Scorie - Il mondo oltre la frontiera
Dopo mesi di discettazioni (solo apparentemente) dotte da parte di think tank vari in cui si mettevano in evidenza le sorti orribili del dollaro americano sotto la presidenza di Orange Man, con quelli più vicini (e anche attingenti finanziamenti) all'Unione europea che ne approfittavano per rilanciare il ruolo dell'euro, meglio se nella sua versione digitale (oggi parlare della versione digitale di una moneta fiat è come parlare di AI in tutto il resto, anche se si tratta di stirare un paio di pantaloni) come moneta di riserva principale - dopo mesi di queste discettazioni, dicevo, mi sonoi trovato per un paio di settimane immerso in un mercato che non è neppure considerato tra quelli di "frontiera" da parte di coloro che parlano in modo (che credono) finanziariamente raffinato.
E ho rilevato, come già mi era capitato in Kirghizistan, che anche nel confinante Tagikistan il dollaro piace ancora, e che l'euro, al di fuori delle capitali, viene di fatto accettato solo a forte sconto. Per la precisione, tu puoi pagare in euro, ma mentre sul mercato ufficiale un euro nel periodo di riferimento sarebbe stato scambiato con 1,17 dollari, nella vita reale delle montagne del Pamir un euro era alla pari di un dollaro. Con buona pace dei sogni bagnati degli estensori delle discettazioni (solo apparentemente) dotte di cui sopra.
Questo non elimina tutti i problemi del dollaro come regina di tutte le monete fiat. Tutt'altro. Ma l'alternativa al dollaro non credo proprio possa essere realisticamente l'euro, men che meno quello digitale, che conserva le caratteristiche negative di ogni moneta fiat e non gode neppure del reale anonimato della versione in contanti.
Altro spunto di riflessione, una applicazione sul campo di una pratica ESG. Qualche pannello fotovoltaico posto a fianco del prefabbricato in cui c'erano i locali del campo base della montagna che dovevo scalare. Una spianata a 4360m di altitudine in mezzo a montagne e ghiacciai, raggiungibile solo in elicottero. Ci sarebbe stato spazio per tanti altri, ma il sole ha la cattiva abitudine di non essere una presenza costante da quelle parti. E alle persone, al contrario, generalmente piace che l'acqua sia calda sempre e gli ambienti pure. Perché fuori non è mai tanto caldo a quelle quote.
Quindi si metta pure qualche pannello a favore di fotografie dall'alto, ma poi si faccia funzionare la caldaia che riscalda aqua e ambientre con il caro vecchio carbone, che sarà pure "brown", ma la cui resa è ancora superiore a tante alternative.
Con buona pace degli ecotalebani.
P.S.: anche l'elicottero che fa da servizio trasporto, un bestione capace di trasportare fino a 20 persone e relativi bagagli, funziona a idrocarburi. E questo l'ho trovato molto rassicurante. Compreso il pilota che si è fumato una sigaretta durante il volo. Roba da altri (rimpiati) tempi.
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