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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Scorie - Salvate il soldato Carlo

"Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa e il totale delle risorse già spese prima di essere state risparmiate ammonta ora 1,6 miliardi per il 2015… Se si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa, il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro." (C. Cottarelli) Circa otto mesi fa commentai le parole di Carlo Cottarelli, che dal FMI era stato richiamato in patria dal governo Letta per fare il commissario straordinario alla spending review. Cottarelli ipotizzava tagli di spesa non nel 2015, ma già nel 2014 (si veda Scorie del 26 novembre 2013). Oggi Cottarelli si sfoga, e ammonisce che il nuovo gioco politico è diventato "autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa", oltre a concludere che "se si utilizzano

Scorie - Presidenti e uccellini

"Devo confessarvi che ancora una volta mi si è avvicinato un uccellino, che mi ha detto 'non raccontarlo a nessuno' – sicché tenetelo per voi -, che il Comandante è felice, pieno dell'amore del suo popolo, della lealtà del suo popolo. E' felice e orgoglioso." (N. Maduro) Nicolas Maduro, già stretto collaboratore di Hugo Chavez, è divenuto presidente del Venezuela dopo la morte del Comandante. Così come, prima delle elezioni presidenziali, disse che un uccellino, incarnando lo spirito di Chavez, aveva benedetto la sua candidatura, adesso quello stesso uccellino è tornato a fargli visita per dirgli che "il Comandante è felice". Se non fosse per la drammatica situazione nella quale sono costretti a vivere i venezuelani, si potrebbe prenderla in ridere e, per una volta, constatare che in giro per il mondo è possibile trovare qualcosa di peggio perfino della miserrima classe politica domestica, che da mesi sta litigando su improbabili riforme elettorali

Scorie - Normalizzazioni e vessazioni

"L'intervento del Ministro Padoan di stamattina in Commissione ECON è stato molto realista e lucido. Pur non nascondendo gli attuali problemi di stabilità economica di molti Paesi europei, ha invitato tutti a non compiere scelte affrettate di tagli alla spesa sotto la pressione dei mercati rischiando, nella ricerca di benefici nel breve periodo, di incorrere in costi molto alti sul lungo termine. Bisogna tentare di 'normalizzare' la situazione con riforme strutturali che permettano di imboccare un sentiero più virtuoso, volto alla crescita, senza imporre eccessivi costi sui già vessati cittadini e imprese." (A. Mosca) Alessia Mosca, europarlamentare Pd, ha commentato così l'intervento a una commissione del Parlamento europeo del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Non che ci si potesse aspettare un commento diverso, trattandosi del ministro voluto dal capo del suo partito. Resta il fatto che se c'è una cosa sulla quale non c'è stata fretta

Scorie - Liberi di coltivare?

"Noi coltiviamo in regime di agricoltura biologica su circa 1.000 ettari piante medicinali che poi trasformiamo in sostanze utili per la salute dell'uomo. Già oggi non sappiamo come difenderci dalla contaminazione di materiale geneticamente modificato derivato dalla deiezioni di animali allevati con mangimi OGM e un domani, qualora venisse ammessa la libertà di coltivare OGM, non sapremmo come difenderci dal rischio di contaminazione da pollini di piante geneticamente modificate, pollini che possono spostarsi per decine di km." (V. Mercati) Nel dibattito sugli OGM, Valentino Mercati è nel campo di coloro che difendono, a suo dire, la libertà di coltivare da parte di chi fa agricoltura biologica. A questo scopo ha anche aperto un sito: www.liberidicoltivare.it. Uno legge il suo appello, e l'unica cosa chiara è che per libertà di coltivare intende quella di chi la pensa come lui. Infatti, secondo Mercati gli OGM andrebbero proibiti in Italia. E questo, tra l'altro

Scorie - The (bad) conscience of a liberal (31)

"I prezzi dei titoli dei Paesi "sicuri" sono molto alti, il che è lo stesso che dire che i tassi di interesse sono molto bassi. Ma lo stesso vale per il debito dei Paesi rischiosi… Anche i rendimenti dei corporate bond sono bassi; i prezzi delle azioni sono alti; tutti i prezzi degli asset sono in rialzo. La causa immediata è ovvia: i tassi ufficiali sono molto bassi e ci si aspetta che rimangano bassi, quindi il denaro si sta dirigendo verso impieghi alternativi, spingendo al ribasso anche i loro rendimenti… Molta gente… al vedere questo dice che è terribile: la Fed sta tenendo i tassi di interesse "artificialmente bassi" e quindi distorcendo i prezzi degli asset e ciò finirà in modo disastroso. Ma anche se sento sempre la frase "artificialmente basso", non credo che molte delle persone che la usano sappiano cosa dicono. Come sarebbe un tasso di interesse non artificiale?... non c'è alcun motivo macroeconomico per sostenere che i tassi di inter

