Scorie - Non ci sono assicurazioni gratis

In Italia l'idea di libero mercato è talmente aliena che nel 2007 furono definite "liberalizzazioni" alcuni provvedimenti voluti dall'allora ministro Bersani che, al contrario, non liberalizzavano un bel nulla. Tra questi provvedimenti vi fu l'estensione per legge a tutte le automobili intestate a un qualsiasi membro di un nucleo familiare della classe di rischio più favorevole tra quelle dei membri del nucleo stesso.

Dato che non esistono pasti gratis, una parte di assicurati ricevette un regalo pagato da altri assicurati e forse in parte anche dagli azionisti delle compagnie di assicurazione.

Dalle prodezze del (già) comunista Bersani siamo ora passati a quelle dei pentastellati, che qualche settimana fa esultavano per avere introdotto una nuova distorsione nel mercato delle polizze per responsabilità civile auto e moto.

"Nel dl fisco siamo riusciti ad ottenere un'importante novità sulle assicurazioni. Grazie ad un emendamento a prima firma Andrea Caso, si potrà beneficiare della fascia assicurativa più bassa fra tutti i veicoli di proprietà del nucleo familiare. Nel caso si possieda un motorino in 14esima fascia e un'auto in prima, a partire dal prossimo rinnovo dell'assicurazione anche per il motorino si passerà in prima fascia, con un risparmio sul premio. Per le famiglie italiane è una boccata d'ossigeno."

Indubbiamente per alcune famiglie italiane sarà una boccata d'ossigeno. Ma quell'ossigeno sarà fornito ancora una volta da altri assicurati, perché non è per decreto che si stabilisce la rischiosità di un individuo alla guida di auto o moto.

Invece di introdurre una nuova distorsione sarebbe forse il caso di apportare una modifica ben più sensata, ancorché difficilmente gradita per le stesse le compagnie. Considerando che nessun individuo è dotato del dono dell'ubiquità, l'obbligo di assicurare i mezzi anziché il conducente finisce per penalizzare le persone fisiche intestatarie di più di un'auto e/o moto.

Perché non passare a un sistema in cui l'assicurazione è personale e può coprire più veicoli? Forse perché anche il gettito fiscale diminuirebbe?

 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".

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