridurre la
soglia per le transazioni in contanti, da 1.000 a 550 euro, provvedendo nel
contempo all'aumento delle deduzioni volto a far emergere pagamenti che
potrebbero restare sotto traccia… Dopo un anno si valuta la situazione e se
il programma ha funzionato… ci si può fermare lì. Altrimenti si passa
all'abolizione del contante."
(S. Simontacchi)
Stefano Simontacchi è docente di tassazione in una università olandese e,
come molti "tecnici" che si occupano di questioni fiscali, evidentemente ha
sentito il dovere di dare un contributo all'affermazione del principio
della "legalità fiscale".
Un contributo non particolarmente originale, se vogliamo: il contrasto
all'uso del contante, fino alla sua abolizione, se necessario. Di recente
mi sono occupato a più riprese di questo tema e non mi stancherò mai di
ripetere che l'eliminazione coercitiva del contante sarebbe un evento
sciagurato, perché rimuoverebbe una delle poche difese che il cosiddetto
contribuente ha nei confronti dell'aggressione fiscale.
Il mondo si sta velocemente indirizzando (ed è prossimo al capolinea) verso
la realizzazione di uno scenario orwelliano nel quale ognuno è soggetto al
controllo pressoché totale da parte di uno o più Stati di ciò che fa e di
ciò che ha. Ciò che continua a stupirmi è la diffusa noncuranza nei
confronti di questo trend.
Per ogni nuovo controllo la reazione tipica è: "se non fai nulla di male
non hai nulla da temere". Il problema è che ciò che è male viene spesso
arbitrariamente deciso da chi governa. Ne consegue che se non ci sono
difese contro l'aggressione alla proprietà, tale aggressione può essere
evitata solo nei limiti della "benevolenza" dell'aggressore.
Un conto è lasciare aperta la porta di casa perché ci si fida; altra cosa è
non poter chiudere a chiave la porta di casa perché ciò è proibito. Chi
sostiene l'abolizione del contante e la completa tracciabilità di tutti i
movimenti di denaro (e non solo) sembra ignorare questa differenza
sostanziale.
Peccato che rimettere la serratura una volta rimossa non sarà affatto
semplice.
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