Scorie - Nato ieri

"Nessuno può raccontarci che si sono fatti interventi in Paesi importanti del nostro continente, a partire dalla Grecia, semplicemente perché ci stavano a cuore i cittadini di quell'area. Si sono fatti anche perché c'era da salvare alcuni istituti di credito di importanti Paesi europei che erano profondamente indebitati in quei Paesi. Non ci prendano in giro in Europa perché queste cose le sappiamo bene anche noi, non siamo nati ieri." (M. Renzi) Così come Romano Prodi ebbe a definire se stesso "cattolico adulto", di Matteo Renzi si potrebbe dire che si atteggia a "europeista adulto". Peccato che nel farlo gli capiti anche di scivolare su alcune questioni, finendo per dire l'esatto contrario di ciò che è vero. Vi sono diversi motivi per ritenere che, in effetti, la gestione della crisi in Grecia abbia avuto come scopo prioritario quello di contenere i danni per le banche maggiormente esposte in quel Paese, che erano poi le banche tedesche e f

Scorie - Il vicecapodelegazione

"Occorre fare tutto il necessario affinché i produttori non siano danneggiati in maniera irreparabile, compromettendo il futuro stesso dell'intero settore. Bisogna agire su due fronti, da un lato stroncando in maniera netta e decisa tutte le pratiche commerciali sleali che permettono l'invasione di prodotti di dubbia qualità, ma a prezzi stracciati, contro cui le produzioni di eccellenza delle nostre terra poco o nulla riescono a fare, per di più in un momento di difficoltà economica come quello che stanno vivendo le famiglie di tutta Europa. Dall'altro, la Commissione europea deve con urgenza emanare un provvedimento straordinario che consenta il ritiro dal mercato dei prodotti in eccedenza - destinandoli agli indigenti - per permettere una risalita dei prezzi. Non è più ammissibile che a fare le spese di politiche parziali e poco coraggiose delle istituzioni europee finiscano con l'essere sempre - sia nel settore industriale che in quello agricolo - i paesi pro

Scorie - Neolingua europea

"L'incapacità dell'Italia di assicurare il recupero effettivo di queste multe compromette gli sforzi europei per stabilizzare il mercato dei prodotti lattieri, provocando distorsioni di concorrenza con gli altri produttori, europei e italiani, che hanno rispettato le quote o che hanno pagato le loro multe." (Commissione europea) Con queste parole la Commissione europea ha per l'ennesima volta bastonato l'Italia sulla mancata riscossione delle multe sulle quote latte. Non intendo entrare nel merito della vicenda, bensì fare alcune considerazioni sulla fallacia dell'idea sottostante le quote di produzione, siano esse relative al latte o a qualsivoglia altro prodotto. Il paradosso che si raggiunge con l'interventismo è quello di considerare distorsioni della concorrenza le infrazioni alla pianificazione centralizzata. In sostanza, mediante l'introduzione di quote di produzione di distorce l'offerta di mercato, quindi la concorrenza, allo scopo d

Scorie - La miglior conferma è la smentita

"No comment vuol dire che non ci sarà alcuna manovra." (P. C. Padoan) Circa tre mesi fa, Pier Carlo Padoan dichiarava che "il tasso di crescita sta salendo grazie alle nostre politiche" (vedi Scorie del 17 aprile 2014). Non era ancora noto il dato sull'andamento del Pil nel primo trimestre, che poi è risultato essere negativo (-0.1 per cento rispetto al trimestre precedente). Ovviamente il governo Renzi è entrato in carica a febbraio, per cui l'incongruenza sull'ottimismo ministeriale andrebbe segnalata al predecessore di Padoan, quel Fabrizio Saccomanni che, unico nel sistema solare (e forse nell'intero universo), prevedeva per il 2014 una crescita del Pil italiano dell'1.1 per cento. Ciò nonostante, parlare di tasso di crescita che stava salendo grazie a un governo in carica da meno di due mesi sembrava già la classica dichiarazione priva di (buon) senso che pare nessun ministro in carica possa astenersi dal rilasciare. Tra poche settimane sa

Scorie - Quale decoro?

