Scorie - Quel patto andrebbe stracciato
Alle recenti elezioni amministrative, Gaetano Manfredi è stato eletto sindaco di Napoli al primo turno, ottenendo il 63% dei voti. Ho già avuto modo di commentare, ai tempi della sua candidatura, la pretesa avanzata da Manfredi di un Patto per Napoli, altrimenti non avrebbe accettato di correre per la poltrona di sindaco.
Così parla oggi il neo sindaco:
"Prima di accettare la candidatura a sindaco ho posto ai partiti al governo il problema dell'enorme buco, nemmeno ben quantificato, nel bilancio della città. E ho avuto garanzie che ci sarebbe stato un intervento per abbattere l'indebitamento del Comune. Ciò è necessario per liberare liquidità per la spesa corrente. E soprattutto per attuare la riorganizzazione della macchina amministrativa: abbiamo bisogno almeno di mille assunzioni e di competenze per fare progetti e spendere bene i fondi del Pnrr."
Adesso Manfredi ha ovviamente iniziato a batter cassa nei confronti del Governo.
Il debito pubblico, che riguardi lo Stato o gli enti locali, rappresenta un onere illegittimamente posto a carico dei pagatori di tasse, i quali non hanno generalmente nessun ruolo nella decisione di contrarre il debito stesso.
Di fatto, tanto a livello nazionale, quanto a livello locale, esiste sempre una suddivisione tra consumatori netti e pagatori netti di tasse, per quanto possa essere complesso stabilire una netta demarcazione tra gli uni e gli altri.
E' tuttavia ragionevole supporre che i debiti contratti nel corso dei decenni dalle amministrazioni partenopee abbiano avuto meno probabilità di beneficiare anche solo in misura limitata un cittadino di Varese rispetto a uno di Napoli.
A mio parere, quindi, se è illegittimo imporre ai pagatori di tasse locali l'onere del debito comunale contratto loro malgrado e dal quale non hanno probabilmente tratto alcun beneficio, lo è a maggior ragione pensare di risolvere il problema del debito scaricando l'onere sui pagatori di tasse del resto d'Italia.
Questo episodio non può che far ricordare quanto sia sempre di estrema attualità la definizione di Stato che fornì Frederic Bastiat: "la grande illusione attraverso la quale tutti cercano di vivere alle spalle di tutti gli altri".
Commenti
Posta un commento