Scorie - I sacertodi della DEI non hanno imparato nulla dalla (ri)elezione di Trump
Donald Trump non è ancora (ri)entrato alla Casa Bianca da presidente che i sacerdoti di Diversity, Equity and Inclusion (DEI) intasano i mezzi di informazione di piagnistei. Su Bloomberg, per esempio, mi sono imbattuto in un articolo della a me sconosciuta Anna Gifty Opoku-Agyeman, che paventa l'allargamento del gap di ricchezza tra razze se si accentuerà l'attacco alla DEI. Con argomentazioni tipicamente socialiste, oltre che illogiche. Per esempio, parrebbe che " la generazione di ricchezza negli Stati Uniti dipenda storicamente da tre fattori: istruzione, lavori ben retribuiti e investimenti profittevoli. " In realtà sono gli investimenti profittevoli che consentono lavori ben retribuiti e anche, di conseguenza, migliore istruzione (anche quando quest'ultima è finanziata dalle tasse). Ci viene detto anche che la DEI non vada a detrimento del merito e delle competenze. Ma questo è logicamente impossibile, perché se considerazioni in merito alla razza, al genere