Scorie - Mobility as a (dis)service


Secondo Sergio Savaresi, professore del Politecnico di Milano, "nel giro di vent'anni passeremo dal modello dell'auto privata alla "mobility as a service"."

Il tutto perché si passerà "dal modello tradizionale e obsoleto basato sull'auto privata alla servitizzazione della mobilità. In Italia siamo 60 milioni di abitanti con 40-45 milioni di automobili private. Non sarebbe sostenibile sostituire 45 milioni di auto termiche con altrettante elettriche, poco utilizzate. E quindi potremmo scendere a 5-10 milioni di automobili, in grande prevalenza elettriche, in grandissima prevalenza condivise."

Sorvolando sull'orribile termine "servitizzazione", non mi è chiaro in base a cosa sia oggettivamente sancibile l'obsolescenza dell'auto di proprietà del singolo automobilista. A me pare che la progressiva riduzione della proprietà di automobili da parte dei singoli automobilisti sarà dovuta più a un tema di insufficienza di budget che alla mutata attitudine verso la proprietà. D'altra parte, mentre fino a pochi anni fa era ancora possibile acquistare un'auto endotermica nuova a partire da 12-14mila euro, la spinta politica verso l'elettrificazione forzata e l'imposizione, in nome di una presunta maggiore sicurezza, di dotazioni un tempo opzionali, fa sì che ormai servano almeno 10mila euro in più per un modello che un tempo sarebbe stato definito "economico".

Secondo Savaresi, "vent'anni fa la Cina ha intuito che il futuro sarebbe stato elettrico, ora ha capito prima di altri che la prossima rivoluzione sarà la guida autonoma. Chi non detiene questa tecnologia, non controlla né la filiera produttiva né la capacità di erogare servizi."

Capisco che la tribù dei "car guy" sia in costante riduzione, dopo anni di persecuzione legislativa, ma esistono ancora persone, soprattutto al di fuori delle grandi metropoli, per cui l'idea di entrare in un'automobile senza guidarla sia la realizzazione di una distopia. A costo di ripetermi, al pari dell'elettrificazione delle automobili, anche l'adozione della guida autonoma non è un fenomeno di mercato; non c'era alcuna autentica domanda, né un'offerta che andasse oltre l'idea di accontentare una nicchia ristretta di potenziali clienti.

Più che una rivoluzione, mi sembra una involuzione.

Commenti

Post popolari in questo blog

Scorie - L'interesse nazionale particolare

Scorie - Sperando che sia l'orgoglio

Scorie - Ritornare a Keynes? No, grazie