"In giunta avevamo fissato a 7 euro la tassa di soggiorno per gli alberghi a 5 stelle. Sarei felice se ci fossero proposte che la portino a livelli ancora più alti perché chi spende 700 euro per una notte in hotel forse può spenderne anche 10 per la tassa di soggiorno. Così potremo avere più risorse da spendere per il turismo e il decoro della città." (I. Marino) Il Comune di Roma è alle prese con il bilancio 2014, e il sindaco Ignazio Marino ha invitato l'assemblea ad andare perfino oltre la proposta della giunta in merito alla tassa di soggiorno per gli alberghi a 5 stelle. L'affermazione di Marino è emblematica del modo di ragionare tipico di chi amministra o governa: invece di pensare a quanti soldi vengono già oggi raccolti in tasse e sprecati, si cerca ogni pretesto valido per giustificare un aumento di questo o quel balzello. Tanto chi sarà chiamato a pagarlo può benissimo spendere anche quei soldi in più. La cronaca ci dice che Roma è sempre meno decorosa, l

Scorie - Il socialismo via twitter è pur sempre socialismo

"Renzi usa ricette economiche proprie del centrodestra." (A. Alfano) Ecco perché il centrodestra (nuovo o vecchio che sia) è in caduta libera. Se uno vuole il socialismo, ancorché somministrato via twitter e scimmiottando Blair e Obama invece che Stalin o Mao, vota direttamente per chi è socialista (almeno quando indossano le casacche dell'europarlamento i nostri democratici hanno l'onestà di autodefinirsi tali). Non per chi continua senza alcun motivo ad autodefinirsi liberale senza aver mai fatto nulla di liberale e addirittura rivendica la paternità morale di provvedimenti interventisti presi da un governo, appunto, guidato da socialisti. E preferisco non aggiungere altro.

Scorie - Caccia alle streghe

"Gli ultimi anni sono stati di certo molto animati dal dibattito "pro o contro Ogm" sempre incentrato su argomentazioni scientifiche volte a supportare le tesi "risk-no risk". Oggi credo si debba ragionevolmente spostare l'attenzione su un piano più corretto di valutazione politica, oltreché scientifica, circa le convenienze economiche e sociali che il sistema nazionale sceglie di perseguire. In un momento di forte contrazione delle risorse quelle destinate alla ricerca in agricoltura sono obbligate ad essere valutate all'interno di una scala di priorità." (M. Martina) Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, interviene nel dibattito sugli Ogm in risposta alle argomentazioni avanzate da diversi scienziati sul Sole 24 Ore. Nel farlo, Martina si produce in un lungo comizio nel quale, oltre ad affermare cose non vere, elude un punto centrale: la liberà (di scelta da parte) degli agricoltori. Ciò che io credo non corrisponda a verità è ch

Scorie - Il tiranno e l'evasore (dalla realtà)

Ogni tanto mi viene segnalata qualche prodezza di letteratura economica di Paolo Barnard, alfiere italiano della Modern Money Theory (MMT). In un suo recente pezzo, dal titolo "Il tiranno e l'evasore", Barnard conclude che "lo Stato monopolista della moneta che ci tassa obbligatoriamente in quella moneta ma che fa il pareggio di bilancio è un TIRANNO. L'EVASORE, in queste condizioni, è un PATRIOTA, che lotta per far sopravvivere l'economia contro il TIRANNO". Ho solo messo le parole di Barnard in corsivo, mentre suo è l'uso del maiuscolo, delle sottolineature e del grassetto. Anche nel prosieguo riporterò in questo modo le affermazioni di questo profeta della MMT. Giova ricordare, in estrema sintesi, che secondo i sostenitori della MMT la spesa in deficit finanziata con denaro creato dal nulla non solo non è un problema, bensì rappresenta la panacea per tutti i mali dell'economia. La spesa pubblica in deficit è considerata ricchezza finanziaria

Scorie - Tornano sempre i peggiori

"Sì, sento qualcuno di voi replicare: e a proposito dell'inflazione sui prezzi degli asset? Risposta: è una gran cosa! La decisiva dinamica dietro la storia di successo della Fed è stata, a mio parere, la risalita dei prezzi delle azioni. Perché? I guadagni in conto capitale sono l'unica attività a fronte della quale non c'è una passività. Quindi, un aumento dei prezzi delle azioni ripara endogenamente i bilanci del settore privato che hanno troppo debito e troppo poco capitale. Un semplice esempio: se il proprietario di una casa ha un debito superiore al valore della casa, ci sono due modi per risolvere il problema. La banca può ridurre il mutuo, oppure il valore di mercato della casa può salire al di sopra dell'importo del mutuo… I guadagni in conto capitale – che siano o meno realizzati! – lavorano per ridurre la leva di bilanci del settore privato con troppi debiti, il cancro fondamentale di una trappola di liquidità." (P. McCulley) Paul McCulley è torna

Scorie - Diritti compressi o ricavi compressi?

