Scorie - Il malus tablet
Come tutti i colleghi, anche Paola Pisano, ministro per l'Innovazione, approfitta delle interviste per fare annunci di spese miliardarie. Purtroppo questo è ciò che buona parte di chi va a votare ritiene essere il compito di un ministro, incurante del fatto (o ignorando il fatto) che di pasti gratis non ce ne sono.
Da anni la specialità dei governanti italiani è l'elargizione di bonus a determinate categorie di beneficiari. Spese che, oltre ad avere in comune di gravare su pagatori di tasse che spesso non beneficiano delle elargizioni in questione, hanno anche il difetto di non fornire lo stimolo alla domanda auspicato dai keynesiani tricolori.
Entusiasta per il via libera ottenuto dalla Commissione europea per il bonus tablet, Pisano ha dichiarato che Bruxelles ha "riconosciuto la legittimità del regime di aiuto che permetterà alle famiglie con reddito Isee inferiore ai 20 mila euro di poter beneficiare, dopo l'estate, di un voucher fino a 500 euro per accedere a servizi di connettività e disporre di un tablet o un personal computer. Questa è solo la prima fase delle misure di sostegno che il Comitato banda ultra larga da me presieduto. Abbiamo deliberato un pacchetto che prevede complessivamente 1.150 milioni di euro di contributi a favore di imprese e famiglie."
La cosa interessante è la moltiplicazione negli anni di bonus vari a soggetti con Isee sotto certe soglie, senza che prima si sia fatta neppure un'analisi degli effetti di quelli precedenti. Si procede per stratificazioni successive, a botte di centinaia di milioni o miliardi.
Benefici nella migliore delle ipotesi discutibili, a fronte di ulteriori incrementi di deficit, ossia di tasse future. Più che bonus, per me sono malus.
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