Scorie - Bulimia legislativa
"La società-benefit è uno strumento all'avanguardia, finalizzato a orientare lo sviluppo economico nella prospettiva della sostenibilità ambientale e sociale."
(M. Del Barba)
Mauro Del Barba, senatore del PD, ha promosso l'introduzione in Italia della società benefit, scimmiottando quanto di peggio si poteva importare dagli Stati Uniti, dove le Benefit Corporation sono state introdotte 5 anni fa.
Come è noto, esistevano già accanto alle società con scopo di lucro, le società non profit, che a fronte di un (dichiarato) perseguimento di finalità "sociali" godono di benefici fiscali. Le società benefit sono una sorta di via di mezzo, dato che perseguono lo scopo di lucro, ma al tempo stesso si dotano di vincoli statutari di perseguimento di determinati scopi "sociali". A fronte dei quali hanno particolari vincoli di rendicontazione, ma nessun beneficio, se non reputazionale.
Credo che aver voluto legiferare su questa materia rappresenti un chiaro esempio di come l'attività legislativa sia spesso nulla più di uno spreco di risorse dei cosiddetti contribuenti. Anche senza una legge ad hoc, nulla vietava a una qualsiasi società di stabilire statutariamente il perseguimento di determinate finalità definibili "sociali", né di fornire una informativa supplementare per rendere nota la propria attività.
Eppure, in omaggio al principio in base al quale "ci vorrebbe una legge" per regolare ogni cosa, ecco la codificazione delle società benefit.
Un sicuro benefit per avvocati e consulenti, e probabilmente per il senatore Del Barba, che ha vissuto i suoi cinque minuti di notorietà. Per tutti gli altri, l'ennesima manifestazione della (non solo italica) bulimia legislativa.
(M. Del Barba)
Mauro Del Barba, senatore del PD, ha promosso l'introduzione in Italia della società benefit, scimmiottando quanto di peggio si poteva importare dagli Stati Uniti, dove le Benefit Corporation sono state introdotte 5 anni fa.
Come è noto, esistevano già accanto alle società con scopo di lucro, le società non profit, che a fronte di un (dichiarato) perseguimento di finalità "sociali" godono di benefici fiscali. Le società benefit sono una sorta di via di mezzo, dato che perseguono lo scopo di lucro, ma al tempo stesso si dotano di vincoli statutari di perseguimento di determinati scopi "sociali". A fronte dei quali hanno particolari vincoli di rendicontazione, ma nessun beneficio, se non reputazionale.
Credo che aver voluto legiferare su questa materia rappresenti un chiaro esempio di come l'attività legislativa sia spesso nulla più di uno spreco di risorse dei cosiddetti contribuenti. Anche senza una legge ad hoc, nulla vietava a una qualsiasi società di stabilire statutariamente il perseguimento di determinate finalità definibili "sociali", né di fornire una informativa supplementare per rendere nota la propria attività.
Eppure, in omaggio al principio in base al quale "ci vorrebbe una legge" per regolare ogni cosa, ecco la codificazione delle società benefit.
Un sicuro benefit per avvocati e consulenti, e probabilmente per il senatore Del Barba, che ha vissuto i suoi cinque minuti di notorietà. Per tutti gli altri, l'ennesima manifestazione della (non solo italica) bulimia legislativa.
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