Scorie - Il pasto non gratis della moneta fiscale

Non è la prima volta che mi capita di commentare le idee dei fautori della moneta fiscale, che parrebbe essere una sorta di bacchetta magica per innestare il moto economico perpetuo.

Sul Sole 24Ore, Stefano Sylos Labini prende le difese del superbonus, auspicando che siano riallargate le maglie della circolazione dei crediti fiscali da esso derivanti.

Secondo Sylos Labini, "il superbonus era soltanto un incentivo su cui naturalmente si poteva discutere per modularlo e differenziarlo in funzione delle aree residenziali: nelle periferie, nelle zone alluvionate e nelle aree dell'Italia centrale distrutte dai terremoti doveva essere più alto. Aver offerto un incentivo al 110% in modo indifferenziato è stato un errore e ha tolto lo stimolo a negoziare sui contratti di ristrutturazione per abbassarne i costi. Ma lo strumento dei crediti fiscali trasferibili alla base del superbonus e di altri bonus è stato fondamentale per dare una spinta non solo all'edilizia ma anche a tutte le filiere industriali ad essa collegate in un periodo in cui l'attività economica era paralizzata dalla pandemia."

Si direbbe una spinta che ha perfino generato bolle. Ma proseguiamo con Sylos Labini.

"Se guardiamo al rapporto tra debito e Pil nel periodo 2020/23 in Italia e lo confrontiamo con quello di un Paese simile come la Francia, possiamo vedere che dopo il picco del Covid del 2020 questo rapporto in Italia è crollato di circa 20 punti % (dal 154,1 al 134,6%) mentre in Francia solo di 4 punti, sebbene il tasso di inflazione in Francia sia stato di poco inferiore a quello dell'Italia. Il diverso andamento del rapporto debito/Pil è da attribuire alla forte espansione del settore delle costruzioni che in Italia ha trainato la crescita dell'economia."

Qui va precisato che un Paese in deficit commerciale come la Francia non trae giovamento (sul debito) dall'inflazione importata. E in ogni caso, come vado ripetendo da anni, la Francia è un pessimo benchmark. Solo negli ultimi mesi i nodi stanno arrivando al pettine, ma la tendenza spendereccia e la pesantezza dello Stato d'Oltralpe non è una novità del 2024.

Poi Sylos Labini loda i "crediti fiscali trasferibili varati a livello federale negli Stati Uniti con l'Inflation Reduction Act nel 2022 per incentivare gli investimenti nella transizione ecologica". E infatti anche in America il bilancio federale sta deragliando.

In Europa i crediti fiscali trasferibili potrebbero essere usati per favorire l'ammodernamento e l'adeguamento green del patrimonio edilizio, sempre secondo Sylos Labini, che conclude:

"Se venisse garantita una libera circolazione dei crediti fiscali, gli effetti nefasti che vengono paventati sul futuro andamento dei conti pubblici svanirebbero. Poiché i crediti fiscali emessi nel settore edilizio sono spalmati su cinque o dieci anni, il loro impatto sulla crescita dell'economia va ben oltre il completamento dei lavori, andando ad esaurirsi nel momento in cui vengono portati in compensazione. Più i crediti fiscali circoleranno, maggiori saranno i benefici per l'attività economica e per le entrate dello Stato."

In sostanza, potremmo raggiungere il moto perpetuo, ma ci si ostina a voler soffrire.

Ora, a prescindere da ciò che uno può pensare dei bonus vari, la questione è che se un credito fiscale è liberamente circolante diventa certo il suo utilizzo, con corrispondente riduzione delle entrate dello Stato.

Il che sarebbe anche cosa buona, ma se non c'è un simmetrico taglio di spesa, il buco deve essere finanziato a debito. I fautori della moneta fiscale (e non solo loro) solitamente non chiedono tagli di spesa, ma ipotizzano che la crescita del Pil superi quella del debito, e vissero tutti felici e contenti.

Tecnicamente ciò sarebbe vero se il rendimento delle spese finanziate a debito fosse superiore al costo del debito stesso. Il che è teoricamente possibile, ma la realtà storica suggerisce che sia molto più spesso vero il contrario, con conseguente effetto palla di neve sul rapporto tra debito e Pil.

Quindi si finisce sempre allo stesso punto: il moto perpetuo non è ancora disponibile o, se si preferisce, non esistono pasti gratis.


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