Scorie - La carta di credito dei tossici del debito
Negli Stati Uniti esiste una norma che prevede la fissazione di un limite massimo al debito pubblico federale. Il limite è ovviamente raggiunto peirodicamente, e soprattutto negli ultimi decenni ciò accade con sempre maggiore frequenza. A quel punto inizia una sorta di commedia, in cui il copione è sempre lo stesso, mentre ad alternarsi sono gli attori.
Chi governa prospetta cataclismi nel caso in cui non sia innalzato il tetto al debito; chi è all'opposizione si mette di traverso e nega il proprio appoggio all'aumento del limite. E non perché ritenga realmente che il debito sia già eccessivo, dato che, a parti invertite, il copione resta lo stesso, come detto.
Che di fronte al raggiungimento del limite si pensi di ridurre la spesa federale appare quasi una bestemmia, mentre aumentare le tasse in modo generalizzato non piace neppure alla parte più sinistrorsa dei democratici, dato che, generalmente, non porta bene alle elezioni successive (e in America, tra rinnovi parziali del Congresso e presidenziali, si vota ogni due anni).
In questi giorni siamo nel pieno della ennesima edizione della commedia, con il segretario al Tesoro a lanciare l'allarme default e i Repubblicani al Congresso a non volerne sapere di fornire voti per alzare il tetto al debito.
Il quale, peraltro, è stato più volte sospeso, quando non c'erano voti a sufficienza per aumentarlo. E con la sospensione il governo può indebitarsi allegramente per tutto il periodo in cui vige la sospensione, al termine della quale si ripete la commedia, ovviamente paretendo dai livelli di debito raggiunti nel frattempo.
I media mainstream ogni volta forniscono la descrizione dei fatti in modo drammatico, come se poi il deibto pubblico nono rappresentasse poi un fardello di cui qualcuno, prima o poi, dovrà farsi carico.
Negli ultimi dieci anni il debito federale è raddoppiato, raggiungendo i 28.500 miliardi di dollari. Nel 1940 il limite era fissato a 49 miliardi di dollari. Meno di vent'anni fa il limite era 10.100 miliardi. Ciò nonostante, sembra che il limite al debito sia l'equivalente di negare il cibo a una persona denutrita.
Paventando la catastrofe, Yellen ha detto che alzare il tetto sul debito "non autorizza addizionali spese, equivale invece ad aumentare il massimale sulla carta di credito del Paese".
Peccato che alzare quel massimale consenta poi di fare spese addizionali, e che anche il conto delle carte di credito, prima o poi, sia da pagare.
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