Scorie - Il dibattito surreale

"Il dibattito intorno alla Rai è surreale… la vendita di Raiway sottrae
parte del patrimonio del servizio pubblico. Bisogna combattere inefficienze
e sprechi a partire dalle migliaia di consulenze prevalentemente di origine
politica. Se i lavoratori confermano, siamo anche noi per confermare lo
sciopero."
(S. Camusso)

Che questo sciopero dei dipendenti Rai si faccia oppure no, credo anche io
che il dibattito che sta tenendo piede da diversi giorni sia surreale. Per
motivi diversi da quelli che inducono Susanna Camusso ad affermare la
stessa cosa, peraltro.

In primo luogo, sarebbe interessante che chi ancora parla di servizio
pubblico spiegasse in cosa questo consista. La mia impressione è che le
uniche caratteristiche "pubbliche" della Rai consistano nella
sovrabbondanza di personale pagato dai cittadini, in parte mediante il
canone e in parte mediante la fiscalità generale.

I palinsesti sono indistinguibili da quelli delle televisioni private, se
non per una qualità spesso inferiore. Io sarei contrario ad avere una
televisione pubblica anche se trasmettesse solo programmi "culturali" (nel
significato attribuito a questo termine dai sinistrorsi con tanto di barba
abituati a leggere o scrivere su Repubblica), ma a maggior ragione non
capisco per quale motivo tutti quanti debbano essere chiamati a pagare per
mantenere in piedi un baraccone che trasmette programmi di intrattenimento,
quiz e fiction intervallati da pubblicità come qualsiasi tv commerciale che
agli spettatori non chiede un centesimo.

Ci saranno sicuramente consulenze da tagliare, ma la ridondanza di molte
strutture è evidente. Le sedi regionali hanno ragione di esistere solo per
pagare gli stipendi di chi vi lavora. Se si guarda un TG3 regionale si
constata che un terzo abbondante dello spazio è dedicato a manifestazioni
artistico-culturali che non interessano a (quasi) nessuno, mentre le altre
notizie sono per lo più identiche a quelle offerte dalle televisioni
locali.

Che in tutto questo ci si debba ribellare per un taglio di costi di 150
milioni, pari a circa il 5 per cento dei costi annui della Rai, a me pare
davvero surreale. La Rai, non mi stancherò mai di ripeterlo, andrebbe
totalmente privatizzata o smantellata. Punto.

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