Scorie - L'ostinata illusione del moto perpetuo a mezzo deficit
Per i keynesiani peninsulari il deficit non è mai abbastanza. L'ennesima conferma viene da un articolo di Gustavo Piga in cui la bozza di legge di bilancio è criticata in quanto restrittiva, nonostante 21 miliardi di nuovo deficit previsto per il 2023. Secondo Piga, " analisti non keynesiani hanno confermato che la manovra per il 2023 si conferma essere "molto" restrittiva. Hanno, al contempo, lodato questo atteggiamento prudenziale del governo Meloni. Mentre è rinfrancante finalmente prendere atto che si è trovato un accordo tra economisti sul fatto che una manovra è da definirsi restrittiva per l'economia nel momento in cui taglia il rapporto deficit/Pil alzando le tasse e riducendo le spese della Pubblica amministrazione (cosa che era già avvenuta in maniera quantitativamente clamorosa con il governo Draghi, ma che non era stata fatta risaltare), non si può che rimanere basiti di fronte alla contemporanea tesi degli stessi colleghi che ciò sia utile e benefic