"Le disposizioni del decreto legge, escludendo l'utilizzo della stampa per la pubblicazione di una serie di importanti informazioni delle società quotate, comportano un'oggettiva compressione della facilità di accesso a notizie importanti per il mondo degli investitori e dei risparmiatori." (M. Costa) Maurizio Costa, presidente della Fieg, si lamenta a nome dei propri rappresentati per via di un provvedimento che rimuoverebbe l'obbligo da parte delle società quotate in Borsa di pubblicare a pagamento sui giornali "una serie di importanti informazioni". La conferma che si tratta di una battaglia di retroguardia di una corporazione viene dalla smentita (non sollecitata) da parte dello stesso Costa. Secondo la Fieg, consentire la pubblicazione delle stesse informazioni su siti internet comporterebbe "un'oggettiva compressione della facilità di accesso a notizie importanti per il mondo degli investitori e dei risparmiatori". La parte più corp

Scorie - Debiti digitali

"Ogni singolo euro investito in infrastrutture digitali va escluso dal Patto di stabilità Ue. Quello tra austerity e flessibilità è un derby ideologico. Perché se io investo nelle infrastrutture digitali, io investo nel futuro e non è un costo, rispetto certo le raccomandazioni europee ma vengo incontro alle persone e non è un costo." (M. Renzi) Intervenendo a un evento sul tema delle applicazioni e delle infrastrutture digitali, Matteo Renzi ha colto la palla al balzo per rilanciare il solito cavallo di battaglia socialista: escludere dal calcolo del deficit pubblico le spese per investimenti in questo o quel settore. Ovviamente il settore è quello del quale si sta di volta in volta discutendo. C'è sempre un duplice problema: in primo luogo, stabilire cosa è investimento pubblico e cosa spesa corrente è, in ultima analisi, una decisione politica, il che comporta il rischio che passi per investimento qualsiasi spesa. In fin dei conti, quando Renzi afferma "vengo in

Scorie - Sulla bellezza delle tasse

"Quello che possiamo assicurare come Agenzia è il massimo impegno. Legando le tasse alla cittadinanza e alla legalità si può trasmettere il messaggio che "le tasse sono una cosa bella", come disse l'ex ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa." (R. Orlandi) Rossella Orlandi ha sostituito Attilio Befera al vertice dell'Agenzia delle entrate. Probabilmente desiderosa di apparire subito come una autentica paladina della tassazione, Orlandi non ha avuto alcun timore di scadere nella banalità, e ha pensato di ricorrere a un evergreen della retorica del buon gabelliere: la citazione di Tommaso Padoa-Schioppa sulla bellezza delle tasse. Indubbiamente per chi appartiene da sempre (e conta di continuare ad appartenere) alla schiera di coloro che John Calhoun definiva consumatori di tasse, ogni tributo è bello e rappresenta fonte di sostentamento, quando non di prosperità. Credo però sia abbastanza indisponente affermare senza alcuna remora che le tasse si

Scorie - Lo chiamano grande comunicatore

"L'Europa non può diventare l'Europa delle burocrazie e delle banche. Bisogna difendere l'Europa dall'assalto dei tecnocrati per farne sempre di più la patria dei cittadini, perché l'Europa ha senso e futuro se riesce a mettere insieme i cittadini… non serve avere una moneta comune se non hai in comune un destino." (M. Renzi) Quando in Italia una persona le spara sempre più grosse ogni giorno che passa, invece di essere considerato un ciarlatano viene elogiato come "grande comunicatore" e finisce anche per ottenere un grande successo elettorale. Negli ultimi giorni Renzi ha detto e ridetto una serie di banalità sull'Europa e sulle riforme, roba quasi da bar sport (senza offesa per i bar sport e i loro frequentatori), ma questo è il suo momento, quindi giù elogi a destra e a manca. Vorrei scorrere rapidamente le affermazioni che ho riportato. 1) L'Europa non può diventare l'Europa delle burocrazie e delle banche. Ho una notizia per i

