Scorie - Il vicecapodelegazione

"Occorre fare tutto il necessario affinché i produttori non siano
danneggiati in maniera irreparabile, compromettendo il futuro stesso
dell'intero settore. Bisogna agire su due fronti, da un lato stroncando in
maniera netta e decisa tutte le pratiche commerciali sleali che permettono
l'invasione di prodotti di dubbia qualità, ma a prezzi stracciati, contro
cui le produzioni di eccellenza delle nostre terra poco o nulla riescono a
fare, per di più in un momento di difficoltà economica come quello che
stanno vivendo le famiglie di tutta Europa. Dall'altro, la Commissione
europea deve con urgenza emanare un provvedimento straordinario che
consenta il ritiro dal mercato dei prodotti in eccedenza - destinandoli
agli indigenti - per permettere una risalita dei prezzi. Non è più
ammissibile che a fare le spese di politiche parziali e poco coraggiose
delle istituzioni europee finiscano con l'essere sempre - sia nel settore
industriale che in quello agricolo - i paesi produttori e le loro fasce di
cittadini più deboli."
(A. Cozzolino)

Apprendo dall'ANSA che Andrea Cozzolino è vicecapodelegazione PD al
parlamento europeo. Apprendo anche dell'esistenza della figura del
"vicecapodelegazione", qualcosa che suona molto da struttura gerarchica
fantozziana.

Cozzolino invoca l'intervento della Commissione europea per dare sostegno
ai produttori di pesche, i cui prezzi di mercato sono diminuiti in misura
significativa, generando perdite ai produttori stessi. Non so a cosa faccia
riferimento parlando di "pratiche commerciali sleali che permettono
l'invasione di prodotti di dubbia qualità, ma a prezzi stracciati", ma in
linea di massima sono dell'idea che la differenza di qualità i consumatori
dovrebbero essere in grado di percepirla, per cui se comprano frutta di
qualità scadente a prezzi bassi significa che non vogliono o non possono
comprarne di qualità superiori a prezzi anch'essi superiori.

L'idea che la Commissione intervenga ritirando dal mercato i prodotti in
eccedenza (che, si badi bene, sono in eccedenza solo se si ritiene che il
prezzo debba essere superiore a quello di mercato) allo scopo di far
aumentare i prezzi, destinando poi quegli stessi prodotti agli indigenti,
sembra materializzare la figura di Babbo Natale con cinque mesi di
anticipo.

Il problema è che la Commissione europea le risorse deve pur prenderle da
qualche parte e, come in ogni provvedimento redistributivo, sarebbe bene
non considerare solo chi trae benefici, ma anche chi paga il conto. Ossia
tutti coloro che non producono pesche, né le riceveranno gratuitamente.

Frederic Bastiat smontava i "Sofismi economici" oltre un secolo e mezzo fa.
Gli argomenti dei protezionisti erano più o meno gli stessi anche allora,
ma, se può essere un'attenuante, l'economia a quell'epoca era ancora una
scienza relativamente giovane.

Oggi sentire un "vicecapodelegazione" alla ricerca di cinque minuti di
notorietà e di facili consensi che fa proposte del genere è, almeno per me,
ridicolo e deprimente allo stesso tempo.

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