Scorie - Credenziali di Stato

E' di qualche giorno fa lo scivolone, con tanto di maldestra retromarcia, della ministra per l'Innovazione Paola Pisano, secondo la quale "User e password dovrebbero essere dati dallo Stato perché è lo Stato l'unico soggetto che ha davvero certezza che quello è quel cittadino".

Secondo Pisano ognuno dovrebbe poi usare le stesse credenziali anche per comprare beni o servizi presso soggetti privati. Il che significa che lo Stato potrebbe arrivare ad avere il controllo totale su qualsiasi cosa fatta mediante internet da ogni persona.

Può anche darsi che non vi fosse malafede da parte della ministra, ma questo non farebbe altro che testimoniare la grande leggerezza (e inconsapevolezza?) con la quale certe tematiche sono affrontate dai novelli statalisti a cinque stelle.

E così, quello che dovrebbe essere considerato uno scenario distopico, per questi ragazzi malauguratamente finiti a comandare su tutti quanti sembra essere una cosa di buon senso e perfino di ordinaria amministrazione.

Come si fa a essere ottimisti?

 "Se io domenica mattina vado a votare - ha sottolineato il Cardinale- è perché sono convinto che esista un bene comune che riguarda te, riguarda tutti noi. Siamo un 'noi' di cui dobbiamo tenere conto. E mi fa paura, invece, questo atteggiamento individualistico, in fondo, di non scegliere. E, poi, quante nazioni ci sono nel mondo dove non si vota, dove c'è una testa che ha già pensato tutto... In fondo noi viviamo in una democrazia... E' un valore aggiunto anche la democrazia. In democrazia senti cose dritte, senti cose storte, senti cose che condividi e non condividi... Certamente tutti abbiamo il dovere di informarci, di farci una coscienza. Il voto è esprimere un giudizio".

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