Scorie - Lubrificante

"Chi non sarebbe contento se i prezzi scendono e rimpolpano il potere d'acquisto dei redditi? Ma questa "ragionevolezza" è un altro esempio di "fallacia della composizione": quel che è buono per un individuo non è necessariamente vantaggioso per la comunità. La deflazione intralcia l'allocazione delle risorse: spostare capitale e lavoro tra settori è ha bisogno di un po' di inflazione che agisca da lubrificante. La deflazione incoraggia l'attendismo nella spesa, e i rimandi tolgono carburante all'economia. La deflazione rende più pesante per i debitori restituire il capitale… Cosa dovrebbe fare la politica monetaria in questa situazione? C'è un amuleto contro la deflazione: creare moneta." (F. Galimberti) Non è una novità che Fabrizio Galimberti sia convinto che l'inflazione, entro certi limiti (ovviamente arbitrari), sia benefica. Per dimostrare l'indimostrabile, ricorre ad argomentazioni che possono essere utilizzate sim

Scorie - Meno male che Janet ci rassicura

"Non c'è necessità di cambiare l'attuale politica monetaria per affrontare le preoccupazioni sulla stabilità finanziaria. Anche se un livello basso dei tassi può aumentare la tendenza ad assumere più rischi… Le autorità di regolamentazione devono completare gli sforzi per rafforzare la resistenza del sistema finanziario globale." (J. Yellen) Avendo ormai azzerato i tassi di interesse e comprato di tutto e di più creando base monetaria, la Fed sta cercando da mesi, per bocca del presidente in carica Janet Yellen, di elargire parole rassicuranti a coloro che, intossicati dalla droga monetaria, potrebbero essere colti da crisi di astinenza qualora il pusher divenisse meno generoso nel soddisfare le loro richieste. Il problema a me pare evidente: mai come negli ultimi anni le banche centrali, a partire proprio dalla Fed, avevano aumentato le dimensioni del loro bilancio imbottendosi di titoli comprati creando moneta dal nulla, e adesso si trovano seduti su tonnellate di

Scorie - Sul diritto di chiudere la porta

"Personalmente sono favorevole all'abolizione del contante. Ma se non si vuole arrivare a questo si può comunque lavorare in quella direzione introducendo una serie di limiti… L'iniziativa minima per contrastare l'evasione, oltre ad abolire le banconote di grosso taglio, è ridurre la soglia per le transazioni in contanti, da 1.000 a 550 euro, provvedendo nel contempo all'aumento delle deduzioni volto a far emergere pagamenti che potrebbero restare sotto traccia… Dopo un anno si valuta la situazione e se il programma ha funzionato… ci si può fermare lì. Altrimenti si passa all'abolizione del contante." (S. Simontacchi) Stefano Simontacchi è docente di tassazione in una università olandese e, come molti "tecnici" che si occupano di questioni fiscali, evidentemente ha sentito il dovere di dare un contributo all'affermazione del principio della "legalità fiscale". Un contributo non particolarmente originale, se vogliamo: il contrasto

Scorie - (Dis)parità

"Noi abbiamo bisogno che più imprese facciano della diversità di genere una priorità quando assumono e promuovono." (B. Obama) Nel presentare una proposta di legge del partito democratico statunitense volta a imporre la parità di retribuzione tra uomini e donne, Barack Obama ha detto queste parole, che ovviamente hanno accelerato il battito cardiaco degli egualitaristi politicamente corretti di ogni angolo del pianeta. Alla base della proposta di imporre per legge l'ennesimo vincolo alla libertà contrattuale vi è l'idea che due persone che fanno lo stesso lavoro debbano essere retribuite in eguale misura, senza differenze di genere. Un'idea che a prima vista parrebbe essere ineccepibile, ma che a mio parere è da rigettare completamente. Non solo non dovrebbero esservi vincoli e imposizioni legislative per livellare la retribuzione tra due persone di diverso genere, ma neppure tra due persone dello stesso genere. In altre parole, la retribuzione dovrebbe essere n

Scorie - Legalità o totalitarismo?

"L'evasione fiscale ha effetti distorsivi sull'allocazione delle risorse e interferisce con il normale funzionamento della concorrenza nel mercato." (P. C. Padoan) In occasione del 240 anniversario della istituzione della Guardia di Finanza, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha pronunciato le parole che ho riportato, che poi non sono altro che un copia e incolla di quello che tutti i suoi predecessori hanno detto in occasioni simili. La narrazione di quelli che credono (o vogliono far credere) che il problema dei problemi dell'Italia sia l'evasione fiscale si basa su alcuni punti fissi, uno dei quali è proprio la presunta distorsione sull'allocazione delle risorse e sulla concorrenza nel mercato. Nei principali mezzi di informazione nessuno osa mettere in discussione i mantra legalitari dei fautori della lotta all'evasione fiscale. E non mi riferisco tanto al fatto che qualcuno potrebbe introdurre l'argomento della difesa della prop